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NICK
Circa due ore primaQuando Nick era rientrato a MitoCity non si era concesso il tempo di pensare a quanto fosse strano tornare nella propria città con la consapevolezza che sarebbe potuta essere l'ultima volta. Puntò dritto verso il luogo dove sapeva che avrebbe trovato il suo amico.
Corse, ma impiegò comunque quasi venti minuti per arrivare nei pressi dell'incredibile voragine che l'apertura – e repentina chiusura – del secondo Portale aveva aperto nel suolo. Vide i primi corpi quando la voragine era ancora lontana, ma non si permise distrazioni. Alcuni di quei cadaveri appartenevano a persone che conosceva da anni. Si avvicinò solo per il tempo necessario a controllarne se ci fosse battito: non lo trovò, mai.
«Nando!» gridò quando vide il corpo dell'amico riverso sullo stesso masso su cui l'aveva visto nello schermo. «Nando!»
Corse verso di lui e crollò sulle ginocchia quando gli fu vicino. Nando era circondato da una grandissima pozza di sangue, ma il suo cuore, al contrario dei quello degli altri, batteva ancora.
«Nando» lo chiamò dandogli dei colpetti sul viso. «Nando, sono io, Nick. Nando guardami, apri gli occhi! Forza amico!»
Le palpebre di Nando tremolarono prima di aprirsi sui suoi occhi umidi e vacui. Troppo vacui. Nick cercò di ignorare la voce della sua coscienza che gli suggeriva che Nando non sarebbe potuto sopravvivere e che, anzi, era strano che quelle ferite non l'avessero già ucciso.
«Sally» biascicò l'amico. Un rivolo di sangue gli sfuggì dalle labbra.
«Sta bene. Sally sta bene» disse Nick. «Ora ti porto da lei».
Nando scosse la testa con una smorfia di dolore. «Devi darle la mia collana».
Si portò le mani, tremanti ed esangui, al collo cercando di raggiungere, senza riuscirci, il gancio della catenina. Nick cercò di non lasciarsi sopraffare dalla disperazione e si prodigò per aiutarlo.
«Devi darla a Sally» continuò Nando in un sussurro tremolante. «E non provare a convincermi che potrò dargliela io stesso, perché so bene che non è così. Riconosco una ferita mortale, anche quando è su di me».
La mascella di Nick si contrasse e lui lottò contro le lacrime mentre sganciava la catenina d'oro dal collo dell'amico. Aveva un piccolo pendente a forma di croce.
«Dalla a Sally e dille che è per nostro figlio».
«Figlio?» Nick strabuzzò gli occhi.
«Sally è incinta» annunciò Nando con un vago sorriso dipinto sulle labbra esangui e macchiate di rosso. «Me lo ha detto questa mattina. La catenina è per lui, o per lei...»
«O-o-ok» sussurrò Nick, sconvolto da quella notizia inaspettata. «Però, Nando... Io non posso...»
«Amico, non c'è più nulla che tu possa fare per me» disse a fatica. «Il fatto che tu sia qui in questo momento è già un grandissimo regalo. Non volevo morire da solo».
Nick si asciugò una lacrima, poi mise la catenina al sicuro nella tasca dei jeans e tornò a guardare i profondi ma spenti occhi di Nando.
«Porta anche questo a Sally» continuò Nando togliendosi un sottile anello argentato. Nick ricordava quando, durante una festicciola organizzata da Danielle, i due si erano scambiati quelle fedine in una sorta di matrimonio laico dal valore prettamente simbolico e sentimentale. «Le permetterà di ricordarsi sempre di me, ma metti in chiaro che non voglio che smetta di vivere la sua vita per colpa del ricordo di me».
«Nando io... Io non ci riesco!» disse Nick, incapace di reprimere il pianto. «Tu sei il mio migliore amico ed io non ce la faccio a rimanere qui inerme mentre tu...»
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MITOCITY 3 - La Struttura
Fantascienza-- sequel di "MitoCity - il Segreto" e di "MitoCity - Il Giocatore" -- "Lei non era mai stata la fiamma che rischiava di bruciare Mito City ed il suo equilibrio. Ma era stata l'accelerante che aveva permesso all'incendio di diffondersi distruggendo...