Hades
Le parole dette da Hazel mi colpiscono, non lo do a vedere ovviamente, però non mi restano del tutto indifferenti. Non ha minimamente dato retta a ciò che gli ho detto ed è tornata a sedersi assieme a Heric e a scherzare come se niente fosse.
Lei non sa niente di noi. Ares fin dalla prematura dipartita dei nostri genitori si è preso cura di noi arrivando persino a trascurare se stesso. Non li sto dietro né li do ragione.
Anche se..
No, non lascerò che le parole di una ragazzina influiscano nella mia quotidianità.
<Allora?> mi domanda Ares appena faccio ritorno, sono indeciso sul cosa rispondere, gli dico la verità? Oppure rimango nascosto in un altra bugia?
<Non sono sicuro abbia capito, tra l'altro come hai trovato il suo numero di telefono?> gli domando, <Ho i miei metodi, è meglio avvertirla prima e poi la trovo un attivtà divertente farla alterare> risponde, <Comunque non cercare di cambiare discorso. Avevamo dei progetti, devono essere rispettati Hades> Mi dice, tornando serio. <Hai ragione, ma ragionaci su, sta facendo tutto lei, lasciamola fare e vediamo che succede> Affermo, sarebbe decisamente l'idea migliore. Ma non sono sicuro Ares accetti.Rimane titubante per qualche istante, poi annuisce.
<Eh va bene, ormai sta andando tutto a puttane, perciò perchè non fare come dici tu> Risponde sconsolato per poi alzarsi e andare verso nostro fratello Heric, che ora è rimasto solo.Scuoto il capo e mi volto verso il tavolino, ormai vuoto.
Non capira mai, non tutto si può controllare. Men che meno una persona come Hazel oppure come Heric. Sono impulsive, non ragionano prima di agire.
Causeranno sempre qualche intoppo, ma forse questo è il bello. Loro non seguono fili logici, si lasciano trasportare dalle proprie idee ed emozioni.
La sfida di riuscirci nonostante le difficoltà. Nonostante i loro bastoni fra le ruote. Credo che presto o tardi se ne renderà conto anche Ares.
Guardo nella direzione in cui ero prima con lei, è tornata li ma ora è affiancata da una ragazza con i capelli rossi e altri due ragazzi. Non so che li stiano dicendo ma sono certa che non sia molto contenta della conversazione anzi sembra piuttosto annoiata, resto però ad osservare qualsiasi suo movimento.
Piccola Hazel, finirai nelle grinfie di Ares ed io non posso fare niente per impedirlo. Non ho le forze per poter controbattere mio fratello, e se lo conosco bene non lascerà mai perdere con te.
Hazel
Non sono sicura che la scelta che ho fatto sia stata delle migliori, anzi inizio a dubitarne parecchio. Provocare Hades non mi porterà da nessuna parte, o forse sì ma non mi piace per niente.
Il telefono torna a vibrarmi in tasca.
Bella la rossa, lo sa che stai cercando la morte certa o ancora è convinta tu abbia due o tre neuroni in circolazione?
Un' altro messaggio da Ares, ormai ci sta prendendo gusto.
Decido di ignorarlo, non ho idea di dove si sia messo e come faccia a vedermi contando che al tavolino è rimasto solo Hades.
<Hazel? Ci sei?> mi chiede Myle sventolandomi una mano davanti agli occhi, <eh? Si scusate che stavate dicendo?> gli rispondo sorridendo <Caleb vorrebbe uscire domani sera, vieni con noi?> mi chiede <Dove andate?> Domando, ho bisogno di svagare la testa.
<Al pub infondo al paese> Mi risponde Caleb, e io annuisco.
<Va bene, ci vediamo là> Rispondo sbrigativa, notando lo sguardo di Ares su di me.
è tornato al tavolo.
Ricambio il suo sguardo e poi li sorrido in modo furbo, lui scuote la testa lentamente, poi si passa una mano fra i capelli e si alza, andandosene.
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A ritmo del tuo cuore
Romance•COMPLETA• VOLUME 1 Hazel Smith, solare e sbadata ha incominciato il suo secondo anno ad Harvard. Tutto sembra svolgere per il meglio. Fino al ritorno dei fratelli Davis, il loro passato è sconosciuto, nessuno riesce ad avvicinarsi a loro. Ares Davi...