- CAPITOLO 40 -

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SOPHY

Sophy e Derek dormirono a malapena tre ore prima che la sveglia suonasse disturbando il loro sonno inquieto. Si diedero un rapido e dolce buongiorno e si prepararono in tempi record, troppo stanchi per perdersi in chiacchiere o in peccaminose carezze.

Arrivarono all'ufficio di Derek per primi. Derek fece in modo di trasformare una delle bianche e anonime stanze del Limbo in un ufficio comodo ed attrezzato, poi lui e Sophy attraversarono il passaggio tenendosi per mano. Derek aveva già iniziato a lavorare di fronte allo schermo quando Nick, Danielle, Sally, Nando e Sam arrivarono alla spicciolata.

«Questa sì che è una postazione di lavoro!» esclamò Sally accarezzando una delle scrivania di legno. «Come cavolo hai fatto?»

Sophy osservò Derek gongolare in silenzio, fiero del proprio operato. «Un giorno ti spiegherò tutto, Sally» disse sorridendole. «Ma oggi dobbiamo concentrarci sul Game Master».

«Uffa! Va bene, capo» esclamò Sally sbuffando per poi rivolgere a Derek uno scherzoso saluto militare.

Sophy notò la mascella di Nick tendersi: il ragazzo non sembrava gradire il ruolo di leader che Derek aveva ricoperto in modo del tutto naturale e spontaneo. Sophy intercettò il suo sguardo azzurro, ma non vi lesse la rabbia che si era aspettata di trovarvi. Nick sollevò le spalle, poi però le sorrise e lei ricambiò.


Derek, Sally, Danielle e Sam lavorarono alacremente di fronte ai loro schermi mentre Sophy, Nando e Nick discutevano di alcune questioni di ordine pubblico relativo alla normale amministrazione di MitoCity.

«Oh no!» esclamò Sophy all'improvviso.

«Che succede?» chiesero all'unisono Nick e Derek, allarmati.

«Mia mamma! Dovevo essere da lei un'ora fa!» spiegò Sophy passandosi la mano tra i riccioli scuri. «Con tutto quello che è successo nelle ultime ore mi è completamente passato di mente!».

«Ti accompagno» disse Derek alzandosi subito dalla sua postazione, senza smettere di guardare lo schermo olografico proiettato dal suo SmartRing. «Devo solo scrivere un'altra decina di righe di programmazione...»

«Tranquillo, posso andare da sola» disse Sophy, che si era già avvicinata alla porta. «Prenderò una bici e sarò lì in pochi minuti».

«Non mi piace l'idea di saperti lì fuori da sola mentre il Game Master ha il quasi totale controllo di MitoCity» considerò Derek, quasi in imbarazzo ad opporsi al suo volere.

«Sophy, se vuoi ti posso accompagnare io» si propose Nick cercando approvazione nello sguardo di Derek. «Devo comunque andare in centro per una riunione importante».

«Sarebbe perfetto» concordò Derek, senza esitazioni. Sophy non credeva alle proprie orecchie.

«D'accordo, grazie» acconsentì infine, sollevando le spalle. Non si sentiva del tutto a suo agio all'idea di andare in macchina da sola con Nick, ma opporsi sarebbe stato un chiaro segno di un'immaturità che lei non sentiva come propria.


Sophy, seduta in auto accanto a Nick, sapeva di dover dire qualcosa ma non aveva proprio idea di come introdurre un qualsiasi discorso. Fortunatamente Nick lo fece al posto suo: «Questa storia del Game Master è un gran casino».

«Decisamente» concordò lei. «Mi sento di nuovo in balìa di qualcosa di troppo grande per essere controllato».

«Già» disse Nick ingranando la marcia successiva, «ma penso che ci sia un lato positivo in tutto questo».

MITOCITY 3 - La StrutturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora