Diamond 17

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Nella prima parte di questo capitolo si sviluppano due scene in contemporanea: le frasi in corsivo si riferiscono alla scena con Diamond e il mostro della sua infanzia, mentre quelle in carattere normale riguardano la scena con Diamond e Eros.

La scena in corsivo rappresenta un ricordo che Diamond sta rivivendo nella sua mente.

Buona lettura🫶
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Impariamo ad ascoltare noi stessi, prima degli altri.
Mira Light

<Come closer, good girl, you need to please your master.> (Avvicinati, good girl, devi soddisfare il tuo master.) affermò, abbassando la cerniera dei pantaloni.

<Sei pronto a soddisfarmi senza alcun pentimento?> domandai su sua richiesta, lui sorrise. <Sì.> rispose con decisione prima di avvolgere le mie labbra con le sue.

Chiusi gli occhi, assaporando la loro morbidezza a contatto con le mie.

Mi avvicinai lentamente, con lo sguardo fisso su di lui, senza provare alcuna emozione, tranne una fredda indifferenza.

Mi sfiorò lentamente con i polpastrelli, tracciando sulla mia pelle infinite linee immaginarie. Mi irrigidii al suo tocco, provando un brivido che mi percorse tutta la schiena.

Mi tolse il vestito con forza, lasciandolo cadere a terra, poi afferrò il mio braccio, costringendomi a sedermi sulla sua gamba.

Interruppi il bacio, osservando le sue labbra ancora lucide della mia saliva prima di immergere lo sguardo nel calore del suo miele.

Percepii il suo respiro sul mio viso e chiusi gli occhi mentre la sua mano risaliva lungo il mio corpo, arrivando fino alla mia guancia.

Fissai il bracciolo della poltrona mentre le sue dita affondavano nel mio seno con una presa violenta, pizzicando i capezzoli. <Small...> (Piccoli...) emise un ghigno prima di tirarli verso di sé. <They still need to grow.> (Ancora devono crescere.) aggiunse mentre io stringevo gli occhi per il dolore.

<Voglio te, Helianthus.> sussurrò al mio orecchio, scendendo con la mano. <Le tue labbra, la tua pelle, i tuoi capelli, il tuo seno...> aggiunse prima di accarezzare delicatamente il mio seno e sfregare con dolcezza i polpastrelli sul capezzolo. <Sei perfetta. Ogni parte di te lo è.>

<Everything about you belongs to me. This hair, this skin, this ass, these small breasts, everything. You are mine. Repeat it.> (Tutto di te mi appartiene. Questi capelli, questa pelle, questo culo, queste piccole tette, tutto. Tu sei mia. Ripetilo.) affermò con decisione, mentre con la mano sfiorava la mia intimità.

<È un onore poter sfiorare il tuo corpo.> continuò, la sua bocca vicina al mio collo, mentre inspirava lentamente, come se volesse imprimere il mio profumo nella sua memoria. <Poter sentire il tuo dolce profumo...> le sue labbra si posarono leggere sulla mia pelle in un caldo bacio. <Poter percepire la morbidezza di ogni centimetro di te.> con l'altra mano mi sfiorò il fianco, scendendo lentamente fino alla coscia. <È un onore poter stare con te.>

<Repeat it!> (Ripetilo!) esclamò, penetrandomi con due dita. <REPEAT IT!> (RIPETILO!) urlò, muovendo le dita violentemente mentre con l'altra mano stringeva una bottiglia di alcol.

Tracciò con la lingua la vena sul mio collo, poi posò lo sguardo sulle mie labbra. <Posso guardarti?> domandò, incrociando i miei occhi.

<SAY IT!> continuai a guardare il vuoto, con lo sguardo perso e le lacrime che scendevano senza che io potessi fare nulla per fermarli.

The Promise 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora