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DANIELLE
Danielle non era stata invitata a partecipare al vertice tra le figure di spicco di MitoCity, ma la cosa non le era affatto dispiaciuta. Il suo ruolo di scienziata era di notevole importanza nelle politiche di Nick, ma lei detestava essere al centro dell'attenzione. Preferiva agire nell'ombra, al sicuro dietro le spalle forti di Nick. Probabilmente il fatto che non avesse completa padronanza della propria memoria influiva su questa sua ritrosia a parlare in pubblico. Spesso le capitava di sentirsi strana, incompleta. Cercava di non darlo a vedere, ma il buco nero che aveva sostituito più di vent'anni della sua vita pesava sulla sua stabilità mentale ed emotiva più di quanto fosse disposta ad ammettere.
Quel giorno, però, si era sentita come un uccellino in gabbia ad osservare l'accesa discussione in corso tra Nick e gli altri partecipanti al vertice da uno schermo, senza poter intervenire in favore del suo amico.
Amico. Ecco cos'era per lei Nick, un amico. L'unico vero amico che aveva, insieme al fedelissimo Sam. La sola persona che si era sempre preoccupata per lei e che aveva lottato, e continuava a lottare, per aiutarla a recuperare i suoi ricordi perduti. Danielle non ricordava di essersi auto-inflitta la Cancellazione ma comprendeva le motivazioni profonde che l'avevano spinta a compiere quel gesto estremo: aiutare e proteggere Nick. Perché anche se ora lui era solo un amico, prima era stato qualcosa di più. Danielle lo sapeva perché lui gliene aveva parlato spesso, ma anche perché se lo sentiva nello stomaco, sulla pelle e nelle ossa. Ogni volta che era con lui Danielle si sentiva in pace con se stessa e con il mondo, quando lui si avvicinava il cuore le si gonfiava di emozione, ogni suo sguardo la faceva sentire al settimo cielo e il suo tocco, sempre fin troppo gentile e rispettoso, le lasciava addosso un calore difficile da ignorare.
Aveva sempre cercato di reprimere quei sentimenti perché sapeva che si erano lasciati da tempo e che quindi non aveva senso pensare di tornare a stare con lui. Ma ora lei era una persona diversa e, anche alla luce di ciò che era successo quel giorno alla riunione, anche lui stava cambiando.
Nick entrò nell'albergo abbandonato come una furia. Nando provò ad andargli incontro ma Nick gli rivolse solo uno sguardo stanco e nervoso prima di continuare la sua marcia iraconda verso il bar. Afferrò una bottiglia di vetro piena di liquido ambrato e la portò con lui verso le scale.
Il cuore di Danielle si strinse nel vederlo stare così. Voleva aiutarlo ma non sapeva come. L'istinto le suggeriva di seguirlo, di provare a dare conforto alla sua anima in tumulto, ma la razionalità la teneva inchiodata al divanetto sul quale era seduta. Nando le si avvicinò con un'espressione preoccupata dipinta sul volto.
«Hai seguito la riunione da remoto?» gli chiese mentre si accomodava al suo fianco.
«Sì» rispose lui in un sussurro sconsolato. Era insolito vederlo assumere un profilo tanto basso. «Non si fidano più...»
«Hanno molti dubbi» lo corresse lei, con tono altrettanto flebile.
«E forse fanno bene ad averne» disse Nando con una smorfia, come se pronunciare quelle parole facesse male, in primo luogo, proprio a lui.
«Cosa intendi?»
«Niente... Solo che Nick ultimamente sta prendendo delle decisioni piuttosto...» fece una pausa, in cerca della parola giusta, «drastiche».
«Se Nick non punisse con sufficiente vigore i trasgressori e i ribelli, nessuno lo prenderebbe seriamente» commentò Danielle, credendoci nel profondo.
«Questo è vero» confermò Nando. «Ma arrestare per delle scritte sui muri, processare per una frase gridata in mezzo alla strada... Non lo so... Inizio a temere che quello che dice Felicity possa essere altrettanto vero: MitoCity non ha bisogno di un'altra dittatura».
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MITOCITY 3 - La Struttura
Science Fiction-- sequel di "MitoCity - il Segreto" e di "MitoCity - Il Giocatore" -- "Lei non era mai stata la fiamma che rischiava di bruciare Mito City ed il suo equilibrio. Ma era stata l'accelerante che aveva permesso all'incendio di diffondersi distruggendo...