Anche una persona con cui hai trascorso tutta la vita, quando se ne va, è come se non avesse mai trascorso nemmeno un giorno con te.
Mira Light1 mese prima
<Pensavi davvero di poter fuggire da me?> domandai con un mezzo sorriso sul viso, avvicinandomi lentamente. <Questo è stato il più grande errore della tua vita.> aggiunsi con un tono calmo, togliendo il panno che le copriva la bocca. <Hai qualcosa da dire in tua difesa?>
Lei mi guardò con occhi carichi di determinazione, sollevando il mento e rispondendo: <Che sei un bastardo. Il peggiore della famiglia Knight.>
<"Continua a piangere sulla tomba finché non avrai esaurito le lacrime, dopodiché sparisci da questo paese.". Queste sono state le mie parole. Il mio ordine. Ho atteso con molta pazienza il momento in cui avresti eseguito la mia richiesta, ma mi hai ignorato, pretendendo di continuare la tua vita come se nulla fosse successo.>
Soler distolse lo sguardo per un istante. <Io non lavoro per te.> incrociò nuovamente i miei occhi. <A causa tua mia madre è morta.>
Trascinai una sedia davanti a lei e mi sedetti. <A causa di Black. Guarda.> affermai con soddisfazione, indicando il computer nelle mani di uno dei miei uomini.
Il video iniziò e immediatamente apparve l'interno della stanza d'ospedale dove si trovava sua madre.
Era distesa sul lettino mentre il respiro era affidato interamente alla macchina d'ossigeno accanto a lei.
Black Knight entrò nella stanza con estrema calma, avvicinandosi silenziosamente al lettino su cui era sdraiata. Si fermò, osservando la donna per un lungo periodo.
<Peccato...> mormorò con un filo di voce. Poi, con un gesto lento sollevò la maschera d'ossigeno dal suo viso. <È veramente un peccato.> ribadì mentre la la donna iniziava a dimenarsi sul lettino, emettendo suoni soffocati e tremando convulsamente.
I suoi occhi si spalancarono, cercando disperatamente di inspirare aria. Le mani si serrarono sulle lenzuola, stringendole con enorme forza.
Black, intanto, rimase immobile davanti a lei, con un ghigno di soddisfazione che illuminava il suo volto, mentre contemplava il risultato della sua crudeltà.
<Basta! Basta!> gridò Soler, stringendo gli occhi con forza prima di abbassare la testa. <Basta...> ripeté sottovoce, mentre le lacrime le scendevano lungo il viso.
Feci un cenno al mio uomo che immediatamente fermò il video e si allontanò di qualche passo.
<No, nessun basta, abbiamo appena cominciato.> risposi con voce ferma, alzandomi e liberandola dalle corde che la trattenevano. <Xavier ha cercato di stuprarti, mentre Black ha ucciso tua madre. Chi è il peggior Knight?> domandai con un sorriso freddo, tornando a sedermi di fronte a lei.
Soler alzò la testa verso di me con le guance inumidite dalle lacrime. <Tu non sei migliore di loro.>
<Credimi, lo sono. Ed è per questo che ti voglio offrire la possibilità di vendicarti.> dissi con calma.
Si asciugò le guance con il dorso della mano. <Cosa intendi dire?>
<Giocheremo con loro.> presi una busta dalla tasca interna della giacca e gliela mostrai. <Tornerai a lavorare per i Knight. Mi incolperai della morte di tua madre e dirai loro che ti ho minacciato. Chiederai protezione, e loro non esiteranno ad accettare di aiutarti per fare un torto a me.>
<Non lavorerò per l'assassino di mia madre.>
<Infatti lo avvelenerai.> le mie parole furono lente e misurate, quasi sussurrate. <Lentamente, giorno dopo giorno, mattina dopo mattina, Black Knight ingerirà piccole dosi di veleno nel suo caffè quotidiano, lo continuerà ad assorbire in piccole dosi finché il suo corpo non cederà.> affermai, porgendole la busta.

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The Promise 3
RomanceVolume 3 (sequel The Promise 2) "Maybe the heart doesn't know how to unlove." Diamond One scopre che l'uomo che ama l'ha fatta vivere per due interi anni in un'enorme bugia, così decide di allontanarsi da tutto, lasciandolo e ricominciando da capo. ...