Eros 6

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Che strana la mente umana: tutti pensano di sapere tutto, e alla fine nessuno sa niente.
Eros Knight

Mi avvicinai a lei, posizionando una mano sul suo fianco. Il mio corpo aderì al suo, inspirai il profumo dei suoi capelli e chiusi gli occhi.

Si è addormentata accanto a me, la mia piccola Helianthus si fida ancora di me. Non si è sistemata sul pavimento; ha scelto di credere alle mie parole e di addormentarsi vicino a me senza alcuna paura.

Sorrisi al pensiero.

Ora ho capito il suo gioco: mi vuole punire, ma si fida ancora. Mi ama ancora.

La strinsi con più forza, accarezzandole un seno con la mano mentre le baciavo l'incavo del collo.

<Allontanati.> sussurrò, voltandosi di poco verso di me.

Misi la mano sul suo ventre e la spinsi contro di me.

Pulsava contro di lei, lo sentivo duro, mi faceva male.

<Ti ho detto di lasciarmi.> affermò con calma, incrociando il mio sguardo.

<Una sola altra opportunità, una sola, e ti assicuro che non te ne pentirai.> sussurrai sulle sue labbra, bramoso di assaggiarle, di sentire nuovamente il loro gusto e calore a contatto con le mie.

<Ti ho detto di allontanarti.> ribadì, irrigidendosi accanto a me.

<Aspetterò. Sono disposto ad aspettare anche per l'eternità.> sussurrai, alzandomi.

Mi rimisi le scarpe, osservandola mentre iniziava lentamente a riprendere fiato.

Si alzò e si avvicinò alla finestra, voltandomi le spalle.

Mi diressi verso di lei, abbracciandola da dietro e posando un delicato bacio sul suo collo. <Come ti sei fidata di me, io mi fiderò di te e lascerò la porta aperta. Non mi deludere, little red rose.> sussurrai al suo orecchio mentre lei continuava a guardare verso il giardino, senza degnarmi di risposta.

Mi allontanai, prendendo le chiavi e aprendo la porta. La spalancai, mantenendo la mia parola.

Mi voltai un'ultima volta verso di lei. <Ci vediamo questa sera.> sospirai, uscendo dalla stanza e dirigendomi al piano inferiore.

Notai Brayan impegnato in una discussione con altri due uomini e mi avvicinai a lui.

Tutti e tre abbassarono la testa per rispetto. <Andate.> ordinai, e loro obbedirono, lasciandomi solo con il biondino. <Diamond può uscire dalla stanza, ma non dalla villa. È una tua responsabilità, non mi deludere.> affermai con serietà.

<Pensi che facendo così ti perdonerà?> domandò, mettendo di nuovo a dura prova la mia pazienza.

<Esegui gli ordini e non discutere.> risposi, voltandomi per dirigermi verso la porta d'uscita.

<König> mi chiamò, costringendomi a girarmi verso di lui. <Perché? Solo questo. Perché?>

Inspirai profondamente prima di rispondere. <È accusata di tentato omicidio. L'abbiamo rapita dalla polizia, Brayan. Se esce da questa villa verrà catturata. Vuoi che finisca in carcere?>

Non attesi la sua risposta e uscii dalla villa, dirigendomi verso la mia Aston Martin. Salii, accesi il motore e partii.

Arrivato a destinazione, scesi dall'auto, sistemando la giacca abbinata a una camicia e a un paio di pantaloni, tutti neri. Misi gli occhiali da sole, anch'essi neri, e mi appoggiai alla macchina, aspettando la fine della cerimonia.

The Promise 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora