Capitolo 41

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Sono qui davanti alla scuola di danza piena di dolori, il viso rigato dalle lacrime che non smettono di scendere, il cuore che batte forte, lo stomaco chiuso e il sangue che scola.

Faccio un respiro e spingo la maniglia verso la porta da poterla aprire.

Entro lasciando che si chiuda dietro di me.

"Raquel" Sento una voce, alzo lo sguardo e vedo Ivan che mi guarda con occhi preoccupati.

Corre verso di me aiutandomi a sedermi su una delle sedie.

"Che è successo??" Chiede.

Non riesco a parlare, riesco solo a piangere.

Sento delle braccia stringermi con forza.

Cerco di calmare le lacrime, ma scendono sempre più veloci.

"Calmati Raquel" Afferma facendo su e giù con la mano sulla mia schiena.

"Ci vediamo domani" Sento dire da una voce dolce e tenera.

Alzo lo sguardo e vedo Anna.

Ti prego fa che non mi veda anche lei, già è tanto che sto qui con Ivan.

"Cosa è successo??" dice con tono preoccupato.

Non volevo che mi vedesse, ma perché sono venuta qui??

"Niente, sto bene" Affermo cercando di convincerli.

"Non credo, stai sanguinando e stai tremando" parla il marito.

"Prendo l'occorrente per farti la medicazione" dice allontanarsi per prendere tutto ciò che gli serve.

Pov's Christian

Dovrebbe arrivare Raquel con Stefania, non vedo l'ora di stringerla tra le mie braccia e posare le mie labbra su quelle della mia ragazza.

"Giuro che non leggo nei tuoi occhi che lei già ti manca" Mi prende in giro il biondino.

"Frate, smettila" dico spingendolo.

Usciamo dalla sala e ci avviciniamo ad Alessia e Alexia che stanno parlando.

"Di cosa state parlando??" Chiedo.

"Di quanto sei impiccione" risponde mia sorella facendo una risata.

"Gne, gne" dico per poi farle la linguaccia.

"Sai dov'è la mamma??" Mi chiede.

"È uscita dalla sala con una signora, credo che ancora stia parlando" la informo.

Ci dirigiamo all'entrata della struttura, i miei occhi non credono a ciò che compare davanti a me.

Mi giro verso gli altri per capire se stanno guardando la stessa cosa che sto facendo io.

Mia madre accovacciata sulle ginocchia a medicare il ginocchio e la mano della mia ragazza che sanguina.

Mi precipito da lei preoccupato e noto che il suo bellissimo viso è rigato dalle lacrime.

"Cosa è successo?? Stai bene??" Chiedo a raffica.

Lei mi guarda.

"Qualcuno ti ha toccata??" Domando.

Scuote la testa.

"Ti hanno derubata??" Chiedo.

Scuote nuovamente la testa.

"Raquel, ti prego dicci cosa è successo" dice la sua migliore amica.

Mi guardo attorno e noto che Stefania non è qui.

"Dov'è Stefania??" Domando abbassandomi al suo livello.

Scoppia a piangere nuovamente.

Che cavolo sta succedendo??

"Raquel, piccola dimmi che è successo" Chiedo dolcemente asciugando il suo viso.

"C-christian" dice tra i singhiozzi.

"Respira" Le prendo le mani.

Fa ciò che gli ho detto.

"Sono andata a scuola nell'orario che mi avevano mandato, ma una volta che sono arrivata lì, non c'era nessuno, ho chiesto spiegazioni e mi hanno detto...." non riesce a parlare.

L'ansia inizia a farsi sentire, il cuore batte sempre di più e lo stomaco si sta stringendo.

"Hanno dato Stefania ad una persona che si è presentata a posto nostro" dice terminando la frase.

Che cazzo sta dicendo, non può essere.

Non riesco a crederci, spalanco gli occhi appena le mie orecchie assimilano la notizia.

No, no, come può essere.

"Sei sicura??" Domando ancora incredulo.

Mi sono affezionato a quella bambina in modo assurdo, tanto che la reputo mia figlia, non di sangue, ma come se lo fosse.

Può anche essere la figlia della mia fidanzata, ma per me è la mia bambina.

Sento che io e lei abbiamo creato un legame unico e nessuno lo può spezzare.

Non so cosa farei se gli capitasse qualcosa.

I miei occhi si riempiono di lacrime, ma non devo piangere devo rimanere forte, per Raquel, la mia famiglia, Mattia e Alessia.

"Dobbiamo fare la denuncia"








Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora