41- Aria diversa

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Torno nel letto con Ares, girandomi da un lato e dando le spalle a lui. Non riesco a riprendere sonno in alcun modo. Ogni volta che chiudo gli occhi la mia mente si affolla di domande.

Se prima avevo poco sonno, ora ne ho meno di zero.

Che palle.

Decido quindi di uscire, e l'intenzione è quella di seguire Hades, Heric e Charles.

Non ho molto tempo però per capire dove sono andati.
Contando che sono usciti circa tre minuti fa dovrebbero essere nel parcheggio del campus.

Mi alzo e facendo piano apro la porta della camera e ma la richiudo alle spalle. Prendo dal soggiorno la giacca appesa e mi infilo le scarpe. Avvolgendomi il collo con la sciarpa apro la porta ed esco.

Appena fuori dalla nostra stanza del campus inizio a correre, cercando di arrivare verso il parcheggio il più in fretta possibile.

Spalanco la grande porta in vetro e lì cerco.

<maledizione, ma sono spariti?> sussurro esasperata.

< L'accordo era chiaro, volevamo la stessa cosa> Una voce maschile che non conosco sta parlando, mi avvicino lentamente e scorgo la figura di Hades. 

<Lo sappiamo, ma abbiamo capito che è una cazzata> risponde placato Charles. 

<Non mi interessa, andremo avanti con o senza di voi> sentenzia una terza voce, anche questa sconosciuta. 

<Non saprete più niente, però non ne sarete fuori, eravate con noi all'inizio, perciò siete colpevoli quanto noi> esclama deciso il primo ragazzo. 

<E così si è fatto imbambolare > una nuova voce, questa volta femminile, subentra nella conversazione. 

<Cristo Tess, non potevi farti sentire> risponde Heric spaventato. 

Mi sporgo, ora li vedo bene. 

La ragazza ha dei lunghi capelli castani ricci, lasciati liberi sulla schiera, un cappotto nero e degli stivali.

I due ragazzi invece sono alti come Hades, sono entrambi con i capelli scuri, ma il resto dei loro dettagli non riesco a vederli perchè sono nell'ombra. 

La ragazza si mette a ridere di gusto. 

<Paura?> dice prendendo in giro Heric, Charles le avvolge un braccio sulla vita. 

Lei sorride e poi lascia un bacio sulle labbra a Charles. 

Sgrano gli occhi, Charles ha una relazione?

<Amorino mi manchi, quando potrete tornare?> domanda stufa, sembra una bambina che fa i capricci. 

<Non lo so, le cose si sono fatte complicate. Matt non dite niente a lui, d'accordo?> gli risponde e poi si rivolge a uno dei due ragazzi. 

<State solo creando più casini, cazzo non era difficile ragazzi, zero emozioni> gli risponde incazzato Matt. Lui sbuffa. 

<Lo so, ma non avevamo previsto questo cambiamento, non da lui> gli dice Hades. 

<Già, nessuno se lo sarebbe aspettato. Però vi ricordo che none ravamo tutti d'accordo> dice Heric. 

<Io sono sempre stato contrario a tutta questa faccenda, ci avrei messo la mano sul fuoco che sarebbe finita cosi> esclama scosolato Heric. 

Io non capisco ancora a cosa si riferiscano, insomma ho capito più o meno che stanno parlando Ares. 

Ma non so chi siano quelle tre persone.

So solo che una è la ragazza di Charles. 

Appena cerco di sporgermi ancora un po vengo strattonata all'indietro. 

Sto per urlare ma una mano mi si mette davanti alla bocca, così da evitare il rumore. 

<Non lo sai che origliare è sbagliato?> La voce di Ares mi parla all'orecchio. 

Mi trascina via da li, e appena siamo dentro l'atrio del dormitorio riesco a liberarmi. 

<Smettila. Voglio essere partecipe anche io> Gli dico puntando i piedi a terra. 

<Non c'è niente di cui devi essere partecipe Hazel> mi risponde lui, restando di spalle.

<Ares smettila, chi sono quelli? E a cosa si stavano riferendo? ah, e da quando Charles ha una ragazza?> Gli domando a raffica. 

<Okay con calma, possiamo andare in camera?> mi domanda, poi sbuffa appena vede che non mi smuovo. 

<Ti spiegherò tutto, ma ora puoi perfavore venire con me?> mi domanda, rimango un po incerta ma poi decido di seguirlo. 



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