Eros 7

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Sorridi, little red rose.
Non lasciare che qualcuno ti tolga il sorriso, nessuno merita.
Nemmeno la vita.
Eros Knight

<Eros!> esclamò Brayan, aprendomi la portiera della macchina.

Lo guardai per un attimo, indeciso se chiedergli cosa fosse successo in mia assenza o ignorare la sua eccessiva felicità.

Optai decisamente per la seconda opzione.

Mi avviai verso la porta ma una mano mi afferrò per un braccio, fermandomi.

<Ehm, cioè, Eros, senti, ehm...>

Alzai gli occhi al cielo. <Parla o taci, Brayan.> sospirai, stremato dalla giornata. Sparare a quell'imbecille e minacciare quell'essere si erano rivelati due duri lavori.

<Okay, lo dirò senza pensarci due volte. Romèqui.> disse, così velocemente e a bassa voce che non riuscii a capirlo.

<Cosa?> chiesi, mentre lui giocava nervosamente con le mani.

<Roèqu>

<Non riesco a capirti se parli in questo modo.>

Lui fece un profondo respiro prima di incrociare il mio sguardo. <Roman è qui.> dichiarò, stringendo gli occhi subito dopo.

Lo guardai per un attimo prima di voltarmi e dirigermi verso l'entrata della villa.

<Eros!> esclamò, raggiungendomi di corsa. <Non è colpa sua, non fargli nulla, per favore...> aggiunse, con un tono di supplica.

Mi avvicinai alla porta e immediatamente uno dei miei uomini la aprì per me.

<Eros, te lo chiedo per favore. Ascolta quello che ha da dire.>

Varcai la soglia e lo vidi in mezzo alla sala, in piedi, con la testa abbassata e le mani dietro la schiena.

<Er->

Alzai la mano, zittendo Brayan prima che potesse continuare la sua inutile frase.

Mi avvicinai lentamente a Roman. Misi le mani nelle tasche, scrutandolo da cima a fondo mentre lui non osava alzare la testa e incrociare il mio sguardo.

Continuai a guardarlo per alcuni secondi, poi indietreggiai di due passi e mi voltai. <Diamond è nella sua stanza?> domandai a Brayan, che mi guardava incredulo.

Annuì alla mia domanda. <Sì, ehm, cioè, sì, è su.> balbettò, facendomi strada.

<Amore!>

Alzai gli occhi al cielo, riconoscendo la voce.

Com'era possibile? Come?!

Mi voltai verso di lei mentre si avvicinava a passo veloce, abbracciandomi.

Guardai Roman.

Ora ho capito. Ora mi è tutto chiaro. Ecco perché è scomparso senza dire niente a nessuno, ecco perché ogni volta che lo chiamavo rispondeva solo la segreteria.

Sciolse l'abbraccio e mi baciò senza darmi il tempo di realizzare.

Strinsi le sue braccia, allontanandola con forza. <Come dovrei interpretare questa mancanza di rispetto?>

Lei deglutì a vuoto, poi si voltò verso Roman.

<GUARDAMI!> esclamai, perdendo completamente il controllo. <È lui che vuoi?> la trascinai violentemente e la spinsi contro Roman, che la afferrò prima che potesse cadere a terra. <Te lo chiedo per l'ultima volta: è lui che vuoi?!>

The Promise 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora