La Gemella Potter

40. Sirius

"Sicuro vada bene così?" Guardo James mentre mi sistemo la cravatta.
"Se la lasci stare magari si, smettila di toccarla"
"Reggie, il tavolo è in un bel posto?"
"Sotto al salice è stupendo. Ci ho messo anche la protezione contro le zanzare"
"Grazie..."

Mi rigiro i pollici mentre aspetto Annie davanti alle scale.

"Tesoro alzati" dice Euphemia sorridendo.
Mi vogliono bene come un figlio... e io voglio molto bene a loro...

Mi alzo stranamente nervoso.
Non ho mai fatto una cosa simile, per nessuno.
Reggie mi passa i fiori.

Poi la vedo scendere.
Quanto è bella...

Ha i capelli raccolti in una specie di strano chignon arricchito di perline qua e là, un vestito che tocca terra completamente nero con la schiena scoperta e il collo all'americana che lascia intravedere una leggera scollatura.
Gli orecchini di perla che le pendono dai lobi e un trucco talmente leggero da neanche sembrare tale.
È così bella...

Mi avvicino porgendole la mano per aiutarla a farle scendere le scale.

Me la stringe sorridendo.
Ha un velo di rossetto sulle labbra.
Si sono tutti dileguati per lasciarci spazio.
Le passo i fiori e la vedo arrossire.

"Sei incantevole Annie..."
"Credimi Sirius... tu di più" mi guarda con una dolcezza unica. Mette i fiori in un vaso e poi mi guarda.

"Dove andiamo?"
"Seguimi pure" la porto all'ingresso dell'immenso giardino che la tenuta estiva dei Potter ha.
Lei mi guarda leggermente in imbarazzo.

"Con i tacchi non posso andare sull'erba..." sappiamo benissimo entrambi che potrebbe camminare lievitando appena ma capisco cosa vuole dire e la prendo in braccio a mo di sposina.

Lei si stringe a me baciandomi il collo.
"An..." le sussurro tenendola stretta.
Lei mi guarda sorridendo dolcemente.

Poco prima di arrivare le faccio chiudere gli occhi. La aiuto a sedersi e poi mi siedo davanti a lei.

"Puoi aprirli ora"
Appena apre gli occhi fa lo stesso con la bocca.
"Sirius... è meravigliso..."

Ho preparato il nostro tavolo con le sedie sotto il salice piangente dove le piace tanto stare per avere un po' di tranquillità.
Ho posizionato qualche lucina qua e là  e preparato la cena.

Il suo sguardo è quasi commosso mentre le spiego ogni dettaglio.

Iniziamo a mangiare mano nella mano senza mai smettere di parlare.
Poi la guardo...

"Mi hai detto che dovevo chiedertelo bene e quindi ora lo faccio" le sorrido, mi metto vicino a lei e le prendo le mani.

"Hannah Jean Potter... vorresti diventare la mia fidanzata?"
Lei sorride con felicità immensa e annuendo si getta tra le mie braccia in un caldo bacio.