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SOPHY
«Allora Nick, sei pronto a guardare in faccia la realtà?»
Sophy ascoltò quelle parole con il cuore che le batteva nel petto come un martello pneumatico. Nick era lì, proprio di fronte a lei, vicino eppure lontano, come mai prima di allora. Lo aveva osservato con attenzione per tutta la durata della sua contrattazione con Ivan. Nick era lo stesso di sempre: alto, muscoloso e deciso. Aveva sul viso la barba di qualche giorno ma era estremamente curata e incorniciava le sue labbra carnose alla perfezione. I capelli castani erano leggermente più lunghi di come Sophy li ricordava, ora Nick li teneva tirati all'indietro con il gel. La sua figura possente emanava forza, sicurezza e determinazione. Eppure Sophy faticava a riconoscere in quel Nick lo stesso ragazzo del quale si era perdutamente innamorata. Era lui, ma era anche diverso. Il Nick che aveva di fronte aveva i lineamenti induriti dalle responsabilità che si era ritrovato tra le mani e la voce resa più cupa dalla stanchezza che cercava di celare dietro una postura impeccabile. Ma ciò che più turbava Sophy era il suo sguardo. Gli occhi blu oceano di Nick erano sempre stati luminosissimi e brillanti di vitalità, adesso invece non erano altro che pozzi di gelida e spietata determinazione. Nel momento in cui, invisibile per via della tuta da Guardia Bianca, Sophy era entrata in quella stanza era rimasta sconvolta da quella freddezza che era scomparsa, solo per una frazione di secondo, mentre aveva incrociato lo sguardo di Danielle.
Sophy, le mani legate e le lacrime che lottavano per rotolarle giù dalle ciglia, non era pronta al momento in cui quegli occhi spenti avrebbero finalmente incontrato i suoi. Avrebbe preferito sparire per davvero, scomparire nel nulla prima che Ivan riuscisse a rimuovere il casco che celava il suo volto. Sarebbe tornata alla Struttura, a quella stanza piena di pace e bellezza che lei e Derek avevano chiamato l'Angolo, ma non poteva farlo. Però, sebbene non lo avesse previsto, ora era lì, di fronte al primo ed unico amore della sua vita. Doveva affrontarlo. Non aveva altra scelta.
Il casco venne sollevato. Una cascata di riccioli neri le scese lungo le spalle, l'aria fresca raggiunse i suoi polmoni affannati dall'ansia e dal disagio.
Fu un solo istante.
Le pupille di Nick, circondate dalle gelide iridi azzurre, si dilatarono e riacquisirono calore. Sophy lesse in quegli occhi che tanto le erano mancati tutto l'amore che c'era stato. Che forse c'era ancora.
«Sophy» sussurrò, la voce roca ed emozionata. «La mia Sophy».
Lei rimase immobile.
L'aveva riconosciuta.
Nick si era appena ricordato di lei.
Non servivano altre parole.
La mia Sophy.
Ivan la trattenne per un braccio, sapeva che era sul punto di correre verso Nick, di gettarsi tra le sue braccia, di perdersi contro il suo corpo forte e familiare e di dimenticare tutto il resto.
«Nick, che stai dicendo?» si intromise Nando, confuso. «Davvero credi a questo ciarlatano? Davvero pensi di conoscere questa Guardia Bianca?»
«Lei non è una Guardia Bianca» disse Nick scuotendo vigorosamente la testa. Si avvicinò di un passo a Sophy, senza smettere di guardarla negli occhi. «È tutto vero. Io e te... Ora ricordo ogni cosa».
Il cuore di Sophy, già ricolmo d'amore, si gonfiò ancora di più e lei non riuscì a trattenere un sorriso. Nick vide quel sorriso e lo ricambiò.
«E quindi? Avrò la mia ricompensa?» chiese Ivan, cogliendo la palla al balzo.
«Inizia liberandole le mani» ordinò Nick, tagliente, senza distogliere lo sguardo da lei.
Ivan obbedì e Sophy, ora finalmente libera di muovere le braccia, si lasciò sfuggire un ansito mentre Nick le sfiorava il viso con mani tremanti. In quel preciso istante Sophy smise di essere in quell'ufficio pieno di persone: si trovava in un luogo fuori dal mondo, un punto luminoso in cui esistevano solo lei e Nick. I suoi occhi si persero nell'oceano di quelli di lui, le sue mani raggiunsero le sue braccia forti e le strinsero, i loro respiri si mescolarono e i loro cuori ricominciarono a battere all'unisono. Non vedeva altro che lui, non sentiva altro che lui.
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MITOCITY 3 - La Struttura
Science Fiction-- sequel di "MitoCity - il Segreto" e di "MitoCity - Il Giocatore" -- "Lei non era mai stata la fiamma che rischiava di bruciare Mito City ed il suo equilibrio. Ma era stata l'accelerante che aveva permesso all'incendio di diffondersi distruggendo...