A ritmo del tuo cuore

15-Caos

Al termine della pausa pranzo torno in dormitorio. Non ho più lezioni per oggi, perciò posso dedicarmi a me stessa.

Quando mi trovo quasi di fronte alla porta noto di fronte alla porta una busta bianca, mi avvicino e la raccolgo. Sopra a scritto il mio nome, la scrittura è delicata ed elegante. 

Entro dentro la stanza e con le mani che tremano leggermente la apro e ne leggo il contenuto. 

Prima a mente e poi più e più volte ad alta voce. 

'' La partita sta per iniziare, le porte del caos si stanno aprendo. Sei pronta a far cadere tutte le maschere Hazel? - Re di picche''

Per quanto lo rilegga il contenuto non cambia, rimane uguale. Due cose mi saltano in mente. La prima, ma chi diavolo si fa chiamare in quel modo? La seconda, chi puo averla lasciata?

Non riesco a decifrare niente, però una cosa mi è certa. Devo chiedere ai Davis. Non lo dico a caso, tanto per accusare qualcuno. Ma secondo me il gioco di parole da la soluzione. 

Le porte del caos. 

E l'unico nei dintorni ad avere a che fare con questa frase è Ares. 

Contando che mi sta tormentando sia per messaggio, sta intimando i fratelli a starmi lontando potrebbe avere senso. Certo sarebbe in contrasto con ciò che ha fatto la sera al pub. Però quel ragazzo è imprevedibile. 

Non credo abbia qualche ragione specifica per cercare di spaventarmi, insomma non gli ho fatto niente. Ma magari è uno dei suoi giochetti, oppure uno scherzo. certo di cattivo, anzi cattivissimo gusto, ma è meglio pensarla così che non arrivare a pensare al peggio. 

Prendo un respiro profondo e apro la porta, andando verso l'altro lato del campus, diretta verso il loro dormitorio. E sperando di trovare il sospettato numero uno.

Nel caso non fosse lui non saprei a chi pensare, non vorrei che il mio passato iniziasse a tornare a galla. Più forte di prima e con più verità da scoprire. 

Ecco cosa comporta fuggire da qualunque situazione, non è mai un ottima idea. Forse ho iniziato a capirlo troppo tardi.