Pov's Raquel
"Christian!!" Sento urlare dal piano di sopra.
Dei passi iniziano ad avvicinarsi ancora di più e riconosco che sono del mio fidanzato.
"Fermati, non fare pazzie, calmati" dice Mattia correndo dietro al suo migliore amico.
Guardo la scena con uno sguardo interrogativo, non capisco il motivo della rabbia di Christian.
Avrà scoperto chi ha preso nostra figlia??
E forse lo conosce??
Me lo ritrovo davanti e vedo tutta la sua ira negli occhi.
Guardo i presenti che sono in stanza, Alexia, Anna, Ivan, Lorenzo, la mia migliore amica e infine Mattia.
"Quando me lo volevi dire??" Mi urla.
"Cosa??" Chiedo a mia volta.
Chri ti prego non litighiamo.
"Raquel non fare la finta tonta, sai benissimo di cosa sto parlando" dice.
"Non sto facendo niente, non capisco veramente di cosa stai parlando" Gli spiego.
Mi sta facendo innervosire.
"Questa!!" Mi batte un foglio aperto sul tavolo.
Guardo lui e poi il pezzo di carta che lui ha appoggiato con molta delicatezza.
Lo prendo e lo inizio a leggere, ma quando arrivo alla fine capisco di cosa sta parlando.
Ha trovato la lettera che precedentemente avevo intenzione di spedire, per fargli sapere la verità, ma una volta che ero davanti alla posta per farlo, mi sono bloccata e non ho mandato avanti la procedura.
"Quando avevi intenzione di dirmelo??" Mi urla nuovamente.
Non apro bocca, non riesco a formulare nessuna frase, speravo che non la trovasse mai e invece non è andata come avrei voluto.
"Raquel parla cazzo, quando credevi di dirmi che Stefania è mia figlia???" Chiede urlando.
Noto che i presenti spalancano gli occhi tranne chi già lo sa.
"Ho provato a farlo, ma non ho mai trovato il momento giusto per farlo" dico guardandolo negli occhi.
Fa una risata nervosa.
"Hai avuto moltissime occasioni per farlo, non dirmi che non è così perché non ti credo" Afferma arrabbiato.
Cosa mi potevo aspettare, se non questa reazione.
"Non avevo il coraggio per farlo e non ho scuse, hai ragione, ma non c'è l'ho fatta, puoi darmi torto?? Non credo visto che tu mi hai lasciata, che cosa te lo avrei detto a fare che ero incinta??" Dico alzando la voce anch'io.
"Sarebbero cambiate le cose..." non lo lascio finire di parlare.
"No Chri, non sarebbero cambiate di una virgola, te ne saresti andato comunque, mi avresti lasciata anche scoprendo della gravidanza, quando ti metti in testa una cosa nessuno ti riesce a smuovere e non credo che sapere una cosa del genere sarebbe accaduta" Affermo facendo una risata nervosa.
Stiamo litigando davanti a tutti.
"Avevo il diritto di saperlo, cazzo le cose le abbiamo fatte in due, dovevo sapere che è mia figlia, mi hai proibito di vederla, ti rendi conto" urla ancora.
"Io ti avrei proibito di vederla?? Io?? Christian ti senti quando parli, te ne sei andato tu" dico puntando il dito contro.
"Mi hai lasciato lì su quel divano, quel giorno avevo anch'io qualcosa da dirti, ma tu non mi hai dato il tempo di farlo, ti stavo comunicando che non mi sentivo bene, che c'era qualcosa che non andava, ma tu non mi hai ascoltata, hai deciso che mio padre avesse ragione, non sei venuto a dirmi quello che ti è stato detto, no, hai preso la decisione che tu hai ritenuto importante, ma ti sei mai chiesto come mi sono sentita io??" Mi fermo e lo guardo.
Non mi risponde, mi guarda e basta.
"Il tuo silenzio mi dice tutto, non lo hai fatto, te lo dico io adesso, mi sono sentita uno schifo, mi sono sentita male, una che non era abbastanza per te e che forse ne avevi trovata un'altra mentre stavi con me, una che non ha problemi, una che non avesse delle difficoltà con il padre, una a cui non le è morta la madre e non ha avuto il suo calore, il profumo della propria mamma, il sostegno di cui aveva davvero bisogno o quelle frasi che ti dicono sempre "Non ti preoccupare bambina mia, ci sono qui io", una che non avesse paura di tornare a ballare, una sicura di sé, sai quante volte ho pensato tu saresti stato meglio con una più bella, più forte, non lo sai, l'ho sempre pensato" Mi fermo.
Sento le mie guance bagnate dalle lacrime che sto versando, senza che gli abbia dato il permesso di farlo.
Le asciugo veloce per tornare a parlare.
"Purtroppo ti sei dovuto innamorare con una sgangherata come me e ci hai fatto una figlia" dico ridendo.
"Non mi..." Lo fermo prima che possa dire una cavolata.
"Non dire cazzate del tipo "Non è vero" o cose così, sai che stavo per perdere Stefania??" Gli chiedo.
Mi guarda spalancando gli occhi, non si aspettava questa domanda.
"Come..." non riesce a finire la frase.
"Non ho più mangiato, ero entrata di nuovo nel labirinto " Affermo.
Mi scendono le lacrime una dietro l'altra.
"Stai pensando che sono stata una irresponsabile, si lo sono stata, non ho pensato alle conseguenze, credi sia stato facile sentirsi dire che stavi per perdere una creatura che dovevi portare per nove mesi incrembo?? Non lo è stato, era dura uscire da quell'incubo, ti volevo al mio fianco, avevo bisogno di te, ma tu non c'eri, non eri lì a tenermi la mano e ora non venirmi a fare la pretica perché so che ho sbagliato e lo sai bene che ho sempre odiato mentire, ma in questo caso lo dovuto fare e non ne vado fiera, ma per una volta mettiti nei miei panni" Affermo.
Lo guardo per l'ultima volta e esco di casa, ho bisogno di una boccata d'aria.
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Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)
FanficTutto ebbe inizio da quell'incontro fuori dalla scuola di danza che fece avvicinare Raquel e Christian, facendoli innamorare perdutamente l'un dell'altro. E' passato molto tempo dall'ultima volta che si sono visti e dopo quattro anni forse le loro s...