3- Bocca della verità

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Ritorno all'interno del campus. Il mio umore è decisamente migliorato rispetto a prima, sarà il sole o il vedere un tizio vestito come se fosse appena tornato da un festino illegale.

Non ci metterei la mano sul fuoco che non ci sia andato seriamente però.

<Hazel? Non sei andata a lezione?> mi ferma Myle nel corridoio, < si certo> gli rispondo, lei mi rivolge uno sguardo interrogativo < e allora perché provieni dal cortile?> mi scappa un sorrisetto < oh beh, ti ho detto che ci sono andata, ma non se ci sono rimasta, mi ha cacciato dall'aula dopo dieci minuti dall'inizio> gli rispondo semplicemente.
La sua bocca si apre formando una piccola <O> poi si riprende e mi risponde <Hazel! è il primo giorno, che diavolo hai combinato ?!> mi chiede urlando, le metto una mano sulla bocca per zittirla <non urlare! Ho semplicemente fatto come sempre, mi sono dimenticata di differenziare il pensare dal parlare> gli dico alzando le spalle e lasciandole libera la bocca, lei scuote la testa <sei pessima, ne sei consapevole?> io annuisco < più che consapevole, ma non sarei io altrimenti> gli dico sorridendo e iniziando a camminare verso l'aula di pedagogia < ci vediamo in mensa> gli dico rimanendo voltata di spalle e continuando a camminare.

Una volta arrivata davanti all'aula apro la porta ed entro, la grande sala è ancora mezza vuota, apparte qualche ragazzo sparso qua e là.

Come nella lezione precedente, anche in questo caso mi metto seduta infondo, ma al contrario di ciò che ho fatto prima sta volta estraggo quaderno e penna dalla mia borsa e mi lego i capelli.

Qualche ciuffo ribelle mi scappa dalla coda andandomi sul volto.

La lezione incomincia, ma stavolta oltre a seguirla per intera, riesco anche a non farmi mandare via.

Ho fatto progressi. Devo ricordarmi di congratularmi con me stessa dopo.

Alla fine della mattinata mi dirigo in mensa, sto letteralmente morendo di fame, potrei mangiarmi un elefante intero e non credo riuscirebbe a saziarmi completamente.

E no, non sto scherzando.

Appena prendo il vassoio e seleziono ciò da prendere (quasi tutto ciò che era disponibile) mi dirigo verso il primo tavolo libero della mensa, aspettando Myle e il restante del gruppo, che stranamente oggi non ho ancora visto. Di solito restiamo tutti insieme, ma oggi ho incontrato solo lei, degli altri ragazzi non c'è l'ombra.

Apro la bottiglietta d'acqua e inizio ad osservarmi attorno, in cerca di qualche volto nuovo.

Ne trovo tanti, chi spaventato, chi imbarazzato e chi invece al contrario mostra sicurezza.

Mi è sempre piaciuto osservare, riuscire a capire la mente umana.
Non per niente studio Psicologia.
La conoscenza è una grande arma, se si sa utilizzare.

Il mio sguardo e la mia mente vengono distratte dalle porte che si spalancano.

Ed eccoli qua, i quattro vip della giornata che fanno il loro ingresso.

Stanno già diventando un incubo. E siamo solo al primo giorno.

Camminano con aria fiera verso un tavolo al centro della sala, senza degnare nessuno di uno sguardo, l'intera sala rimane avvolta dal silenzio.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo, tutto questo interesse e timore per quattro tizi che credono di essere sopra un trono, quando in realtà sembrano i re dei coglioni.

Sono solo degli imbecilli convinti di avere il controllo su tutto e tutti, ma che dovrebbero farsi un bagno di umiltà.

Sospiro e torno a guardare la bottiglietta d'acqua.

Ma noto subito che qualcosa non va. Sì il silenzio è rimasto, ma ora si è aggiunta una sensazione strana, decido di alzare lo sguardo per capire la motivazione.

E la comprendo subito.

Sono io la ragione del silenzio.

Oh nonono, ti prego non dimmi che...

Gli occhi dei quattro del tavolo in centro sono puntati su di me.

Quello di Ares ha l'aria di volermi uccidere, lentamente e molto, molto dolorosamente.
Al contrario Charles è privo di interesse difatti poco dopo torna ad osservare il suo piatto con aria annoiata.
Heric invece è divertito, fin troppo forse.
Inizio a credere che quel tizio non abbia tutte le rotelle nel posto giusto.
Ed infine c'è quello di Hades, è molto simile a quello di Ares, ma non sembra volermi far sparire dalla circolazione come il fratello .
Però non posso affermarlo con certezza.

Comunque si, ho di nuovo parlato al posto di pensare.
Non credevo che questo mio vizio iniziasse ad influire così negativamente nella mia vita. Devo riuscire a cambiare questo difetto di fabbrica o finirò in guai seri.

Merda.

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