The Promise 3

Diamond 9

Alcune persone non meritano il nostro sorriso, figuriamoci le nostre lacrime.
Charles Bukowski

Una volta ho letto che concedere una seconda possibilità è come mettere una pistola carica nelle mani di qualcuno, puntata sul proprio cuore, sperando che non prema di nuovo il grilletto.

Hanno ragione?

Non lo so.

Vorrei solo... fidarmi, come se nulla fosse mai successo.
Vorrei tornare a quando era solo lo psichiatra n. 7 e io la sua paziente.
Vorrei non aver mai insistito per sapere il suo vero nome.
Vorrei avergli dato ascolto e non aver mai cercato di conoscerlo.
Vorrei, vorrei, vorrei. E rimarrà un desiderio, che mai riuscirò a realizzare.

Sono io quella "sbagliata"?

Di nuovo: non lo so.

Forse sì, forse no.
Forse sto solo ingigantendo tutto, o forse lui merita davvero la mia distanza.

Chiusi gli occhi e mi rilassai sulla sedia, permettendo ai raggi del sole di riscaldarmi il viso e alla tazza di cioccolata di scaldarmi le mani.

Inspirai, sentendo l'aria riempire i miei polmoni, gonfiandoli, come un macigno che entra e si deposita pesantemente, premendo sul mio petto.

Espirai lentamente, percependo ogni molecola fuoriuscire dal mio corpo.
Sentii una parte di quel macigno lasciare il mio petto, mentre l'altra si rifiutava di abbandonarmi. Come un peso che mi opprime, come se non riuscissi... sì, a respirare correttamente.

"Tu sai molto più di quanto credi."

Io so? No, questa è solo la percezione di un uomo che detesta anche solo l’idea di rivelare qualcosa sul suo passato.

Io non so, ma il suo non parlare gli fa credere che io sappia.

"Tu non sai molte cose di me."

Io so molto più di quanto credo, ma allo stesso tempo, non so molte cose di lui.

Se cercassi di seguire i suoi ragionamenti, finirei per impazzire. Per questo crederò solo alla mia logica: io so quanto è necessario. So quello che lui vuole che io sappia.

Conosco Emilien Korman, non la vita di Eros Knight.

"Ma è nel mio. Devono soffrire. Voglio vederli inginocchiati a chiedermi pietà, a chiedere di sparare e ucciderli solo per potersi liberare da me."

A causa di Black e Xavier, ha trascorso cinque anni della sua vita in carcere. Lo hanno privato della sua adolescenza.

Black e Xavier lo hanno denunciato per spaccio di droga pesante, subito dopo aver assistito alla morte di sua madre. Hanno negato a un ragazzino il diritto di partecipare al funerale della donna che lo ha da sempre amato e protetto.

Nella villa sentivo raramente parlare di Eros Knight; l'unica cosa che sapevo di lui era che si era allontanato dalla sua famiglia all'età di soli quindici anni.

Ho sempre ammirato il suo coraggio: un ragazzino di soli quindici anni che lascia tutto alle sue spalle per iniziare una nuova vita, lontano da tutti i suoi cari. Ma ora che so il vero motivo per cui è stato costretto a fuggire e perché i Knight lo odiano... mi dispiace. Mi dispiace per tutti loro.

Se non avere i genitori è difficile, non oso immaginare il dolore di chi li vede morire davanti ai propri occhi.

Eppure, lui è qui, in piedi, a capo di una delle più grandi mafie del mondo e il suo nome incute timore in chiunque lo pronunci.