Eros 22

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A volte mi sembra che ogni mia
decisione non sia altro che un errore.
Eros Knight

Aspettai che Isabel e Diamond uscissero dal seminterrato, poi mi posizionai di fronte a quel bastardo. Lo guardai, sentendo una rabbia crescente scorrermi nelle vene. Ogni fibra del mio essere tremava per la furia trattenuta, per il desiderio di porre fine alla sua miserabile esistenza, infliggendogli sofferenze fino a spingerlo a implorare la liberazione della morte.

Chiusi gli occhi e strinsi i pugni, cercando di calmare quel tremore che non faceva altro che mostrarmi debole e privo di controllo davanti ai miei uomini.

Sono il König. Se non riesco nemmeno a controllare me stesso come posso pretendere che migliaia di uomini si lascino controllare da me?

Inspirai profondamente, sollevando la pistola, poi mi avvicinai. Era svenuto, subito dopo che l'avevo colpito sulla sua nuca, sopraffatto da quel dolore, lo stesso che la mia piccola Helianthus ha dovuto sopportare per anni, giorno dopo giorno, senza trovare pace nemmeno per un istante.

Abbassai la mano e posizionai la pistola appena sopra la ferita ancora sanguinante. Lasciai che il mio sguardo scendesse sul suo membro amputato, gettato sul pavimento, prima di tornare a incrociare i suoi occhi.

Spinsi la pistola, facendola entrare nella ferita, godendo per quel meraviglioso urlo che prese controllo delle sue corde vocali.

Tic-tac. Si è svegliato.

Aumentai la pressione, spingendo finché i suoi occhi non si spalancarono, sembrando quasi sul punto di scivolare fuori dalle orbite.

<Perché non parli in tedesco se lo conosci?!> esclamai con rabbia, appoggiando una mano sulla poltrona mentre l'altra cominciava a muovere la pistola all'interno della ferita. <PERCHÉ?!>

L'unica sua risposta fu un altro urlo soffocato, così straziante che sembrava provenire dalla sua stessa anima.

Tolsi il panno dalla sua bocca prima di spingere la pistola gocciolante di sporco sangue al suo posto.

<Succhialo. O sparo.> ordinai.

No, non avrei premuto il grilletto. La mia piccola Helianthus ha deciso di risparmiargli la vita, condannandolo invece al carcere, e io rispetterò la sua richiesta.

Sì, l'avrei esaudita. Avrei spedito questo mostro nel peggiore carcere della Germania, dove il codice d'onore è legge. Dove avrebbe affrontato la sua vera condanna.

Stupratori, pedofili, chiunque sia coinvolto in crimini sessuali, in quei luoghi viene punito con torture inimmaginabili. Atrocità così estreme e violente da finire talvolta in un vero e proprio omicidio, mascherato da suicidio.

Persino gli agenti penitenziari evitano di intervenire durante l'applicazione del codice d'onore, distogliendo lo sguardo e lasciando che i detenuti mostrino allo Stato come certi crimini meritano di essere puniti.

Come dovrebbe finire la vita di questi esseri spregevoli che osano chiamarsi uomini. Il codice d'onore è forse l'unica regola seguita da quei prigionieri che io ammiro, una decisione che sfida uno Stato corrotto e senz'anima, indicando la strada che tali mostri dovrebbero seguire verso l'inferno.

Torturati, massacrati, abbandonati a morire nel proprio sangue, come loro stessi hanno privato del loro corpo dei piccoli innocenti.

Lo manderò in carcere, Helianthus, ma non sperare che lo protegga. Al contrario, ordinerò che venga torturato per tre anni, gli stessi in cui lui ha massacrato il tuo puro corpicino, giorno dopo giorno, prima di essere ucciso, lasciato a dissanguare, appeso a una croce, esposto allo sguardo di Dio e di tutti i detenuti. Una giustizia che sia monito per lo Stato e per i cittadini.

The Promise 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora