Capitolo 8:

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Meleys atterrò che ormai il sole stava calando. Avevano impiegato poco più di mezza giornata per arrivare a Nido dell'Aquila e Baela pensò che se avesse osato avrebbe potuto raggiungere Grande Inverno prima del mattino.
Rischierei solamente di finire tra i piedi di Jace, pensò con lo sguardo rivolto verso Nord. Si domandò che cosa stesse facendo in quel momento il suo promesso sposo. Doveva sicuramente stare provando a conquistare la fiducia di Cregan Stark.
Spero torni a casa il prima possibile, pensò scendendo dalla sella di Moondancer. La sua piccola, in quanto a dimensioni, era poco più minuta di Vermax ma aveva una forma più affusolata, simile a quella di Caraxes, che dava l'impressione di potersi spezzare da un momento all'altro, anche per quel motivo aveva preferito che Rhaena viaggiasse con loro nonna Rhaenys.
La Signora di Driftmark si calò giù dal fianco del suo drago e poi aiutò sua nipote a fare altrettanto, prendendola tra le braccia come fosse una bambina.
Mi domando come faccia questo posto a stare in piedi, commentò Rhaena guardandosi attorno. Nido dell'Aquila sembrava essere stata costruita attorno a un'immensa torre, alta e slanciata, con un unico ingresso che la collegava al mondo esterno.
È incredibile che i draghi non l'abbiano fatta cadere al suolo, pensò ancora mentre le grandi porte si spalancavano e Lady Jeyen, seguita da quattro guardie, venne loro incontro.
Lady Jeyen era piccola, grassoccia e di bell'aspetto. Aveva lunghi capelli neri striati di bianco, indossava un abito azzurro che risaltava il suo corpo di mezza età e una serie di gioielli dorati le avvolgevano collo e polsi.
"Principessa Rhaenys!" la salutò Jeyen. Il sorriso grande e le guance un poco rosse, il suo odore dolce e accogliente.
Ma certo, devono avere la stessa età, pensò Baela affiancando sua sorella. Portò una mano alla spada, nel caso in cui le guardie della Lady avessero tentato qualcosa nei loro confronti. Trovava incredibile non solo che una donna ma anche un'omega fosse al comando di quel luogo. Iniziava a intuire perché sua madre avesse ritenuto saggia l'idea di mandare Rhaena a Nido dell'Aquila. Un'omega che sapeva come girava il mondo non avrebbe mai consegnato sua sorella ad Aegon, se lui l'avesse ordinato.
Se non ricordava male, secondo i suoi studi, Jeyen Arryn era stata sposata a una giovane alpha che però era morta pochi anni dopo il matrimonio, seguita subito dopo dall'unico erede della casata Arryn, lasciando lei come Signora di Nido dell'Aquila.
"Lady Jeyen," la salutò Rhaenys. Fu costretta a chinare la schiena affinché il suo viso fosse alla stessa altezza di quello della Lady. Le due donne si strinsero le mani, guardandosi dolcemente negli occhi e scambiandosi sorrisi pieni di non detti.
Forse si conoscevano. Forse erano grandi amiche, pensò ancora.
"Permettetemi di presentarvi le mie nipoti," continuò Rhaenys accennando perché le gemelle le si avvicinassero.
Baela fu la prima ad avanzare e Rhaena la seguì, rimanendo un passo più indietro, regalando occhiate curiose alle guardie. Notò che c'era un omega fra di loro e subito si sentì rassicurata.
"Lei è Baela, la maggiore," disse Rhaenys posando una mano sulla spalla della giovane alpha. Baela porse un inchino alla Lady di Nido dell'Aquila e lei le sorrise, le guance rosse e piene.
"Lei è Rhaena. Sarà lei a passare del tempo in vostra compagnia," spiegò Rhaenys posando la mano libera sulla spalla della nipote.
Rhaena salutò la Lady e le porse un profondo inchino di ringraziamento. Dopotutto, in pochi avrebbero rischiato di attirare su di sé la furia dei draghi Verdi.
"Oh!" esclamò Jeyen prendendo il viso di Rhaena fra le mani. Le accarezzò le guance, scrutando i suoi profondi occhi viola.
"Che ragazza meravigliosa, mi ricorda tanto la tua Laena," disse poi sollevando lo sguardo su Rhaenys che annuì nostalgica, gli occhi tristi e le labbra arricciate in un sorriso di circostanza.
Rhaena sentì il suo cuore battere più veloce. Sapeva che sua sorella assomigliava a suo padre ma non aveva mai pensato che lei assomigliasse a sua madre, dopotutto, quando Lady Laena era morta loro erano molto piccole, avevano solamente dieci anni. Il ricordo del viso di loro madre era andato perso, sostituito da quello di Rhaenyra.
Sollevò lo sguardo su sua nonna.
È sua figlia che vede ogni volta che mi guarda? si domandò. Improvvisamente provò pietà per quella donna e sembrò capire perché avesse desiderato tenere Baela al suo fianco e lasciare che lei passasse più tempo a Roccia del Drago insieme a suo padre.
"Fermatevi per la notte," disse poi accennando al sole che stava calando e alle luci del palazzo che rapide si accendevano.
Rhaenys sembrò rifletterci per qualche istante e poi, forse realizzando ciò che era successo a Lucerys mentre tornava dalla sua missione, decise di accettare.


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