Sua madre, come sempre, si era disposta ad attendere il ritorno della figlia dalla festa leggendo un libro sul divano. Fino alle dieci e mezza aveva proseguito la lettura di quel romanzo rosa molto scontato, ma ben scritto. A quel punto aveva lanciato un'occhiata all'orologio e si era resa conto che mancavano una trentina di minuti all'orario stabilito per il rientro. Le aveva intimato di essere a casa per le ventitré, ma dieci, anzi, quindici minuti di ritardo glieli avrebbe abbuonati senza rimproveri; era stata giovane anche lei e sapeva com'era avere sedici anni e tante amiche. Non aveva alcun motivo di preoccuparsi e si era assopita senza nemmeno rendersene conto, destandosi all'improvviso quando la pendola aveva battuto la mezza. I rintocchi delle undici non li aveva uditi, ma quello singolo e sordo che scandiva i trenta l'aveva strappata al mondo dei sogni. E l'aveva precipitata nel peggiore degli incubi.
Dapprima si era solo arrabbiata e per un po', nervosamente, si era messa a camminare su e giù per la sala, scrutando fuori dalla finestra nella speranza di scorgere nel buio la sagoma della figlia, finalmente di ritorno.
Stavolta non gliel'avrebbe fatta passare liscia, una bella punizione sarebbe stata il minimo; passi dieci minuti, ma qui ormai si trattava di... dong dong dong dong... Dodici rintocchi. Mezzanotte.
Dodici rintocchi che separarono con un colpo di vanga la sua furia dalla sua apprensione. Quel dodicesimo rintocco risuonò nel suo cuore come un cupo presagio. Non era più solo ritardo, ne era certa. Mery e Giusy erano giovani, ma responsabili, non avrebbero mai fatto preoccupare a quel modo le proprie famiglie. E se fosse successo qualcosa alla sua bambina e alla sua amica?
Era corsa al ricevitore e aveva telefonato subito a casa delle gemelle. Ogni squillo a vuoto le opprimeva sempre di più il petto, un giro di vite in una morsa intorno al cuore. Finalmente qualcuno aveva risposto, parecchio assonnato e infastidito dalla chiamata a quell'ora della notte, e aveva dato alle sue domande risposte che l'avevano inquietata sempre di più.
No, non c'era più nessuno alla festa, sì, se ne erano andati tutti da ormai un'ora, no, non aveva visto sua figlia Mery, no, non aveva visto nemmeno la sua amica.
"Scusi, ma perché mi chiede..."
Aveva buttato giù il telefono e si era precipitata trafelata a casa di Giusy, correndo per la campagna in vestaglia da notte, con le gocce di sudore che le colavano dalla fronte fin sugli occhi, già pronte ad aggregarsi alle lacrime copiose che nemmeno si era resa conto di star piangendo. Trovando le luci accese e i genitori della ragazza alzati a discutere, non si era fatta scrupoli a entrare frastornata senza bussare.
Li aveva sopresi, terrorizzati almeno quanto lo era lei, a parlare di Giusy e del suo mancato ritorno. Neanche loro avevano notizie della figlia e stavano appunto per chiamare a casa delle Guzzine. In preda a un panico sempre crescente raccontò loro della telefonata che lei aveva già fatto e del suo esito infruttuoso e preoccupante. Da quel momento fu come se un gorgo oscuro e profondo li avesse inghiottiti tutti, una voragine dentro la quale, dal quel momento, sarebbero sprofondati ogni ora di più.
Avevano svegliato tutti, dai nonni, alla sorella di Giusy, al padre di Mery, ai vicini di casa. Avevano chiamato la polizia e chiesto una mano nelle ricerche ad altri compaesani. Per tutta la notte, in preda alla disperazione, avevano vagato per le campagne circostanti, torce alla mano, alla ricerca delle due giovani adolescenti. Ogni tanto qualcuno aveva tentato di sdrammatizzare.
"Si saranno perse da qualche parte."
"Oppure si sono addormentate sotto un albero."
"Sì, vedrete che domattina ve le ritroverete in casa."
"Una bella pedata dategliela anche da parte nostra poi."
Ma le due mamme non ridevano più e non l'avrebbero mai più fatto; nulla poteva intaccare quello che entrambe provavano nell'anima. Era successo qualcosa di brutto, se lo sentivano e, per quanto ci provassero, non riuscivano per un singolo istante ad attaccarsi a un filo di, seppur flebile, speranza. Soprattutto lei.
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La Borda
Mystery / ThrillerCos'è più scontato di un horror in cui a farne le spese è una giovane coppia che, in una notte buia e tempestosa, si accampa in tenda sotto un'uragano? Forse un'amicizia tra due giovani ragazze, destinata al tracollo a causa di un mostro fuoriuscito...