Capitolo 37

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Pov's Raquel

Sono qui con la testa appoggiata sul petto del ragazzo che quattro anni fa mi ha fatto perdere la testa.

Dopo così tanti anni non mi ricordavo che sensazione provavo quando lui mi toccava e risentirlo adesso è qualcosa di spettacolare.

Mi era mancato così tanto e mi ero promessa che non sarei più tornata da lui, ma Alessia aveva ragione quando mi disse:"Puoi respingerlo quanto vuoi, ma il tuo cuore vuole lui" ed è vero.

Il mio piccolo cuore inizia a battere solo quando sente pronunciare il suo nome o quando penso a lui.

In questi anni mi ero dimenticata di quanto Christian mi faceva e mi fa bene al cuore.

Non so cosa fare, adesso che sono qui, sotto le corte, nel suo letto e con la faccia sul suo petto.

Dovrei dirgli di Stefania in questo momento??

Mi accarezza il braccio come se volesse attirare la mia attenzione, così alzo lo sguardo verso di lui e lo vedo che mi stava già fissando.

"Va tutto bene??" Mi chiede.

"Si tranquillo" Affermo appoggiando la mano sulla sua guancia iniziando ad accarezzarla.

"Ti sei pentita di quello che è appena successo??" Domanda.

Mi alzo dalla posizione in cui ero tenendomi il lenzuolo ben saldo e lo guardo dritto negli occhi.

"Ma che stai dicendo??" Gli chiedo a mia volta.

Non ci credo che lui pensa questo.

"Quello che hai sentito" Afferma.

Sembra essere convinto.

"Christian non mi pento di quello che è appena successo" dico con tutta sincerità.

"A me sembra di sì, cioè ti ho vista con lo sguardo nel vuoto e ho pensato di aver sbagliato" Afferma.

"Non hai sbagliato niente, non sai da quanto aspettavo questo momento, credo tu lo possa solo immaginare, stare lontano da te per quattro anni non è stato facile" gli confesso.

"Posso chiederti perché hai pensato ciò??" Chiedo con gentilezza.

"Stai con il padre di Stefania e credo che stiamo facendo un torto a lui" crede che io stia con un uomo qualunque che faccia da padre a mia figlia, quando in realtà è lui.

"Christian se è come pensi tu, ti sbagli di grosso, se il padre di mia figlia sarebbe a casa, io non starei qui, ma nel suo letto nuda, ma non è così, sono dall'uomo che non ho mai smesso di aspettare e di amare" Affermo guardandolo negli occhi.

Pov's Christian

In effetti non ha tutti i torti.

Non saremo qui abbracciati l'un l'altro è soprattutto nudi.

Però sento che c'è qualcosa che non mi ha ancora detto, ma non gli chiederò niente, sarà lei a dirmelo quando si sentirà pronta.

Adesso non ci voglio pensare, non voglio altro che lei e me, me e lei: Raquel e Christian, con tutti i problemi che abbiamo avuto.

Le sue labbra si posano sul mio collo, e io la prendo per i fianchi.

"Che stai facendo??" Le chiedo divertito.

"Voglio farti capire che non è come pensi" dice.

Rido alla sua affermazione e il suo telefono inizia a squillare.

Sbuffa e poi mi chiede scusa, prende il cellulare e risponde.

"Pronto Ale" dice una volta che ha cliccato sul tasto verde.

Non riesco a sentire ciò che le sta dicendo, ma dalla sua faccia credo che si sia scordata qualcosa.

"Vado subito, ciao e grazie " Afferma velocemente e poi si alza iniziando a vestirsi.

"Che succede??" Le chiedo mettendomi seduto sul letto guardandola.

"Mi sono dimenticata che oggi Stefania esce prima dall'asilo e ne Alessia e Mattia possono andarla a prendere" dice senza guardarmi.

È troppo impegnata a cercare i suoi vestiti sparsi per la stanza.

"Come fai a dimenticarti una cosa simile" Affermo iniziando a ridere.

"Non ridere" Mi punta il dito contro.

"Ti accompagno" Le dico alzandomi dal letto vestendomi velocemente.

"Non c'è bisogno, posso andare a piedi" Afferma.

"Non se ne parla" la zittisco.

Le do un bacio veloce, uscendo dalla stanza seguito dalla ragazza.

Scendiamo al piano di sotto, recupero le chiavi, il giubbotto e in tutto ciò c'è mia sorella nel soggiorno che ci guarda con uno sguardo compiaciuto.

"Che??" Le chiedo.

"Non ho sentito niente, giuro" dice alzando le mani.

Mi giro verso Raquel e la vedo arrossire per la troppa vergogna.

Ops, forse abbiamo fatto troppo rumore.

Usciamo da casa e saliamo in macchina.

C'è silenzio, nessuno dei due ha intenzione di dire qualcosa, così prendo parola e le confesso ciò che sto pensando da un pò.

"Raquel è da un pò che ci penso e se tu sei d'accordo vorrei fare da padre a Stefania finché non tornerà il vero" dico.

La guardo con la coda l'occhio e nodo che si irrigidisce.

"Ne sei sicuro??" Chiede.

"Si"








Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora