<Emi.> udii una voce familiare alle mie spalle e mi voltai. <L'abbiamo trovata.> affermò il biondino, invitandomi a seguirlo.
<Da questa parte.> aggiunse Roman, indicando la strada con un gesto.
La folla intorno a noi cominciò a spingere, cercando di avvicinarsi alla stanza da cui ero appena uscito.
<König!> esclamò Roman.
Gli feci cenno di aspettare un attimo, avanzando verso la folla.
<QUESTO È L'ALPHA, QUESTA È LA FIGLIA DI PETER. ABBIAMO PERSO I CARICHI, ABBIAMO PERSO I NOSTRI SOLDI E LEI NON HA FATTO NULLA PER AIUTARCI!> urlò uno di loro, in piedi su un tavolo.
<Chi ha vinto il duello è il König, è lui il nostro vero Alpha.> intervenne qualcuno nella folla.
<Lo sarebbe stato se non avesse ceduto il titolo a lei. Lo sarebbe stato se non ci avesse abbandonato.> rispose un altro.
<NO. IL KÖNIG NON SARÀ MAI IL NOSTRO ALPHA. IL KÖNIG È NOSTRO NEMICO E SEMPRE LO SARÀ.> ribatté il primo.
<La fazione lo è, non il König. Eros Knight non ha mai ucciso la figlia di Peter e questo lo abbiamo visto tutti. Non abbiamo motivo per odiarlo.> dichiarò un terzo, cercando di calmare i suoi compagni.
<MA HA UCCISO MOLTI DEI NOSTRI! I CUORI DEI NOSTRI COMPAGNI SONO STATI STRAPPATI E MESSI IN UNO SCRIGNO!> gridò il primo, ancora in piedi sul tavolo, cercando di infiammare la folla.
<E noi i suoi. Questa è la guerra.> rispose un altro con freddezza.
Mi sentii tirare da un braccio e mi voltai. <Emi, dobbiamo andare. Sta cercando di lasciare il locale.> affermò Brayan, tirandomi nella sua direzione.
Le urla e le frasi sconnesse alle mie spalle si fecero più forti. I nomi miei, di Victoria, e persino di Peter vennero affermati in sequenza. Ignorai tutto, sciolsi la presa di Brayan e lo seguii fino al corridoio principale, dove trovammo Roman.
<König, sta uscendo, è nel corridoio.> dichiarò il Phala, indicando l'uscita della lavastoviglie.
Sospirai, voltandomi verso Brayan. <È ancora dentro. Seguila e riportala qui.> ordinai, facendo cenno a Roman di seguirmi.
<Cosa?! Io?!> esclamò il biondino.
Mi voltai verso di lui, fulminandolo con lo sguardo.
<Okay...> sbuffò, preparandosi a eseguire il mio ordine.
<Lo aspetterai qui.> dissi a Roman, notando la faccia esitante di Brayan. <Poi mi raggiungerete nella sala rossa.> conclusi.
<La sala rossa?> ripeté incredulo.
Annuii senza aggiungere altro e mi avviai verso la settima sala, la sala rossa.
Uno dei luoghi principali nei locali dell'Alpha, un posto in cui chiunque può entrare: Beta, Gamma e Delta. Qui, chiunque può portare con sé uomini e donne per soddisfare i propri desideri, eseguendo le pratiche sessuali più estreme e pericolose.Venne associato il termine "rossa" a questa sala, per quello che accadeva al suo interno: a causa delle pratiche molto pericolose, le lenzuola erano spesso macchiate di sangue; vagine e ani venivano lacerati, provocando dolore ai sottomessi e piacere ai padroni.
La sala era divisa in diverse camere, ognuna con pareti insonorizzate, per contenere le urla di dolore, i pianti strazianti, e le suppliche disperate dei sottomessi.
Vige una sola regola nella sala rossa: se ti prega di smettere, spingi più forte.
Nessuna parola d'ordine, nessun modo per sfuggire a quel destino. I sottomessi sono completamente a disposizione dei padroni e, una volta varcata la soglia, non c'era modo per salvarsi.

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The Promise 3
Roman d'amourVolume 3 (sequel The Promise 2) "Maybe the heart doesn't know how to unlove." Diamond One scopre che l'uomo che ama l'ha fatta vivere per due interi anni in un'enorme bugia, così decide di allontanarsi da tutto, lasciandolo e ricominciando da capo. ...