73 - Hannah

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"Avevi il colletto storto"
Gli dico sistemandogli la cravatta.

Lo guardo un'ultima volta negli occhi, cerco di imprimermeli nella mia mente.
Passeranno molti mesi, forse anni prima che possa rivederli.
Non averci dato la possibilità di parlarci ha reso le cose più semplici.

Se stessimo ancora insieme il nostro addio sarebbe ancora più doloroso di quanto non sia.

Inizio ad andare nel mio dormitorio accompagnata dalla Holmes.
"Il piano è molto semplice Hannah, salvo imprevisti dovremmo riuscite a preparti al meglio"
Mi guarda seria mentre annuisco.
"Devi rimettere su peso però, così ridotta basta una folata di vento per metterti fuori dai giochi, piccoletta"
Mi guarda sorridendo appena.

"Forse ha ragione" rido leggermente.
Le porgo poi un plico di lettere.
"Sono per i ragazzi e i miei genitori... quando riterrà opportuno gliele dia, per favore"

In quel momento annuì ma scopriì solo dopo che non gliele diede mai.

L'anno di allenamento con i professori fu duro, durissimo.
La Holmes mi aveva portato in una sua casa, un vecchio rudere nelle coste scozzesi.
Non potevo uscire da quel piccolo appezzamento di terra coperto da un incantesimo di protezione.
Non era il luogo a cui inizialmente avevano pensato ma dopo che il primo venne attaccato dai così detti "mangiamorte" capimmo che Tom non mi avrebbe mai lasciata in pace.

Sarei dovuta sparire.

Quello successo dopo però non andò secondo i piani.

*3 anni dopo*
"

"Hannah!" "Professoressa!"
L'urlo di Lily mi trapassa i timpani.
Sembra un fiore sbocciato, non potrebbe essere più bella.

"Suvvia signorina Evans, le dia aria o la piccoletta sverrà" la Holmes la stacca dal mio corpo liberandomi dal suo abbraccio.

"Piccoletta andava bene quando non ero alta quanto lei..."

In pochi passi entriamo nella vecchia sala da pranzo dove tutti ci stanno aspettando.
La McGranitt mi aiuta a togliermi il cappotto infradiciato, le sorrido appena e dopo aver rialzato lo sguardo incontro quello di mio fratello, totalmente pietrificato. Accanto a lui Sirius, pallido come un fantasma.

Lily ha iniziato a piangere e non ha più smesso.
Vedo Remus guardarmi quasi contrariato e noto l'assenza di Regulus.
Silente mi fa sedere accanto a lui e finalmente inizia la prima riunione dell'Ordine della Fenice.

Una volta conclusa alcuni si alzano per andare in salotto, altri tornano nelle loro case.
Io mi alzo e faccio per riprendere il cappotto ma la mano di mio fratello mi prende il braccio.
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo.

Vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime e il suo viso farsi sempre più arrabbiato.
In gran fretta tutti ci lasciano soli.

"Dove cazzo eri finita?!"
Mi urla contro con tutta la sua voce.
Inizia a singhiozzare e a piegarsi su se stesso.
"Pensavamo fossi morta! Perché non hai mai scritto? Cosa cazzo ti è passato per la testa?!".
Io rimango quasi impietrita nel vedere la sua reazione.
Inizia a vomitarmi qualsiasi parola addosso.
Da come mi sia persa il suo matrimonio alla morte dei nostri genitori.
Di come sia stata senza cuore e altre cose che non riesco bene a capire.
L'unica cosa che noto in quel momento è che è tremendamente simile a nostro padre, sia nell'aspetto che nel modo di vestire.

Lo guardo per un attimo negli occhi e lo abbraccio più forte che posso.
Prima prova a divincolarsi e poi cede tra le mie braccia in un pianto straziante.

"Perdonami..."
Gli mormoro all'orecchio iniziando a singhiozzare.

La Gemella PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora