Eros 11

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E quando la mia vita non era più solo la mia vita, ho capito di essere realmente vivo.
Eros Knight

<Prima di andare, rispondi a questa domanda: se incontrassi una persona che si sente come ti senti tu, cosa le diresti?> le chiesi.

Lei non rispose, voltandosi e salendo sul taxi.

"Adesso andrò in un posto e tu non mi seguirai. Nessuno mi seguirà."

Ingenua la mia piccola Helianthus, davvero pensava che l'avrei lasciata andare da sola con tutti i messaggi che le continuano ad arrivare?

Sorrisi al pensiero e presi il telefono, chiamando Brayan.

<Dove sei?> domandai.

<Ehmmmm>

Alzai gli occhi al cielo. <Li ammazzo quegli scoiattolini se non la smetti.>

<Dai, Eros, ascolta, per favoreeee...>

<Roman è con te?>

<No, prima era nella sua stanza.>

<Trovalo. Deve accedere al mio computer e scoprire la posizione esatta di Diamond.>

<Non era con te?>

<Era, ma ora non più. Guarda attentamente come riesce ad accedere alle telecamere, la prossima volta lo dovrai fare da solo.>

<Agli ordini, König.>

<Non appena avrai la posizione, mandami un messaggio e raggiugimi lì.>

<Mh mh, certo.>

<Brayan.>

<Si?> rispose con la sua solita fastidiosa vocina.

<Lascia stare lo scoiattolo.>

<Si...>

Chiusi la chiamata e salii in macchina.

"Viva? Quel mostro non mi ha uccisa, è vero. Ma una parte di me moriva ogni notte. Ad ogni carezza, ad ogni respiro, ad ogni parola, ad ogni passo, ad ogni gemito, ad ogni..."

Il solo ricordo di quelle parole fece ribollire il sangue nelle mie vene.

Non ci sono riuscito, non sono riuscito a lasciarla finire di parlare.

Ogni parola mi faceva desiderare di sprofondare all'istante. Se solo l'avessi conosciuta da bambina... l'avrei protetta. Non avrei mai lasciato che quel bastardo la toccasse.

L'ha distrutta, ha spezzato la sua anima a un'età così giovane che mi manca il respiro anche solo al pensiero.

Questa è pura crudeltà.
Questi esseri non sono umani.
Non lo sono e non lo saranno mai.

Stuprare una bambina. Una bambina di soli otto anni... Com'è anche solo possibile desiderare una cosa del genere? Con quale mente malata è riuscito a considerare tutto quello "normale"? Con quale cuore si è avvicinato a lei? Non solo una volta, ma per due anni, in continuazione.

Lei ogni giorno doveva sopportare lo sguardo e la presenza di quel mostro, senza la possibilità di ribellarsi.

E come poteva?

Una bambina costretta a concedersi a un uomo adulto, un uomo che poteva essere suo padre o addirittura suo nonno.

Come poteva parlare?

Io stesso non sono riuscito a parlare, subendo in silenzio continue violenze.

La capisco, so cosa si prova a desiderare di far uscire la voce, ma ritrovarsi con le corde vocali paralizzate.

The Promise 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora