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SOPHY
«Hai proprio ragione! La marmellata ai frutti di bosco è decisamente più buona di quella alle fragole!» esclamò Sophy addentando per la seconda volta la fetta biscottata fin troppo condita che aveva di fronte. Poi sollevò lo sguardo verso Nick che, come lei, stava facendo colazione. Il ragazzo non rispose, ma Sophy a questo si era ormai abituata.
Erano trascorsi due mesi dalla prima volta che, usando le credenziali d'accesso di Meg, Sophy era riuscita ad ottenere le riprese in diretta di Nick. Dopo l'iniziale sofferenza che quelle immagini le avevano arrecato, la ragazza si era resa conto di stare meglio mentre lui era nella sua stessa stanza, anche se non poteva risponderle, anche se non sapeva che lei era al suo fianco in ogni momento, anche se era solo una proiezione sulla parete del suo salotto.
Sophy finì la propria colazione prima di Nick e si soffermò ad osservarlo mentre beveva gli ultimi sorsi di caffè. Poco dopo fu raggiunto da Sam che attaccò con un lungo monologo in merito agli ultimi avvenimenti di MitoCity. Sophy, con un sospiro rassegnato, uscì dalla schermata, fece il logout dall'account di Meg e si apprestò ad andare in ufficio.
In quei due mesi la routine di Sophy si era stabilizzata ed era, ad onor del vero, piuttosto sedentaria. Dopo aver iniziato a seguire in diretta la vita di Nick, Sophy aveva rinunciato alle sue corse mattutine ed al proposito di esplorare per bene ogni edificio della Struttura. Preferiva trascorre ogni istante del proprio tempo libero a casa, con Nick.
Un'altra grande scoperta fu la consegna di cibo a domicilio. Inizialmente Sophy non si era posta il problema perché aveva poca fame e le erano sufficienti le poche vivande già stipate in credenza al suo arrivo. Con il tempo però i popcorn e le scatolette di tonno avevano iniziato ad annoiarla, così aveva esplorato le opportunità offerte dalla tecnologia e nello SmartRing aveva scoperto un efficientissimo, e relativamente economico, servizio di delivery portato avanti da alcuni adorabili robot alti poco più di mezzo metro e capaci di coprire a gran velocità lo spazio tra i ristoranti e gli appartamenti. Quella era un'ottima soluzione che permise a Sophy di non lasciare praticamente mai lo schermo proiettato sulla parete se non per andare a lavoro.
Quelle trascorse in ufficio erano indubbiamente le ore più lunghe ed estenuanti delle sue giornate. Con il tempo si era resa conto che della vita di MitoCity le importava bene poco. Si interessava all'andamento socio politico del suo luogo d'origine solo marginalmente, più che altro in relazione alle azioni di Nick. Il ragazzo si stava dimostrando, giorno dopo giorno, un leader giusto ma implacabile. Tra la popolazione non serpeggiava più il malcontento, ma si respirava una sorta di tensione. Nick, per salvaguardare il bene di MitoCity si era dimostrato pronto a prendere decisioni piuttosto drastiche e definitive: sotto il suo governo chiunque era libero di agire e pensare come meglio credeva, ma ogni azione perpetrata contro il bene comune veniva punita con il pugno di ferro.
Sophy doveva essere onesta con se stessa: quell'aspetto del carattere di Nick la spiazzava. Ci si era scontrata la prima volta quando il ragazzo fu chiamato a giudicare un uomo, che si professava "discepolo di Tony Ford", colpevole di aver imbrattato con scritte volgari e rivoluzionarie, le pareti del Municipio. Nick non ci aveva pensato su due volte prima di condannare l'uomo alla ritinteggiatura delle zone imbrattate e alla reclusione per due anni. Sophy non aveva visto la scena dal vivo (quando era successo lei era al lavoro, impegnata a monitorare una lite tra automobilisti) ma ne aveva sentito parlare in ufficio e la sera stessa aveva cercato informazioni usando l'account di Meg. Il breve videoclip che Meg aveva allegato alla sua scheda di valutazione vedeva protagonista il primissimo piano di Nick. Sophy era rimasta di ghiaccio nell'osservare il distacco e la freddezza che avevano riempito gli occhi del ragazzo che amava mentre emetteva la sua eccessiva sentenza. Quello sguardo l'aveva spaventata, quel leader freddo e spietato non sembrava avere molto in comune con il poliziotto rivoluzionario, dolce e protettivo che lei conosceva. Quella sera la ragazza aveva spiato la vita di Nick con occhi diversi, facendosi mille domande e non riuscendo a rispondere a nessuna di esse. Il giorno dopo, però, Nick si era prodigato per organizzare una sorpresa per il compleanno di Nando e il cuore di Sophy era tornato a traboccare d'amore per lui.
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MITOCITY 3 - La Struttura
Science Fiction-- sequel di "MitoCity - il Segreto" e di "MitoCity - Il Giocatore" -- "Lei non era mai stata la fiamma che rischiava di bruciare Mito City ed il suo equilibrio. Ma era stata l'accelerante che aveva permesso all'incendio di diffondersi distruggendo...