"Come scusi? Come sarebbe a dire che non ne ha idea?" domandò Carlo, incredulo e costernato al tempo stesso. Il vicebrigadiere lo aveva trascinato a forza in quell'assurda passeggiata tra i ricordi. Non ne aveva capito il senso, inizialmente, ma poi si era ritrovato a pendere dalle sue labbra mentre l'uomo lo conduceva, con la forza ipnotica delle sue parole che lo avevano avvinto suo malgrado, in luoghi e situazioni nelle quali si percepiva chiaro un eco di quanto loro stessi avevano vissuto. E poi, proprio quando il suo interesse si era fatto più vivo, ecco che l'altro se ne usciva così! Non era solo deludente, era francamente sconcertante.
"Voglio dire che non lo so. Non so cosa sia accaduto esattamente, non me lo sono mai saputo spiegare. Un attimo prima sentivo Tullio farsi strada nel terreno fangoso, con i suoi scarponi malandati, subito dietro di me e poi tutto a un tratto più nulla. Nessun suono di fuga, nemmeno di lotta. Semplicemente sparito nel nulla. La nebbia era talmente fitta che avevo l'impressione che nascondesse perfino i rumori più sottili. Solo la pioggerellina che stava cadendo sembrava produrre un qualche crepitio, avete presente il ronzio delle vecchie televisioni quando il segnale spariva? Ecco, una cosa simile per intenderci.
Oh chiariamoci, sul momento mi era presa solamente una leggera risatina nervosa, pensavo mi stesse solo prendendo in giro. Lo speravo. Sarebbe stata la cosa migliore, in fondo, no? Che tutta quella situazione fosse una sorta di elaborato scherzo.
Non ho idea per quanto tempo sono rimasto fermo in un attonito silenzio, non lo ricordo e penso non sia importante. Sta di fatto che mi sembrò un'eternità. Alla fine però mi riscossi e, visto che di lui non si vedeva neanche l'ombra, decisi che era meglio cercare di capire che diavolo gli fosse successo. Fu più che altro una decisione egoistica, non lo nascondo. Per quanto si fosse rivelato essere senza ombra di dubbio una delle peggiori canaglie che avessi mai conosciuto, avevo davvero un tremendo bisogno della vicinanza di qualcuno.
Ero un ragazzino poco più giovane di voi, che di colpo si era ritrovato solo di notte in mezzo a un mare di nebbia fittissima, con in mano solo un coltello e una torcia, antiquata già all'epoca, che emanava un sottile fascio di luce calda. Mi trovavo in un posto che non mi era familiare, nel bel mezzo della notte, e ci ero andato insieme a un uomo armato delle peggiori intenzioni. Diamine, io stesso mi ero ormai convinto che quella notte avrei finito col trovarmi costretto a compiere nefandezze di cui mi sarei pentito per tutta la vita. Per farvela breve, ero davvero scombussolato, e ritrovarmi solo all'improvviso non aiutava affatto.
Ci misi poco a rendermi conto che c'era davvero qualcosa che non andava.
Non chiedetemi come, ma ero riuscito a rintracciare qualche sua impronta, solo che le distinguevo a fatica; quelle nel terreno molliccio ok, ma con quelle sulle foglie appena cadute era molto più difficoltoso. Raggiunsi il posto dove stimavo di aver sentito i suoi ultimi passi, ma non vidi nulla fuori dall'ordinario, non vidi proprio nulla, solo che... non saprei...mi prenderete per scemo forse ma potrei quasi giurare che la fitta coltre biancastra fosse più opprimente in quella zona. Ricordo che fu quel pensiero in seguito a darmi da riflettere. Come diavolo avevo fatto, con tutto quello che stavo provando, a registrare un fatto così privo di significato? Non ne ho idea. Eppure è un dettaglio che, ancora oggi, mi sembra stranamente importante".
Carlo e Adriana si scambiarono uno sguardo colmo di significato, mentre un brivido gemello percorreva le loro spine dorsali.
Cristiano scosse la testa. "Ma forse sto solo invecchiando. Magari ci ho rimuginato troppo sopra, e ho finito col tingere di significati oscuri un dettaglio probabilmente privo di importanza.
Comunque continuai a cercare Tullio, ma senza risultato. Prima di farmi prendere dal panico provai a chiamarlo. Dapprima sussurrai appena il suo nome, poi, non ricevendo risposta, iniziai a urlarlo con tutto il fiato che avevo in gola. Tutto taceva, dal bosco non proveniva alcun suono.
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La Borda
Mystery / ThrillerCos'è più scontato di un horror in cui a farne le spese è una giovane coppia che, in una notte buia e tempestosa, si accampa in tenda sotto un'uragano? Forse un'amicizia tra due giovani ragazze, destinata al tracollo a causa di un mostro fuoriuscito...