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SOPHY
Sophy, seduta su una sedia sgangherata addossata al muro dello studio di Nick, imprecò mentalmente contro Derek. era da quando era arrivata alla riunione che non riusciva a smettere di pensare a quell'ultimo, sensualissimo, bacio. E anche a tutti gli altri, ovviamente. Uno più indimenticabile dell'altro. Per un attimo si chiese se non avessero bruciato le tappe. Forse avrebbe dovuto evitare di lasciarsi andare così tanto... Forse lui, per via di quella fretta, si era fatto un'idea del tutto sbagliata di lei... Oh, aveva fatto un casino! Eppure come poteva un'esperienza tanto memorabile e magica poter essere stata un errore?
«Chi è il fortunato?»
La voce di Sally la fece tornare alla realtà. La ragazza aveva silenziosamente preso la propria sedia e l'aveva portata accanto a quella di Sophy, a ridosso della parete. Nick, Nando e Sam erano impegnati in un'accesa conversazione su qualcosa che Sophy non aveva ascoltato con sufficiente attenzione mentre Danielle, le cuffie alle orecchie, stava digitando forsennatamente sulla tastiera del suo portatile.
«Il fortunato?» Non ebbe bisogno di fingere per apparire confusa.
«Sì, quello con cui eri prima di venire qui» disse Sally guardandosi le lunghe unghie smaltate di fucsia con aria di sufficienza.
«Non ero con nessuno!» mentì Sophy con decisione. Si voltò dall'altra parte: era difficile mentire agli occhi attenti e curiosi di Sally.
«Non mi prendi in giro, cara mia!» ribatté l'amica facendola voltare nuovamente verso di lei. «Allora, vediamo. Arrivi con quasi un'ora di ritardo...»
«Mi sono attardata a casa di Felicity» la interruppe Sophy a bassa voce. Si augurò che il suo tono risultasse sufficientemente credibile.
«Certo, come no... Come stavo dicendo: sei piuttosto in ritardo, sei arrivata qui piuttosto trafelata...» enumerò Sally contando i punti con le dita.
«Perché quando mi sono accorta di essere in ritardo ho fatto la strada di corsa!»
«...Hai i capelli tutti arruffati...» continuò Sally osservandola con l'attenzione di un'investigatrice professionista.
«Beh, fino a qualche ora fa pioveva! È normale che i miei ricci si siano rovinati» tentò Sophy mentre cercava di mettere ordine nel groviglio corvino che aveva in testa.
«...Non hai ascoltato una parola del discorso di Nick, ma – soprattutto – hai lo sguardo sognante».
«Sono solo molto annoiata e il mio sguardo non è affatto sognante!»
«...e, per concludere la mia indagine, non smetti di accarezzare quel luminosissimo anello che fino a stamattina non avevi» concluse Sally con uno sguardo che non ammetteva repliche.
Effettivamente c'era ben poco da replicare, Sally ci sapeva fare: aveva colto tutti gli indizi ed era giunta alla conclusione corretta. Sophy non se n'era nemmeno accorta eppure, anche in quel momento, stava sfiorando con il pollice lo SmartRing elegante e colorato che Derek le aveva regalato per il suo compleanno. Poco prima di... No! Doveva smetterla di pensarci. Almeno fino a quando quella riunione non si fosse conclusa.
«Ebbene, non hai più nulla da dire?» la punzecchiò l'amica. «Avanti, puoi fidarti della mia discrezione!»
Sophy alzò un sopracciglio. Quando il mondo non era ancora collassato su se stesso e loro frequentavano la scuola insieme, la discrezione non era certo la principale dote di Sally.
«Sul serio! Sono molto cambiata» disse, impettita. «Ma sono anche troppo curiosa!»
«Non c'è nulla da dire» tentò di sminuire Sophy.
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MITOCITY 3 - La Struttura
Science Fiction-- sequel di "MitoCity - il Segreto" e di "MitoCity - Il Giocatore" -- "Lei non era mai stata la fiamma che rischiava di bruciare Mito City ed il suo equilibrio. Ma era stata l'accelerante che aveva permesso all'incendio di diffondersi distruggendo...