La Gemella Potter

43. Hannah

"Professoressa Elizabeth Holmes"
La donna alta, seria, con una benda sull'occhio sinistro ci guarda serissima e minacciosa.
È vestita completamente di nero.
Ha uno sguardo durissimo e una sigaretta in bocca.

"Fino all'anno scorso ero capo della delegazione degli auror. Ora sono qui per mia scelta. Non voglio domande o bambinetti interessati alla mia carriera. I file sono secretati."

"Che cazzo di figata..." mormoro appena guardando Sirius che annuisce emozionato.

"Alzatevi tutti" lo ordina prima di spostare i vari banchi ai lati dell'aula.

"Mettetevi sui lati dell'aula" mentre tutti noi seguiamo quanto detto continua a spiegare "non tu Potter."
Mi guarda dura come una roccia.
Questa donna mi spaventa.
Mi piace.

"Ho saputo che con il professor Silente avevate iniziato a fare duelli di magia, corretto?"
"Corretto professoressa"
"E che tu fossi la migliore, corretto?"
"Corretto" sorrido appena.
"Benissimo. Ora non la sei più. "

Rimango un attimo di sasso.
Così gli altri.
Mi giro per guardare James e Sirius.

"Non guardi i suoi amici. Guardi me."
Correggo subito il mio sguardo.
"I suoi amici non possono salvarla ora. Cosa vede?"
"Nulla profes-" poi me ne rendo conto.
Una barriera si è alzata tra noi due e le due parti dell'aula.

"Te ne sei accorta tardi. Troppo"
Mi sento un'idiota.

"Voglio che vi mettiate in testa che da oggi partirete tutti allo stesso identico livello. Oggi fino alla fine del mese sarete tutti sullo stesso livello. Tra un mese inizierò a dividervi in categorie.
Chi sarà nel livello più basso verrà escluso dal corso finché non mi avranno dimostrato di esserne all'altezza. Nelle prove pratiche intendo.
Dovrete collaborare l'uno con l'altro.
Sono stata chiara?."
Ci guarda serissima mentre un leggero mormorio inizia ad intonarsi tra gli studenti.

"Sono stata chiara?!" Urla lei.
Tutti annuiscono.
"Potter maschio. Dov'è la sua bacchetta?."

Vedo James cercarla.
Ha questo brutto vizio.

"Regola numero uno: la bacchetta è la vostra essenza. Senza siete morti. Potete usare incantesimi senza ma dovete essere potenti per farlo. Lei Potter ora è morto." Gli dice lanciandogli la bacchetta che attraversa la barriera.

È una barriera su comando. È lei che decide cosa passa e cosa no.
Mentre sto guardando la bacchetta di James volare in alto mi accorgo troppo tardi che la professoressa mi ha scagliato un incantesimo.

Mi sento colpire allo stomaco.
Uno stupido stupeficium.
Afferro la bacchetta e prima di spalmarmi sul muro "rimbalzo" via anche se ammaccata.

"Regola numero due: mai distogliere gli occhi dal vostro avversario."

"Ma lei non sapeva che lo fosse!" Urla Sirius in mia difesa.
"Ne è sicuro Black? Chi mi sa dire com'è disposta l'aula"

"Nello stesso modo di sempre per i duelli" dice Lily.
Grazie Fiorellino. Grande aiuto.

Mentre la professoressa è distratta le scaglio un incantesimo che lei para subito.

"Benissimo Potter. Vedo che non sei così stupida dopotutto"
Sento la rabbia salire.
Come cazzo si permette?.

Corro verso di lei.
Poi la vedo sparire. Riappare dietro di me.
Si è smaterializzata.
Sento il suo piede sbattere contro la mia schiena.
Cado in terra.
"Cazzo..."

"Regola numero tre: non correre addosso ad un nemico che non si conosce. È da stupidi. Non sapete come combatte. Non sapete che abilità ha. Non sapete niente di lui o lei, neanche il nome. Prima dovete studiarlo. Capire i punti ciechi. Non fatevi prendere dalle emozioni in battaglia."

Mi giro guardandola con il fiatone.
Ha ragione.

Lei mi guarda e mi fa segno di rialzarmi.
Io però non la ascolto.
Rimango a guardarla.
Quando lei prova a scagliarmi un incantesimo lo vedo rimbalzarle addosso.

"Ottimo. Una barriera."
Mi guarda in tono di sfida.
"Tralasciando il fatto che saresti già morta la prima volta. Questo è un ottimo secondo modo per morire"

Io non capisco, poi però sento il pavimento tremare e un fiume d'acqua entrare nella mia barriera.
La rilascio subito ma scivolo sull'acqua  e perdo la bacchetta di mano.

La professoressa mi punta la bacchetta contro.
"Morta"

Rimango in silenzio, con i pugni stretti e la rabbia che mi sale dalla bocca dello stomaco. La odio ma voglio imparare tutto da lei.

"Benissimo. Chi è il prossimo?" Dice con un ghigno sul viso.