12. sapersi ascoltare

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<Wow> Esclama Caleb quando mi vede, okay ora non sono più troppo convinta della mia scelta.

<Che ne hai fatto di Hazel? Chi sei tu?> Esclama James, che è seduto nei posti dietro. Io mi metto a ridere. <è sempre qui, vuoi vedere?> Gli dico fingendo un tono minaccioso. Lui scoppia a ridere. <Ora ti riconosco> Mi risponde. Saliamo tutti in auto e ci avviamo verso questo famoso pub.

In poco tempo siamo di fronte alla grossa insegna luminosa. Non ero a conoscenza dell'esistenza di questo posto.

<Entriamo?> Domanda Myle, facendosi largo fra la gente. Io la seguo in silenzio continuando ad osservarmi attorno.

Una volta dentro poso la giacca e vado con Myle ad ordinare.

<Due Mojito, grazie> Urla Myle al barista per cercare di sovrastare la musica.

<Eddai, pure l'alcol sta sera? Vuoi uccidermi?> Gli chiedo ironica e lei si mette a ridere. <Si vive solo una volta Hell, goditela. > Mi risponde afferrando il suo bicchiere che è appena stato sporto dal ragazzo. Io imito il suo gesto e ne bevo un sorso mentre osservo la pista da ballo gremita di gente.

Il telefono mi vibra nella borsetta, così lo estraggo. Sono già stanca di tutte le notifiche.

Nuovo stile, biondina?

Ares? Si trova qui?

Alzo la testa di scatto cercandolo, non lo trovo subito. Ma mi bastano cinque secondi per individuarlo. è seduto nei divanetti del prive con una ragazza in braccio.

Sogghigna, e poi lo vedo smanettare al telefono. Sblocco di nuovo il mio, e il messaggio non tarda ad arrivare.

Individuato. Vuoi unirti a noi? Magari placa la tua curiosità.

Sogghigno, è pieno di se questo ragazzo. Digito velocemente un messaggio e poi clicco invio, alzando nuovamente lo sguardo su di lui.

Preferirei amputarmi un braccio che partecipare ad una roba a tre con te

Non risponde più, contando che la ragazza si è impossessata delle sue labbra. Penso resterà occupato tutta la sera. Mi volto e torno a sorseggiare il mio drink.

<Posso sedermi?> Una voce mi fa voltare di scatto, l'osservo e poi annuisco <Certo , siediti pure> gli rispondo, sorridendoli.

<Sei nuova qui? non ti ho mai visto> mi dice, non ha tempo di aggiungere altro perché sento un braccio che mi si appoggia alle spalle e una voce profonda che risponde.

< Non preoccuparti, questa sarà anche l'ultima volta in cui i tuoi occhi si poseranno su di lei> Afferma sicuro di sé, il ragazzo cambia subito sguardo, da prima spavaldo ora spaventato.

<Scusa amico, non lo sapevo> Risponde alzando le braccia in segno di resa e allenandosi.

<Neanche io ne ero a conoscenza, puoi spiegarmi?> Gli rispondo voltandomi e scostando il suo braccio dalle mie spalle.

Lui sogghigna.

<Combinaguai, non ti si può lasciare da sola un attimo> Risponde, è già più che brillo.

<Nessuno ti ha chiesto di venire, per la cronica sono con dei miei amici puoi tornare da dove sei venuto> gli dico, voltandomi.

Lui non sembra ascoltare mezza parola di ciò che gli dico. Così mi alzo e me ne vado lasciandolo lì seduto.

<Sbaglio o quello era Ares Davis?> mi domanda Myle appena mi vede. Io annuisco.

<Hazel, non stare troppo intorno a loro> Mi sgrida, anche volendo li trovo ovunque quindi non riesco a non averci a che fare.

<Lo so, non ho voglia di ramanzine My> Gli rispondo incominciando a muovere il bacino a tempo di musica.

Mi faccio prendere dal ritmo e comunque a ballare, senza curarmi di chi ho attorno.

Punto lo sguardo su Ares, che è rimasto seduto dove l'ho lasciato, è intento a fissarmi.

Il telefono torna a vibrarmi . Ormai so chi è.

Se vai avanti a provocarmi non sarò più tanto paziente, ma tantomeno gentile.

Rimango leggermente interdetta dalle sue parole, mi soffermo e digito il messaggio.

È una minaccia Davis?

Torno ad osservarlo.

È un avvertimento, Smith

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