Consiglio di guerra

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Elizabeth fissò incuriosita l'ambiente in cui si trovava, era una grande sala riunioni con una grande tavola rotonda.

Dopo la cerimonia di nomina all'interno della grotta John l'aveva condotta all'accampamento dei PRIME dove aveva trovato i suoi compagni che l'avevano accolta a braccia aperte.

"Come mai siete giunti qui?"

John le aveva sorriso:

"Balduinus ci ha detto dove l'Entità ti aveva mandato e noi abbiamo agito di conseguenza."

Elizabeth si guardò intorno confusa:

"Ma questi sono tutti gli uomini che hai portato con te?"

John annuì:

"Il resto dell'esercito è ancora in mare, siamo riusciti a sbarcare nottetempo ma quel campo di prigionia e produzione è veramente un problema, anche se ci sarebbe utile, dobbiamo attaccare quel campo, ha un porto ed un bacino di carenaggio tutte strutture necessarie per uno sbarco rapido delle nostre forze."

Aveva spiegato Oreste mostrando una mappa ai presenti, un passo cadenzato si fece udire e tutti si volsero e videro arrivare incolonnati in otto file una compagine di guerrieri.

"Sono i Cremisi e gli Spectrum giusto?"

Sussurrò Elizabeth a John annuì mentre la figura che li conduceva si toglieva l'elmo:

"Clelia?"

Esclamò sorpreso e preoccupato mentre Clelia sorrise fissandolo:

"334a compagnia d'attacco speciale a rapporto Nova Septimus."

John fissò Caesar che pareva sorpreso e titubante:

"Comandante Clelia..."

Esclamò provando ad iniziare un discorso:

"Capitano Caesar, non provi a fermarmi, ho preso la mia decisione conscia dei rischi e dei pericoli."

Rispose Clelia:

"Ma Comandante se posso dire..."

Provò a farla ragionare ancora Caesar:

"No, non puoi. Ormai sono qui e non resterò nelle retrovie."

"Ma la tua Profezia."

Clelia batté la mano sul tavolo:

"Caesar, mi hai sempre detto che il nostro destino lo decidiamo noi, la profezia dice solo che morirò lontano da casa, ma non dice quando o come."

Oreste s'intromise:

"Quindi come intendiamo lanciare l'attacco? Dobbiamo radere al suolo quei cani imperiali."

Dragan annuì:

"Potremmo bombardare il campo con le catapulte."

"Secondo me invece dobbiamo ignorare quel campo e far scendere da un'altra parte le truppe."

Rispose Spica:

"No, perché quel porto ci serve."

Replicò Diximus.

Lentamente il consiglio di guerra si fece concitato e preda di mille discussioni, Elizabeth notò però che sia John, assieme a Silvana e Balduinius rimanevano in silenzio e che il suo precettore la fissava come se stesse aspettando qualcosa, rimase un momento interdetta cercando di comprendere cosa volesse John quando Silvana intervenne battendo sul pavimento la sua mazza ferrata, nell'udire quel suono la disputa cessò:

"Posso ricordare a tutti i presenti che noi siamo qui solo come supporto, Elizabeth è stata condotta qui dall'Entità per le sue prove, fino a quando non compirà il suo destino è lei al comando delle operazioni."

The mitrhil's Saga- Le storie di una principessa ribelle e della sua guardiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora