Capitolo 58

234 19 20
                                    

"Mamma!!" Urla mia figlia, una volta che sono tornata a casa.

"Amore" dico abbracciandola.

Mi è mancata così tanto.

In questi giorni non le ho dato tutta quella importanza che bisogna dare ad una bambina e per questo mi sento in colpa.

"Amore, ti ricordo che non dovresti alzare pesi, hai ancora la ferita con i punti e il dottore ha detto di stare ferma" dice il mio fidanzato entrando in casa con le valigie con tutti i vestiti dentro.

"Tranquillo, ho solo preso in braccio Stefania" affermo mettendo giù la bambina.

"Lo so, ma lo dico per te" dice lasciandomi un bacio sulla fronte.

So che non è stato un bel periodo per entrambi e adesso ha paura di perdermi e lo capisco.

"Guardali" afferma Alexia indicando padre e figlia che giocano contro Mattia.

"Sono troppo teneri" continua.

"Già" dico restando lì ferma nel guardarli ridere, scherzare e farsi dispetti.

"Zio, vinciamo io e papà" afferma mia figlia facendo la linguaccia al biondino.

"Alessia, mi sa che Mattia tornerà a casa con le lacrime" dice Christian prendendo in giro il suo migliore amico.

"Christian, lui ti farà piangere" afferma con un tono di sfida.

Alessia si avvicina al suo fidanzato e si mette seduta sulle sue gambe.

In tutto questo io e Alexia ridiamo di gusto per il loro essere bambini nonostante abbiano vent'anni a testa.

"Che ridete voi??" Si gira Christian sentendoci.

"Niente" dice Alexia cercando di trattenere le risate e io con lei.

"Voi due non me la raccontate giusta" afferma per poi tornare a giocare.

Ho sempre sognato vedere Christian giocare con sua figlia e ogni volta che mi fermavo a pensarci mi rendevo conto che una cosa del genere non poteva mai accadere e invece a distanza di quattro anni, lui è qui a realizzare quello che ho sempre desiderato.

"Se continui a guardarli li sciupi" dice mia cognata facendomi risvegliare dai miei pensieri.

"Mi sembra così tutto surreale" affermo guardandola.

"Invece è reale Raquel" dice.

"A volte mi chiedo se mi merito tutto questo" affermo sedendomi sulla sedia in cucina e lei fa lo stesso.

"Certo che ti meriti tutto questo, hai sofferto abbastanza è l'ora di essere felice" dice prendendomi le mani.

"Non lo so Ale, ho fatto troppi casini" affermo.

"Li avrai anche fatti, ma siamo qui accanto a te" dice.

"Ma non vi ho detto di Stefania e avevate tutto il diritto di saperlo" continuo a darmi colpe.

"È vero, non ci hai detto una cosa importante, ma noi non ti odiamo per questo e so che nella tua testolina lo stai dicendo, ti assicuro che non è così, hai avuto paura ed è normale averla" mi spiega.

Riesce a capire come mi sento e a cosa penso con solo uno sguardo.

Non so bene come riesce a farlo, ma è proprio così.

"Noi ti amiamo così come sei"

Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora