Capitolo 6:

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Rhaena non si aspettava di essere chiamata nella Sala del Consiglio. Solitamente la presenza sua e dei suoi fratelli non era richiesta. Nonostante Baela fosse abbastanza grande per combattere loro padre insisteva per tenerla lontana dalla guerra, ignaro del fatto che se lei lo avesse voluto sarebbe fuggita pur di poter aiutare a combattere.
Quando entrò nella sala scoprì che anche Baela e Joffrey erano stati convocati.
Sua sorella stava al fianco di Daemon, la schiena dritta e il mento altro. Joffrey la imitava ma le sue guance erano rosse per la rabbia e una vena gli pulsava sulla fronte. Le mani erano strette a pugno mentre la sua spada era fissa al fianco.
È arrabbiato, pensò.
Sollevò lo sguardo su sua sorella, respirava lentamente ma le sue narici fremevano e un leggero strato di sudore le si era appiccicato alla fronte.
Anche lei è arrabbiata, pensò mordendosi le labbra.
Sua madre era in piedi, al suo fianco destro stava Rhaenys mentre il sinistro era vuoto.
Non le era chiaro se sua nonna fosse diventata la Mano della Regina, temeva che il posto fosse ancora occupato da suo padre.
Ma allora perché non è al suo fianco? si domandò guardando il genitore che con le mani appoggiate all'elsa di Sorella Oscura, guardava fuori da una delle tante finestre, come se stesse cercando di celare la rabbia.
"Madre... cosa succede?" le domandò lei fermandosi al capo opposto della mappa, il vestito azzurro che le ricadeva attorno ai piedi.
Rhaenyra si leccò le labbra e prese un profondo respiro.
"Abbiamo deciso, per la tua sicurezza, di mandarti a Nido dell'Aquila, sotto la tutela di Lady Jeyen Arryn," spiegò la regina giungendo le mani in grembo. La corona era pesante sul suo capo e il sole che era sul punto di tramontare la rendeva di un colore arancione acceso, simile alle scaglie dell'uovo di drago che Rhaena teneva nella sua stanza, in una vana speranza che un giorno si schiudesse.
Rhaena batté rapidamente le palpebre, confusa.
"Sono al sicuro qui... madre," disse lei con un pizzico di esitazione.
Perché non dovrei essere al sicuro insieme alla mia famiglia? si domandò posando lo sguardo sui suoi fratelli.
Era l'unica omega della sua famiglia.
L'unica escluso Lucerys, pensò mentre la mente vagava verso suo fratello prigioniero.
Rhaenyra scosse il capo e Daemon sembrò imitarla, come se fosse concorde ma ancora non riuscisse ad accettare quella decisione.
"Aemond ha minacciato di radere al suolo Roccia del Drago e se un giorno dovesse decidere di portare a termine le sue minacce tu... non possiamo permettere che tu cada nelle loro mani," disse Rhaenyra stringendo con più forza le dita contro il tessuto nero del suo abito.
Rhaena la guardò dritta negli occhi, viola nel viola. Vide tristezza e paura nelle sue iridi chiare e tutto le fu chiaro.
Non vuole che mi succeda ciò che è successo a Lucerys, pensò mordicchiandosi l'interno delle guance.
Non vuole che Aegon mi metta le mani addosso, pensò ancora.
Lucerys era salvo solamente perché Aemond lo aveva preso come proprio compagno ma Rhaena era certa che Aegon non avrebbe esitato nemmeno per un istante prima di prendere suo nipote come spoglia di guerra.
Rhaena sospirò. Si sarebbe opposta ma non trovava la forza. Anche se fosse rimasta a Roccia del Drago non avrebbe potuto fare nulla per aiutare la sua famiglia. Baela e Joffrey erano soldati mentre Aegon e Viserys erano dei bambini, Aemond non si sarebbe spinto così in là da fare loro del male.
O questo è quello che spera mia madre, pensò riportando lo sguardo sulla regina che non aspettava il suo permesso per iniziare a far muovere gli ingranaggi. Rhaena era certa che una carrozza fosse già pronta a condurla a Nido dell'Aquila.
"Voglio ricevere costanti aggiornamenti," disse con occhi fissi in quelli di sua madre.
Rhaenyra le sorrise e annuì.
Questo lo posso fare, pensò con le guance colorate leggermente di rosso.
"Lady Jeyen è stata informata del mio arrivo?" domandò raddrizzando la schiena e sollevando il mento, fiera di ogni decisione che sua madre, la Regina Nera, aveva preso.
Rhaenys le sorrise, orgogliosa della giovane donna che era diventata.
"È stata Lady Jeyen a proporre questo accordo," spiegò Rhaenyra mentre Daemon puntava gli occhi verso il cielo, le sue labbra mimavano sia un insulto che un ringraziamento.
"Da anni desiderava incontrare una delle nipoti di mia madre, la regina Aemma," disse Rhaenyra mentre un dolce e timido sorriso le piegava le labbra.
Se ti vedesse ora ne sarebbe fiera, pensò Daemon mentre i suoi occhi trovavano il viso affilato della sua sposa. La somiglianza con la Lady sua madre si era fatta sempre più impressionante a mano a mano che Rhaenyra cresceva. Lo stesso Lucerys ricordava la nonna materna.
Rhaena sorrise timida.
Non sono sangue di Aemma ma a Lady Jeyen sembra non importare, pensò. Immaginò che la Lady di Nido dell'Aquila e suo nonno, il Signore delle Maree, non fossero poi così diversi quando si parlava di sangue e di nomi.
"Voglio essere qui quando prenderete Approdo del Re," disse infine e suo padre le sorrise, feroce e ossessivo.
"Sarai la prima a saperlo," le garantì ghignando.
Rhaenyra annuì e congedò Rhaena con un singolo gesto del capo. Lei esitò per un istante ma poi affiancò i suoi fratelli, portandosi alla sinistra di Joffrey. Lui le sorrise dolcemente e poi abbassò lo sguardo, tornando a rinchiudersi nei propri pensieri.
"Lord Corlys porta delle notizie ma prima, qualcuno ha altro da dire?" domandò la regina facendo correre lo sguardo sui propri Consiglieri. Gli uomini non si mossero ma il loro silenzio fu più che sufficiente. Oltre ad allontanare il membro più debole ed esposto della famiglia avevano le mani legate. Non potevano muoversi contro Approdo del Re finché il principe Lucerys fosse stato prigioniero e molte alleanze erano già state formate. Dal Nord non erano ancora giunte notizie del primogenito della regina ma fonti accertate sostenevano che il principe fosse arrivato sano e salvo e stesse intrattenendo delle relazioni con il Lord di Grande Inverno.
"Mysaria ha candidato cinque delle sue ragazze al ruolo di serve. Solamente una ha superato la selezione della stronza Verde," disse Daemon con un sorriso a piegargli le labbra.
Rhaenyra sorrise a propria volta. Non si fidava di Mysaria ma ora erano un passo più vicini a portare Luke in salvo.



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