Entro nella stanza seguita da lui, sento che fa scattare la chiave nella serratura. Siamo chiusi dentro. Nessuna via di scampo.
<Bene, ora che siamo solo io e te, voglio che mi dici le cose come stanno> afferma, lo guardo interrogativa <che intendi?> gli domando, lui sbuffa
<non fare la finta tonta Hell, so che tu qualche idea della ragione per cui ti perseguitano c'è l'hai, perciò svuota il sacco> mi dice secco,io sbuffo.
<Chi ti assicura che sappia il perchè?> Gli chiedo, cercando di prendere tempo.
<Tu sei davvero convinta che mi sia bevuto la storia della santarellina? Nascondi qualcosa e questo è il momento per rivelarlo> Mi risponde, poi si avvicina a me. <Non ho intenzione di rischiare la vita per niente> Aggiunge, a un soffio dalle mie labbra. Mi allontano da lui.
Forse è meglio mettere le cose in chiaro fin da subito, al fine di evitare malintesi.
<Eh va bene. Ma come io mantengo il segreto tu farai lo stesso. Ah ed esigo lo stesso livello di rispetto che io do a te, niente più provocazioni o messaggi strani, e sono libera di vedermi con chiunque> Gli dico, riferendomi al'episodio al Pub.
<Ci pensi ancora?> Mi dice sogghignando. Io scuoto il capo. <Certo, l'hai terrorizzato poverino> Gli rispondo, lui scoppia a ridere.
<Ares> Lo richiamo, più seria di prima. <D'accordo, ma quello era un coglione, fidati> Sbuffo, non proseguo con questo argomento, ma al contrario torno su quello principale.
Mi prendo del tempo per elaborare cosa dire e cosa no, completamente sincera dubito di esserlo, insomma ho bisogno dei miei tempi.
Il timore del tradimento è ancorato in me. Dopo l'ultima volta non ho più permesso a nessuno di sapere niente sul mio conto. Neanche Myle conosce il mio passato. Non ho intenzione di farmi fregare due volte. Alla prima ero troppo piccola per rendermi conto dell'enorme sbaglio cheho fatto, ma ora non ricapiterà.
<Penso sia uno dei guai che ho cercato di evitare da più piccola> inizio a raccontare, ma la sua voce mi interrompe <che intendi dire?> io sbuffo <se mi lasciassi proseguire lo capiresti> gli dico brusca, lui alza le mani in segno di resa e mi invita a proseguire, cosi sospiro e continuo <Ciò che ti dirò deve rimanere in queste quattro mura, servono esclusivamente per capire chi è il colpevole, siamo intesi?> gli chiedo, lui annuisce <Ho vissuto tra strada e case famiglie per tutta la vita, e nell'arco della mia vita ho fatto varie cose che mi hanno procurato non pochi problemi> lui sghignazza <chissà perchè non mi risulta difficile crederci> lo guardo storto e gli lancio addosso un cuscino, che lui schiva. Mi siedo sul letto e continuo < Ho sempre evitato di chiudere i conti con chi li avevo aperti, e tra furti e prestiti ho paura qualcuno di loro sia riuscito a trovarmi> aggiungo, lui si fa sospettoso. <perchè avrebberò dovuto cercarti così ossessivamente però?> mi domanda leggermente confuso, è il momento di svuotare il sacco. <Perchè provengo da una famiglia particolare, diciamo che molti problemi me li hanno lasciati loro> rispondo, <cioè?> sospiro pesantemente <Sono l'unica figlia di Edison> dico di getto, lui sgrana gli occhi. <sei una Carson? Ma non era morta sua figlia?> mi risponde, e io annuisco < si beh, questo e stato l'unico gesto paterno che ha fatto, per evitare che venissero da me o che rischiassi la vita ha finto la mia morte, pagando il giusto è riuscito a farmi prendere da un orfanotrofio e a cambiarmi cognome dandomi quello di mia madre.> lo informo, <e cosa è andato storto?> mi domanda <Qualcuno ha pagato di più di lui e così sono venuti a sapere della menzogna, per loro la mia vita è l'unica modalità per ricattare mio padre, sarei l'ereditierà della sua banda e dei suoi conti, perciò uccidendo me riuscirebberò a prendere il dominio una volta morto mio padre> gli dico, <okay, ora inizia ad avere senso. Che siano loro quindi?> mi domanda, io annuisco un po incerta < puo essere, però non conosco i loro nomi ne la famiglia, quindi su questo lato non posso essere utile > gli dico, non l'ho mai scoperto.
<tranquilla a quello ci penso io, ricorda solo di non parlarne con nessuno> mi dice andando verso il bagno <si, dovrai fare la stessa cosa tu> gli rispondo e lui annuisce <terrò la bocca chiusa> conclude sparendo poi nel bagno e chiudendosi la porta alle spalle.
Io mi corico e in pochi minuti sento gli occhi chiudersi, il sonno prende il controllo e mi addormento. L'ultima cosa che sento è Ares che torna in camera e uno dei suoi video di youtube partire a volume medio.
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A ritmo del tuo cuore
Romance•COMPLETA• VOLUME 1 Hazel Smith, solare e sbadata ha incominciato il suo secondo anno ad Harvard. Tutto sembra svolgere per il meglio. Fino al ritorno dei fratelli Davis, il loro passato è sconosciuto, nessuno riesce ad avvicinarsi a loro. Ares Davi...