Capitolo 36

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Sono qui davanti casa sua.

Non mi sarei immaginata che avrei fatto una cosa del genere dopo quattro anni.

Ho il fiatone, ho corso per tutto il tempo della strada senza mai fermarmi per paura di esser ormai in ritardo.

Ritardo per non riuscire a sistemare più niente.

Manca solo una cosa da dirgli, che Stefania è sua figlia.

Busso alla porta, non so con quale coraggio, ma lo faccio, adesso devo solo aspettare che qualcuno mi apra.

Si spalanca la porta davanti a me, mostrandomi Alexia.

Non è cambiata, è rimasta la ragazza bella, anzi bellissima di quattro anni fa.

Nel suo viso spunta un sorriso enorme, gli occhi brillano, le braccia si spalancano e mi viene incontro.

"Raquel" Le braccia mi stringono il collo e le mie nella sua vita.

Percepisco la sua felicità nel vedermi, ma in questo momento devo parlare con suo fratello.

"Che ci fai qui??" Mi chiede allontanandosi da me.

"Devo parlare con tuo fratello, c'è vero??" dico un po' imbarazzata.

"Si è al piano di sopra, penso che ti ricordi dove abbia la camera" Afferma facendomi l'occhiolino.

Oh Madonna.

Non è cambiata per niente, ma mi è mancata.

Le faccio un sorriso e corro al piano di sopra finché non mi trovo davanti alla porta della sua camera.

È aperta, lui è lì sdraiato sul letto, guarda il soffitto, come se fosse interessante.

È così bello.

Non so cosa fare.

Devo entrare oppure rimango qui ad ammirarlo??

"Dovevo farti fine di parlare, invece non l'ho fatto, ho lasciato che la paura si impossessasse di me, perdonami per non averlo fatto" è lì che mi guarda incredulo, non sta capendo se sono realmente lì difronte a lui.

Non mi sono resa conto che mentre parlavo mi sono avvicinata.

"Mi manchi Christian" confesso.

Mi guarda.

Mi abbraccia e mi fa sdraiare sul letto.

"Mi sei mancata anche tu" sussurra.

Mi sfila la maglietta, disincastrarla con attenzione dai capelli, e scioglie la mia coda di cavallo.

Mi bacia dolcemente sulla fronte: il suo umore è cambiato da quando sono entrata in questa stanza.

"Il tuo cuore batte fortissimo quando ti tocco" Le sue labbra sono a un millimetro dalle mie e le sue dita mi premono sul collo, dove pulsa l'arteria.

"Soprattutto qui" fa scivolare l'altra mano sul mio ventre e sul davanti dei pantaloni.

Sento la mia pelle avvampare, un bruciore lieve, ma costante, in risposta al suo tocco delicato.

Sa esattamente quello che sta facendo: conosce l'effetto che mi fa, ed è bravissimo a farmi bruciare di desiderio.

Pov's Christian

Stavo sognando in quel minuto, non stavo capendo quello che stava succedendo, lei era lì a scusarsi per non aver fatto ciò che gli diceva il cuore e piano, piano si avvicinava a me.

Mi alzai dal mio letto e la trovai a pochi centimetri dal mio viso, la voglia di baciarla aumentava sempre di più, ma non so se sarebbe la cosa giusta da fare.

Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora