La guardavo e vedevo il tramonto riflesso nella sua anima, che ardeva come la più pura e innocente delle fiamme.
Eros KnightNiente inganni o bugie.
Niente. Inganni. O. Bugie.Perché non mi hai chiamato?
Perché stai agendo da sola?
Perché continui a escludermi dalla tua vita?
Perché non riesci a fidarti di me?Perché
Perché
Perché
DANNAZIONE!Strinsi il volante con forza, sentendo il suono di una notifica.
Brayan:
Non so come dirtelo ma... è all'orfanotrofio.All'orfanotrofio?
Perché sei tornata in quel posto?Non deludermi, Helianthus. Almeno tu.
Non farlo.
Non incontrare quel bastardo da sola.
No. Ho promesso con il sangue di proteggerti, ho promesso a me stesso che avrei allontanato ogni male dalla tua vita, che avrei mantenuto la tua innocenza. Ti prego, Diamond, non permettergli di avvicinarsi a te. Non lasciare che le sue parole ti consumino.Non hai pensato a me?
Non hai riflettuto nemmeno un istante su quello che avrei provato? Sullo stato in cui mi avresti gettato?Pensa, poi agisci.
Te l'ho sempre detto: ascolta la testa, non il cuore. Usa la ragione, non i sentimenti.Quante ferite dovrai ancora sopportare?
Quante delusioni, quanto dolore dovrai ancora assorbire prima di capire che in questo mondo gli angeli come te non sopravvivono?Distruggi o verrai distrutto.
Tu sei capace di distruggere, ma non lo fai. E finché non riuscirai ad annientare quell'anima che conservi così gelosamente, non riuscirai a sopravvivere da sola.Un messaggio, una chiamata, una lettera... qualsiasi cosa che mi avrebbe indicato la tua posizione, evitando tutto il tempo che ho perso a cercarti. Qualsiasi. Eppure, hai preferito il silenzio, hai deciso di agire da sola, come se fossi davvero sola in questo mondo.
Non te lo perdonerò mai, Diamond. Se quel pezzo di merda riuscirà a farti del male, lo condurrò con me nella tomba.
Ho promesso con il sangue. E sono pronto a mantenere la mia promessa. Con il sangue.
Giunsi all'orfanotrofio e scesi dall'auto, avvicinandomi al cancello. Lo aprii senza esitare, attraversando l'intero viale, mantenendo lo sguardo fisso sull'edificio che si ergeva davanti a me.
Arrivato davanti al portone, bussai.
Sentii il telefono squillare nella tasca e lo presi, leggendo il nome di Isabel sullo schermo.
La porta si aprii e sulla soglia apparve un uomo sulla sessantina, visibilmente stanco.
Spensi il telefono, ignorando la chiamata, prima di rivolgermi a lui. <Salve, poco fa è arrivata da voi una donna con i capelli rossi, alta circa...> alzai la mano poco sotto la spalla per indicare. <Con gli occ->
<Sì, sì. L'ho accompagnata io.> rispose, interrompendo la mia discutibile descrizione.
<Potrebbe condurmi da lei?> domandai, anche se sarei entrato comunque, a prescindere dalla sua risposta.
Lui annuì. <Mi segua.> aggiunse, invitandomi ad entrare. <Era molto stanca.> continuò, mentre camminavamo lungo un corridoio che pareva non finire mai. <Sembrava quasi sul punto di svenire. Mi ha chiesto di visitare il dormitorio e poi... il seminterrato.>
Le pareti, spoglie di quadri, di un discutibile giallo freddo e sbiadito, contrastavano con le piastrelle beige e bianche sotto i nostri piedi. Ogni cosa lì dentro sembrava sospesa nel tempo, come se nulla fosse cambiato da anni.

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The Promise 3
RomanceVolume 3 (sequel The Promise 2) "Maybe the heart doesn't know how to unlove." Diamond One scopre che l'uomo che ama l'ha fatta vivere per due interi anni in un'enorme bugia, così decide di allontanarsi da tutto, lasciandolo e ricominciando da capo. ...