Pov's Raquel
"Mamma!!" Dice la piccola correndo verso di me per saltarmi in braccio una volta che è uscita dall'asilo.
"Amore!!" affermo abbassandomi al suo livello con le braccia aperte in modo che lei potesse rifugiarsi in esse.
Le sue piccole braccia mi stringono il collo per abbracciarmi e io porto le braccia intorno ai suoi fianchi.
"Ti sei divertita??" Dico alla piccola una volta che ci siamo separate dall'abbraccio.
"Si" afferma con la sua vocina.
Mi alzo dalla posizione in cui ero prima, prendo la sua manina e iniziamo a camminare.
Non ho molta voglia di tornare a casa visto che ci sono Mattia e Alessia a scambiarsi effusioni d'amore, figuriamoci fare il terzo incomodo.
"Andiamo a prendere il gelato??" Chiedo alla pestifera che inizia a saltellare e ripete più volte si.
Inizio a ridere facendomi ricordare la me da piccola.
È tutta sua mamma, penso tra me e me.
"Allora come voi questo gelato??" Domando una volta che ho pagato per prendere il gelato che tanto stava aspettando.
"Mamma che domande fai!!" Dice guardandomi.
"Lo voglio alla fragola" afferma rivolgendosi al barista che sta dietro al bancone dei gelati.
Lui sorride a mia figlia, prende una coppetta e la riempie piano del composto alla fragola.
"Ecco a lei piccoletta" dice facendo un sorriso a mia figlia e lei ricambia il sorriso.
"Per lei??" Mi domanda girandosi verso di me.
"Al cioccolato, grazie" dico gentilmente.
Prende il cono e fa lo stesso procedimento di prima, per poi porgermi quello che avevo richiesto.
"La ringrazio" dico facendo un sorriso.
Usciamo dal bar e ci sediamo in un tavolo fuori in modo da stare più comodi.
"Ti sei sporcata il nasino" affermo prendendo un tovagliolo per pulire la punta del naso.
Mi ricorda quando si sporcava lui, nello stesso punto.
Le immagini di quel giorno iniziano a passarmi davanti agli occhi come se fosse un film.
"Chri, ma dai da mangiare anche al naso??" Gli domando ridendo.
"Perché??" Chiede non capendo la mia battuta.
"Hai il naso sporco di gelato" continuo a ridere prendendo un tovagliolo per pulirlo.
Arriccia il naso.
"Dai piccola basta" dice spostando la faccia per non farsi toccare più.
"Ma se sei ancora sporco" affermo prendendo la faccia per farlo stare fermo.
"Sei un bambino" dico mentre finisco di pulire.
"Non è vero" afferma facendo il broncio.
Ecco e poi dice che non è un bambino, ma se fa così come può dire di non esserlo.
"E poi dici di non essere un bambino, ma se hai appena messo il broncio" dico iniziando a ridere senza più fermarmi e lui mi guarda con uno sguardo assassino.
Quanto posso amarlo??
"Mamma!!" Mi richiama una voce risvegliandomi dai miei pensieri.
"Dimmi amore" dico riportando la mia attenzione su di lei.
"Ti avevo chiesto se posso studiare danza come avevi fatto tu e la zia???" Mi domanda con la speranza che gli dica di si.
Non posso continuare a rimandare ancora per molto e dargli sempre la stessa risposta.
"Poi vedremo" ecco la classica frase che dicono i genitori.
Siamo appena arrivate davanti alla porta di casa, così prendo le chiavi dalla borsa per poter entrare nell'appartamento, una volta che le ho prese, le inserisco nella serratura per poi girare la chiave e infine entriamo in casa.
Una volta che siamo entrate lascio chiudere la porta alle nostre spalle e sistemo i nostri giubbotti.
Stefania corre da Alessia iniziando ad urlare.
"Zia, zia, zia" dice più volte per attirare l'attenzione della riccia.
"Ehy piccola dimmi" dice girandosi per poi abbassarsi alla sua altezza.
"La mamma mi iscriverà in una scuola di danza" afferma urlando per poi tornare a saltellare per tutta la cucina.
"Io non ho detto che ti iscrivo, ma che ci penserò" dico puntualizzando.
Alessia mi guarda come per dirmi se sono sicura di voler aspettare e io annuisco.
"Uff, ma io voglio andarci" afferma iniziando a fare i capricci per poi salire al piano di superiore.
Alessia mi guarda e io capisco che vuole dirmi qualcosa, ormai la conosco meglio di quanto mi conosca io stessa.
"So che vuoi dirmi qualcosa, ti conosco" Affermo guardandola per poi dirigermi verso il frigo.
"Non puoi continuare a dirgli di no" dice rimproverandomi.
"Si che posso" Affermo aprendo una bottiglia d'acqua.
"Raquel..." non la lascio finire di parlare e lo faccio io.
"Raquel niente, è no!!" Dico alzando la voce ed esco dalla cucina.
"Sai benissimo che tua figlia ama ballare e tu che fai?? Glielo impedisci??" Mi urla.
Era da tantissimo tempo che io e lei non avevamo un confronto del genere.
"Non puoi negargli di realizzare un sogno che è anche il tuo" è vero sto negando ad una bambina di ballare perché la voglio proteggere.
"Se continui a fare così passerai per quella egoista che non pensa a quello che piace alla propria figlia e tu non sei così, so che per te è stato difficile tornare a ballare dopo la morte di tua madre e so quanto tempo tu ci abbia messo, ma poi è arriva Stefania che ti ha migliorato la vita, non puoi negare a tua figlia ciò che le piace fare soprattutto se la madre condivide la stessa passione" mi dice mettendomi tutta la verità davanti agli occhi.
Abbasso la testa in modo da non guardare i suoi occhi pieni di rabbia.
Non posso dargli torto, ha pienamente ragione, anch'io ho lo stesso sogno di mia figlia.
Che razza di madre sono??
Quale altra madre vieta alla propria bambina di ballare??
Mi sono sempre ripromessa che un giorno se avessi avuto una bambina l'avrei appoggiata fino alla fine e invece che sto facendo??
Tutto l'incontrario.
"Non ti riconosco più" dice prima che se ne va dalla stanza.
Spazio Autrice,
Ecco a voi un nuovo capitolo 🤍💜
Volevo augurare un buon rientro a coloro che oggi sono tornati a scuola e a chi è tornato a lavoro 💜🤍
Spero che vi piaccia 🤍💜
Buona lettura 🤍💜
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Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)
FanficTutto ebbe inizio da quell'incontro fuori dalla scuola di danza che fece avvicinare Raquel e Christian, facendoli innamorare perdutamente l'un dell'altro. E' passato molto tempo dall'ultima volta che si sono visti e dopo quattro anni forse le loro s...