Capitolo 52

216 18 14
                                    

"Circondata dagli specchi
E ti giuro sei bella da ogni prospettiva
Tu che disegni i silenzi a matita
È così che ti senti capita
Vorrei abbracciarti, ma mentre dormi
Così da unire tutti i nostri sogni
Immaginare che le notti insonni
Siano delle ore regalate a noi
Che siamo angeli"

Vorrei abbracciarla, sentire il suo profumo, accarezzarle i capelli, stare con lei sdraiato sul letto.

Purtroppo non ho più questi attimi intimi da passare con lei, l'ho allontanata da me.

Sono stato stupido nel farlo ne sono consapevole.

"In questa foto è davvero bella" dice mia sorella con la foto di Raquel, una delle mie preferite.

"Già è bellissima" dico.

Ormai la notte non dormo.

Non riesco a non dormire senza di lei.

"Ti prego ascoltami
Quelle immagini
Continuano ad uccidermi"

Nella mia testa mi torna in mente l'immagine della ragazza che mi fa stare bene, con il viso rigato dalle lacrime e che mi urla di andarmene.

Ho provato a farmi ascoltare, ma non mi ha dato la possibilità di farlo e la capisco.

Ci ho provato così tante volte a togliermi quelle immagini così potenti che se chiudo gli occhi per un attimo solo, tutto quello che è successo tornavano nella mia mente senza lasciarli andare via.

Ogni volta mi uccide, mi sento morire dentro, piano, piano, ma stavo e sto morendo, ma ho deciso io tutto questo.

"Oh, oh dammi le mani
Ma solo se tu rimani
Sai penso a te, sai io penso che
Io non dormirò più come prima
Oh, oh dimmi che mi ami
Io non so se poi domani
Verrai da me, se verrai da me
O sarai solo un'altra bugia"

"Dai rimani" Affermo guardandola alzarsi dal letto riprendendo i suoi vestiti sparsi per la stanza.

"Non posso" dice mettendosi il pantalone che indossava prima.

"Dai, un altro po'" la supplico.

Le faccio gli occhi dolci in modo tale che lei non vada via, so che non mi resisterà è il suo punto debole.

"Inutile che mi fai quella faccia signorino, ho promesso a tua madre che sarei andata ad allenarmi e ci andrò" dice mettendosi la maglietta prima di uscire dalla stanza.

"Sai una cosa??" Le chiedo.

Siamo solo io e lei, distesi sulla spiaggia a prenderci il sole.

"Cosa??" Mi chiede, mettendosi una mano sugli occhi per proteggerli dal sole e si gira verso di me.

"Penso costantemente a te e questo mi porta a non dormire come facevo prima, soprattutto quando non ci sei" Le confesso.

Lei sorride.

"E perché??" Chiede, come se già non sapesse la risposta.

"Lo sai" Affermo.

"In realtà non lo so, se non me lo dici tu" dice avvicinandosi a me.

"Vuoi sentirtelo dire eh??" Chiedo e lei annuisce.

"Perché mi manchi, ogni giorno di più" confesso, per poi unire le nostre labbra in un bacio.

"E mi manca disegnare con lei sulla spiaggia
Due iniziali in un cuore di sabbia
Che ormai non ci son più
Come non ci sei tu
Eravamo angeli"

"Guarda" dice posando un bastone di legno sulla sabbia dopo aver scritto le nostre iniziali circondate da un cuore.

Sorrido alla vista di quel disegno, che agli occhi degli altri può sembrare stupido e da bambini, ma per me non lo è.

"Ti piace??" Chiede, mostrando il suo splendido sorriso.

"Molto" Affermo mettendomi dietro di lei abbracciandola.

Un onda arriva e cancella la scritta che ha fatto la mia ragazza con tanto amore.

"La cancellato" dice mettendo il broncio.

A volte sembra una bambina, ma a me piace così com'è.

"Non lo ha cancellato, si è preso le nostre iniziali per ricordarsi chi siamo" le spiego.

"Così si ricorderà del nostro amore, se un giorno non staremo più insieme" continuo facendola girare verso di me per farmi guardare.

La canzone continua a suonare nelle mie orecchie ricordandomi ogni singolo momento passato con lei.

"Voglio darti il mio mondo
Se mi dai un secondo dirò
Solo che in fondo ti amo
E la notte poi piango per riempire il vuoto"

Vorrei dirgli ti amo, quello che in tutti questi anni non sono riuscito a dirgli.

Mi basterebbe vederla solo un secondo il tempo di dire quelle due parole e poi andarmene, mi basta solo quello.

"Christian" sussurra mia sorella.

"Ale" dico asciugandomi il viso rigato dalle lacrime.

"Che ci fai sveglio a quest'ora??" Chiede entrando definitivamente nella mia stanza.

"Nulla" rispondo.

"Stavi guardando la foto di Raquel vero??" Chiede, guardando il cellulare che avevo tra le mani, con la foto di lei.

Annuisco solamente e non rispondo.

Sento il letto abbassarmi e una mano sulla mia schiena, segno di conforto.

Mi giro per guardarla.

"Mi manca Alexia, mi sento vuoto senza di lei, la mia vita non ha più senso" Le confesso.

"Se il cuore ti conduce a lei, ascoltalo" dice.









Un infinito amore (Sequel Mi hai salvata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora