5. Hannah

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Ci ritroviamo poco dopo tutti nell'atrio. Io sono riuscita a mettermi davanti alla professoressa che ci porterà dentro la sala grande.

Si chiama Minerva Mcgranit.
Una donna affascinante, alta, magra e con lo sguardo severo.
Mi piacerebbe diventare come lei da adulta.

Ci fa il solito discorsetto che probabilmente fanno a tutti quelli del primo anno.
Ci sorride appena e poco dopo ci fa entrare.

Mi guardo intorno.
È la stanza più bella che abbia mai visto.

Grandi finestre su tutti i lati, il portone d'ingresso sembra una scultura da quanto lavorato bene.
Il soffitto mi ricorda i capolavori più belli dell'arte babbana.

Poi i quattro tavoli con i loro colori.
Uno in particolare mi attira.
Serpeverde.
La casata dei furbi. Dei leader. Dei capi.
Voglio che diventi anche la mia casata.

Mi giro per guardare dov'è James ma non lo vedo.
Probabilmente è in mezzo alla folla.
Poi...

"Ora inizierà lo smistamento. Vi chiamerò per nome, vi sederete sullo sgabello e vi porrò il capello sul capo. Sarà poi lui a decidere" così dicendo la professoressa Mcgranitt mostra il famosissimo cappello parlante.

Inizialmente sembra solo un vecchio e rattoppato cappello.
Piano piano però inizia a prendere la forma di un viso e magicamente (effettivamente siamo maghi) a parlare:

"Forse pensate che non son bello...
ma non giudicate da quel che vedete

io ve lo giuro che mi scappello
se uno più bello ne troverete.
Potete tenervi le vostre bombette,
i vostri cilindri lucidi e alteri,
son io quello che al posto vi mette
e al mio confronti gli altri son zeri.
Non c'è pensiero che nascondiate
che il mio potere non sappia vedere,
quindi indossatemi e ascoltate
qual è la Casa in cui rimanere.
E' forse Grifondoro la vostra via,
culla dei coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è Tassorosso la vostra vita,
dove chi alberga è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse a Serpeverde, ragazzi miei,
voi troverete gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Venite dunque senza paure
e mettetemi in capo un istante
con me sarete in mani sicure
perché io sono il Cappello Parlante!"

Tutti iniziano ad applaudire fragorosamente ma io vengo incuriosita dall'uomo che siede al centro della lunga tavola dei professori: Armando Dippet. Il preside.
Sembra quasi studiarci.

Sposto poi lo sguardo incrociando quello di Albus Silente, professore di difesa contro le arti oscure.

Inizia l'elenco e in poco tempo viene raggiunto il mio nome.
"Hannah Potter"
Sorrido appena. Mi dirigo verso lo sgabello non distogliendo lo sguardo da Silente.
Mi siedo e guardo la sala intravedendo James in punta di piedi.

Il cappello si sistema ma per parecchio tempo rimane in silenzio.

E così come lui la sala.

La Gemella PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora