48-... Giocata

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Una nuova consapevolezza si fa spazio in me. E non mi piace per niente. Sono stata imbrogliata per tutto questo tempo e non me ne sono neanche resa conto.

Ares conosce benissimo il re di picche.

O per lo meno c'entra con tutta questa faccenda, altrimenti non sarebbe saltato fuori il suo nome nei biglietti.

Non riesco pero ancora ad avere il quadro completo.

Afferro gli altri biglietti, lasciandoli sparpagliati sul pavimento.

Forse non gli ho mai guardati bene, ho sempre tralasciato.

In totale sono ventiquattro.

Ho come la sensazione che la verità sia sempre stata bene in vista, sono sempre stata io a non guardarla.

E lui e i suoi fratelli non hanno fatto altro che depistarmi, allontanandomi da tutto ciò che mi circonda.

Mi hanno usata come un pupazzo.

Ed io ho gli ho sempre lasciati fare, senza muovere un dito.

Porca puttana.

Sono cresciuta in strada, dovevo aspettarmelo.

Invece ho lasciato che entrassero nella mia vita, senza mettere dei limiti. Ecco cosa succede quando ti fidi. à

Rileggo piano piano ogni lettera.

è come se infondo questo giochetto fosse stato fatto esclusivamente con l'intenzione di salvarmi. Suppongo di essere arrivata troppo tardi alla soluzione.

Due verità e tre bugie.

Me l'ha ripetuto anche il ragazzo.

Facendo i calcoli, siamo in cinque in questa pseudo partita.

Che riguardi noi?

Le due verità potremmo essere io ed Heric, se ci ricolleghiamo al discorso che avevo sentito in cortile.

Lui non era d'accordo fin dall'inizio.

E le tre bugie potrebbero essere Hades, Charles e Ares.

Okay, potrebbe avere il suo senso.

Afferro quella dopo.

Il numero angelico.

Come ho fatto a non arrivarci, è Ares. Solo lui poteva notarlo. Vivendo assieme mi ha visto anche in pantaloncini. Sarà saltato fuori li.

Ho i brividi, e le lacrime iniziano a scendermi dagli occhi.

Un flashback mi torna in mente. La sera in cui è tornato e parlava al telefono.

Mi era sembrata strana come conversazione, ma ora come ora ha assolutamente senso.

Lui è dietro a tutto questo. Assieme a chissa chi.

Non dico che sia il capo, almeno lo spero. Ma sicuramente era in contatto più che stretto con loro.

Ora però devo capire cosa vogliono da me.

Non hanno alcuna ragione per provare rancore nei miei confronti.

Non li conoscevo neanche prima, perciò non ho creato problemi.

Solo una spiegazione mi viene in mente, e suppongo sia l'unica plausibile.

è se fosse stato mio padre ad uccidere i loro genitori?

O magari ha fatto qualcosa, e per vendicarsi di lui agiscono su di me.

Infondo io gli ho rivelato il mio passato, quindi gli ho dato la certezza di chi sono.

<Stupida, stupida, stupida> sussurro a me stessa.

<Hazel? Perchè ti sei chiusa dentro?> Ares è dall'altro lato della porta. Non posso farmi vedere così o capirebbe sicuramente.

Mi ha ingannato per tutto questo tempo, mi ha usato e mentito.

Mi asciugo le lacrime e nascondo di nuovo tutte le lettere.

<Scusa, ero in bagno!> esclamo, sperando che dalla mia voce non trapeli niente.

<è tutto apposto?> mi chiede sospettoso.

<Si! Stai tranquillo adesso arrivo> gli rispondo, poi faccio un respiro profondo appena lo sento andar via.

Devo assolutamente andarmene.

Il più velocemente possibile.

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