64 - Hannah

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Penso di aver scoperto chi sia Tom...
Sapevo di averlo già visto da qualche parte, di aver visto quel marchio in giro.

Non ricordavo dove.
Spulciando per caso nei vecchi giornali di mio padre eccolo in bella vista con titolo sonoramente spaventoso:
"Maxi omicidio in quartiere babbano, opera di maghi oscuri ignoti".

Potrebbe essere stata una coincidenza.
Ma lo credo impossibile.
Ho abbassato troppo la guardia.
Stupida, stupida Hannah.

Decido di fare una passeggiata in paese e prendermi una cioccolata calda al bar.
Non è grande ma è caratteristico come luogo.

La casa delle vacanze invernali, ovvero quella dove siamo ora, è nella parte bassa dell'Inghilterra, quella delle vacanze estive è in Scozia.
Sto per alzarmi nel momento in cui un uomo alto, magro, sulla cinquantina e con lo sguardo molto severo si siede davanti a me.

"Posso aiutarla?" Lo guardo sorpresa anche se quello sguardo mi è parecchio familiare.
"Puoi eccome mia cara"

Sento un tuffo al cuore e un leggero sorriso si forma sul mio viso senza che io voglia.
"Tom?..."

Uno strano sorriso si forma sul suo volto.
"Come hai?..."
"Il mio diario, mi ha chiamato a te"

Lo guardo non capendo.

"Com'è possibile?... non potrebbe essere..."
Lui mi accarezza la mano.

"Pensaci bene..."
Aggrotto la fronte e dopo aver guardato le nostre mani la sfilo dalla sua.
Cosa mi sta succedendo?...
Non è sana come cosa...

"Dovrebbe avere vita propria... non esistono incantesimi simili..."
"Ne sei certa?"

Lo guardo sorridere mentre una sua mano si avvicina ai miei capelli iniziando a giocarci.

Qualcosa in quest'uomo non mi piace.
Sento una strana sensazione...
Sono stata davvero così stupida?...
Di formicolio alle mani.

"Ne sono quasi certa..."
Lui ride appena e mi tira la ciocca di capelli facendomi avvicinare a lui.
I suoi occhi sono quasi rossi...
Sembra studiarmi per dei secondi interminabili.

"Mi stai facendo male..."
Lui lascia la presa.
Io mi allontano.

"Temo di dover andare ora"
Provo ad alzarmi ma non riesco.
Mi ha...

"Sei tanto intelligente ma così ingenua..."
Con un dito mi accarezza la guancia.
"Ora tu mi ascolterai e non fiaterai, tutto chiaro?..."
Me lo sussurra all'orecchio

In quel momento ripenso alla Holmes e di come mi avesse avvertita di stare attenta.

Che razza di ingenua bambinetta sono stata.
Stupida, stupida Hannah.

La Gemella PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora