- CAPITOLO 31 -

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SOPHY

«Stai fischiettando? Devo forse preoccuparmi?»

La voce di Derek riempì la stanza di Sophy mentre lei era intenta a rifare il letto. La sera precedente, dopo la cena in cui lei e Nick si erano chiariti, il ragazzo l'aveva riaccompagnata fino alla porta della sua camera. Si erano salutati con un ennesimo abbraccio fraterno, e pi Sophy aveva dormito bene, serena come non era da tempo. La mattina, appena sveglia, aveva scritto su un foglio bianco "Parliamo?" e lo aveva lasciato in bella vista sulla scrivania. Sperava che Derek lo leggesse e si rimettesse in contatto con lei. Nemmeno un'ora dopo, la voce di lui l'aveva fatta sobbalzare.

«Derek! Non credevo rispondessi così in fretta al mio messaggio!» esclamò sedendosi sul copriletto ben stirato.

«Beh... Vorrei dirti che è perché sono la persona più efficiente del mondo» disse lui, «ma la verità è che sono incredibilmente curioso!»

«Di cosa?»

«Beh, di come è andata la tua cena di ieri, ovviamente!»

«Non lo sai?» Sophy storse il naso

«Come ti ho già detto, non ti ho mai spiata da quando sei lì» le ricordò Derek, serio. «So solo che non avete passato la notte insieme».

Sophy sogghignò, era una sua impressione o nel tono di Derek c'era un notevole quantitativo di sollievo?

«Abbiamo deciso di comune accordo di rimanere solo amici» riassunse con un'alzata di spalle.

«E qui si spiega il tuo fischiettare...» considerò Derek con una risatina.

«Ci siamo anche accordati sul mio futuro a MitoCity» continuò lei, sorridendo fiera. «Rimarrò nell'anonimato, ma potrò partecipare a tutte le riunioni che si terranno qui al Covo».

«Ottimo! Ci tornerà utile» commentò lui. «Ma leggo sul tuo viso che c'è dell'altro».

«Effettivamente sì» disse Sophy, con un sospiro. Doveva rivelare a Derek di aver raccontato profusamente a Nick la verità riguardo la Struttura e la sua triste storia d'amore con Clotilde. Non era sicura che lui l'avrebbe presa bene. «Ho raccontato tutto a Nick».

«Ogni cosa?» Sembrava tranquillo.

«Beh, sì» ammise la ragazza. «Mi dispiace, non avrei dovuto arrogarmi questo diritto ma...»

«No, tranquilla» la interruppe Derek. «Probabilmente è stata la scelta giusta. Qui la situazione si sta complicando e credo che avere degli alleati all'interno di MitoCity potrà tornarci utile in futuro».

Sophy rilasciò il respiro che non si era resa conto di avere trattenuto. Era un vero sollievo sapere che Derek non era risentito per la sua scelta.

«Mi ha anche raccontato una cosa piuttosto interessante sugli Anti-Inibitori» iniziò a raccontare, cambiando argomento. Gli parlò degli effetti collaterali che erano stati riscontrati e della produzione dei nuovi Inibitori, più innocui, avviata per porre rimedio a tali danni. Se Derek rimase colpito da quelle informazioni, non lo diede a vedere. Sophy ne dedusse che ne fosse già venuto a conoscenza e si sentì una sciocca ad aver pensato di potergli raccontare qualcosa che lui, che aveva a disposizione migliaia di telecamere in tutta MitoCity, ancora non sapeva.

«Va tanto male lì fuori?» chiese allora, cambiando ancora una volta discorso.

«Abbastanza» disse Derek e lei avvertì la stanchezza nel suo tono. «Ormai le ispezioni dall'esterno sono sempre più frequenti. Per ora non rappresenta un reale pericolo per gli abitanti della Struttura, ma mi spaventa questa insistenza...»

MITOCITY 3 - La StrutturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora