The Promise 3

Diamond 5

A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte ne sono sicuro.
Charles Bukowski

1 battito.
2 battiti.
3 battiti.
4 battiti.
5 battiti.

Sussurrai tra me e me, seduta in un angolo della cella con lo sguardo fisso sulla porta d'ingresso.

Riuscivo a sentire solo i passi dei poliziotti che si muovevano per la centrale; per il resto, il silenzio totale.

9 battiti.
10 battiti.
11 battiti.

Dov'è Brayan? Perché non è venuto a farmi visita?

L'unico che ho incontrato è stato Emilien, qualche giorno fa.

Mi abbracciò, assicurandomi che mi avrebbe liberata. Pretendendo di continuare a ricoprire il ruolo di eroe nella mia vita, nonostante mi abbia mentito. Nonostante la sua stessa famiglia abbia raccontato menzogne sul mio conto solamente per allontanarmi.

"Ryan Knight ti ha offerto una possibilità, allontanandoti da quell'orfanotrofio. Io te ne ho offerta un'altra, allontanandoti dalla lametta. Non è la vita che è ingiusta con te, sei tu che sei ingiusta con te stessa."

Io sarei ingiusta con me stessa?

Chi mi ha privata della mia infanzia è stato un mostro senza cuore né anima.

Chi mi ha allontanata dal mio paese è stato un idiota con l'identità falsa.

Chi mi ha stuprata l'ha fatto per vendetta, una vendetta in cui io non c'entro assolutamente nulla.

E infine, chi mi ha costretta a passare le notti in una umida cella, da sola, nei panni di una criminale, chi mi ha accusata di aver ucciso il suo viscido figlio, è l'uomo che avrebbe dovuto considerarmi parte della sua famiglia.

Emilien Korman mi ha allontanata dalla mia condanna, e gliene sarò eternamente grata. Ma lui non è più Emilien Korman, lui è Eros Knight. È l'uomo che mi ha riportata sull'orlo del baratro, da quella maledetta lametta.

Mi ha separata dalla bambina per poi farmi riavvicinare a lei.

Non sono io a essere ingiusta con me stessa, è la vita a esserlo con me. Lo è sempre stata, fin dal giorno in cui sono nata e subito abbandonata davanti a un orfanotrofio.

Inspirai profondamente, appoggiando la testa alla parete fredda.

120 battiti.
121 battiti.
122 battiti.

Quando giungerà il momento in cui smetterai di battere?

La porta si aprì lentamente, vidi un paio di scarpe lucide e lussuose oltrepassare la soglia.

L'uomo avanzò verso di me, un passo dopo l'altro, con estrema calma.

<Diamond One> pronunciò con una voce che mi cominciò ad irritare.

Alzai gli occhi, guardandolo con indifferenza. <Black Knight> risposi, rimanendo seduta nell'angolo della cella.

Lui mi scrutò da cima a fondo, toccando il Rolex tempestato di diamanti al suo polso.

<Come sei piccola adesso. Un moscerino da schiacciare, un moscerino appena schiacciato.> disse con un sorriso sulle labbra.

Si toccò la barba, costringendomi a incrociare i suoi occhi castani. <Perché sei qui? Ti mancavo?> domandai, inclinando la testa di lato e osservando il lussuosissimo completo nero che indossava, come se fosse a una festa anziché in una centrale di polizia.