Ho paura, non voglio scoprire se sono o no incinta, ma da una parte si.
"Si" dico con terrore nella voce.
Gira il test verso la sua direzione, lo guarda e poi posa lo sguardo sopra di me.
Dai suoi occhi capisco che è positivo.
"Sei incinta" afferma.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, il cuore batte all'impazzata, non riesco a capire se devo piangere o ridere.
Scoppio a piangere, uno di quei pianti che non riesci a decifrare.
"Raquel" dice facendomi alzare la testa per guardarla.
La guardo.
"Ora glielo devo dire" affermo asciugando le lacrime che mi sono scese velocemente sul mio viso.
"Si" dice lei.
"Voglio aspettare" affermo, mi guarda.
"Perché, che senso ha??" Mi domanda.
"Voglio esserne sicura" affermo.
"Raquel, parlane con lui, devi diglielo, così farai lo stesso sbaglio che hai fatto quattro anni fa" dice.
Effettivamente è vero sbaglierei nuovamente.
"Appena torna lo farò" dico, prendendo il test tra le sue mani.
Lo poso sul comodino della stanza da letto in modo da non fargli vedere il contenuto.
Torno al piano di sotto e continuo a parlare con Alessia.
Ho cercato di non pensare a come dirlo a Christian, non ho il coraggio di farlo.
Certo di crearmi un discorso nella mia mente, usando parole molto semplici e non confusionarie, come lo è adesso il mio cervello.
Suonano alla porta e va ad aprire Alessia a posto mio.
"Siamo tornati" afferma il moro, portando al piano di sopra Stefania.
"Si è addormentata nel tragitto" dice il biondo con un sorriso stampato sul volto.
"L'avete portata al parco vero??" Chiedo.
Lui annuisce.
Oggi non avevano allenamento perciò si sono ritagliati un momento per passarlo insieme.
"Andiamo??" Chiede Mattia alla sua ragazza.
"Si" afferma lei.
Prende tutto l'occorrente che gli serviva, mi salutano e poi sono fuori casa mia.
"Cosa significa questo??" Chiede.
Mi giro una volta che ho chiuso la porta d'entrata.
Lo guardo e lo ritrovo con il test di gravidanza tra le mani.
"Niente" dico avvicinandomi a lui per prenderlo.
Non ho ancora pensato a come dirgli che sono incinta.
"Dammelo" affermo.
"No" dice alzando il test in alto in modo che io non lo possa prendere.
"Dai Christian" alzo la voce.
"Voglio sapere cosa significa" si allontana da me entrando in cucina, appoggia il test sul tavolo.
Non rispondo, lo guardo e basta, non riesco a dire una sola parola.
"È un test di gravidanza, vero??" Chiede per conferma.
Non parlo.
"Lo prendo come un si" afferma facendo una risata isterica, non la presa bene.
Lo sapevo che sarebbe andata così.
Non lo vuole.
"Quando lo hai fatto??" Chiede.
"Oggi" dico.
Non riesco a guardarlo negli occhi.
"Quando avevi intenzione di dirmelo??" Domanda alzando un po' la voce.
"Te lo avrei detto, non so come, ma lo avrei fatto" affermo alzando lo sguardo.
"Certo, come quattro anni fa??" Domanda.
Quelle parole sono state come un pugnale al cuore.
Mi ha rinfacciato quello che sarebbe successo quattro anni fa.
Lo guardo e poi vado al piano di sopra.
Sento lui che mi insegue, così accelero il passo e mi chiudo in stanza con la chiave, in modo tale che lui non possa entrare.
Inizio a piangere silenziosamente, mentre dall'altra parte c'è Christian che mi chiama più volte e batte nella porta.
"Raquel apri" ripete.
"Ti prego" ancora.
"Papà, ma tu e la mamma state litigando vero??" La voce di mia figlia fa fermare i miei singhiozzi.
"No amore, non lo stiamo facendo" afferma, tranquillizzandola.
"Se non litigate, perché allora urlate??" Chiede.
Mi si stringe il cuore.
Lei non ha mai assistito ad una nostra litigata da quando ci siamo ritrovati e se lo facevamo era quando lei non era presente con noi.
Non volevamo farle pesare il fatto stavamo discutendo, ma stasera è successo.
"Amore è normale che mamma e papà litigano e quando sono arrabbiati alzano un po' la voce" le spiega.
In tutto ciò sono rannicchiata a terra davanti la porta ad ascoltare ogni singola parola che si dicono.
"Non vi lasciate tu e la mamma vero, non fate come i genitori degli altri bimbi??" Chiede.
Il cuore si fa sempre più stretto.
"Hai paura che io e la mamma ci lasciamo??" Domanda.
"Si, non voglio avervi lontani, tu sei tornato da poco e non voglio che te ne vai di nuovo" afferma.
Gli occhi si riempiono di lacrime, i sensi di colpa si fanno spazio in me.
"Non ti lascerò mai, ne io e ne la mamma, succede che si litiga, ma non penseremo mai a lasciarti, non sapremmo vivere senza di te" afferma.
"Me lo prometti??" Chiede.
"Si"
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Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)
FanfictionTutto ebbe inizio da quell'incontro fuori dalla scuola di danza che fece avvicinare Raquel e Christian, facendoli innamorare perdutamente l'un dell'altro. E' passato molto tempo dall'ultima volta che si sono visti e dopo quattro anni forse le loro s...