14-Valvola di sfogo

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Sono convinta che nel modo esistano tre tipi di persone. Quelle che si riesco ad alzare presto la mattina senza neanche l'uso della sveglia, quelli che faticano leggermente ma comunque si alzano. E poi la terza categoria, i ritardatari cronici che non sentono la sveglia neanche se fosse sotto forma di campanile. 

Io ovviamente appartengo all'ultima categoria. Per questa ragione ora sto correndo fra i corridoi deserti di Harvard. Sono in ritardo per la lezione di psicologia, e siccome non ho un buon rapporto con il professore eviterei di farmi cacciare di nuovo dall'aula.

Fortunatamente arrivo in aula allo scoccare dell'inizio. Nessuno sembra essersi accorto del mio ritardo, perciò ancora col fiatone mi vado a sedere in uno dei posti liberi.  Tiro fuori dalla borsa il libro e i miei appunti. Lascio il telefono sopra al banco. 

<Buongiorno e buon inizio settimana> Il professor Duck entra in classe sorridente. Ma io mi chiedo, come si fa ad essere allegri alle otto di mattina, di lunedi e con la pioggia?

Probabilmente fa uso di droghe. Io e Myle stiamo indagando da un po per capirlo. 

Fin ora abbiamo scoperto che ha una pseuda relazione con la professoressa di economia, che è sposato, perciò in aggiunta è pure traditore e che ha due figli. Diciamo che sta sfruttando bene le capacità da psicologo. Siamo state indecise se rivelare il tutto oppure tenercelo segreto. Abbiamo optato per il segreto professionale. Nessuna delle due aveva voglia di farsi bocciare, perciò questa era l'opzione migliore. 

Incomincia a spiegare e riesco a seguire l'intera lezione senza nessuna problema. Quando si conclude, resto qualche minuto in più in aula per sistemare la roba. 

Appena esco dall'aula trovo i corridoi pieni di gente, così facendo attenzione a non colpire nessuno riesco ad arrivare alle macchinette. In quest'ora non ho lezioni quindi posso prendermela comoda. Attendo che la macchinetta faccia il mio caffe e nel frattempo mi metto a scrollare tik tok. 

Il corridoio si sta piano piano svuotando, e quando prendo la mia bevanda è ormai deserto. 

Passeggio pigramente per il corridoio. Non posso neanche andare fuori perchè c'è il diluvio. 

Il telefono vibra nella tasca posteriore dei jeans. 

Alzo gli occhi al cielo. 

La prima notifica è un reel da parte di Heric da instagram, ormai me li manda ogni giorno. 

Mentre la seconda è un messaggio da parte di Ares. 

C'è la fai a rimanere in un aula o frequenti per passeggiare nei corridoi?

Sbuffo, come fa a sapere dove sono?

Lo sai che lo stalking è un reato?

Invio il messaggio e mi siedo su uno dei divanetti presenti all'ingresso. 

Anche ingannare la gente lo è, eppure mi sembra che con Heric tu non te ne sia curata

Dio, mi da sui nervi. Ormai ha preso il mio contatto come una chat di sfogo quando si annoia. 

Non rispondo e rimetto il telefono in tasca. Non so dove sia ne perchè sia a conoscenza di dove sono, ma suppongo che questo sia il meno.


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