Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi assomigliava molto.
Italo SvevoÈ stato volontario.
È stato volontario.
È stato volontario.Ancora non riesco a crederci.
Io? Sono stata io a guidare lui.
Ero io al comando.
Io ero padrona di ogni mia azione.Le mani ancora mi tremano al pensiero.
Mi avvicinai alla finestra con gli occhi lucidi e uno strano calore che mi avvolgeva il corpo.
Le sue mani mi hanno sfiorata, le sue labbra si sono posate su di me.
È stato delicato, mi ha avuta con una dolcezza infinita.
Non riuscirò mai a ringraziarlo abbastanza. Mi ha aiutata, è sempre stato al mio fianco.
Mi ha ascoltata.
Mi ha accolta nella sua casa.
Mi ha difesa.
Mi ha sostenuta.
Mi ha amata.
Mi ha fatta sentire speciale.Lui è riuscito a toccare quella ferita che per anni non ha mai smesso di sanguinare. È riuscito ad abbattere le spine con cui la bambina mi aveva circondata.
Lui ci è riuscito.
E, se ci penso, non so nemmeno come.Si è seduto sulla stessa poltrona, nello stesso posto, sotto la stessa croce, nella stessa posizione.
Eppure, lui non era lui.
Emilien non era quel mostro.L'ho accolto dentro di me e ho alzato lo sguardo. Quella stessa croce che vide le lacrime di dolore della bambina, ha visto le lacrime di piacere della donna adulta.
La stessa poltrona che ha ascoltato le mie grida di dolore in silenzio, ora ha accolto i mie gemiti di piacere.
Ho urlato, liberando tutta la sofferenza accumulata in questi anni. Ogni grido sembrava alleggerirmi, come se un macigno si fosse staccato dal mio petto e l'avessi gettato via.
Eppure, nonostante il piacere che mi ha attraversata, lo sento ancora dentro di me.
E lo sentirò per sempre.Eros ha avuto la mia anima, ma non dimenticherò mai come quel mostro ha avuto il mio corpo.
Ho urlato, ho lasciato che tutto il dolore intrappolato nel mio cuore uscisse, ma questo non potrà mai cancellare la sensazione di paralisi che mi invadeva a ogni suo contatto.
Non dimenticherò mai quelle notti, e nemmeno Eros me le potrà far dimenticare.
Sono scolpite nella mia memoria.
Ogni gemito.
Ogni tocco.
Ogni parola.
Ogni sensazione.
Ogni dolore.
Ogni maledetta notte trascorsa tra le lacrime e l'incapacità di urlare.Sono riuscita ad abbattere quella barriera mentale che mi impediva di avere un rapporto, ma questo non cancellerà i due del Blue, e nemmeno Ivan.
È tutto nella mia testa e rimarrà fino alla mia morte.
Questa è forse l'unica realtà da cui non potrò mai fuggire: il mio passato.
Non posso dimenticare, né cancellare. Posso solo conviverci.
Devo solo imparare.
Ma prima, devo onorare la mia parola.
Alzai la mano e salutai Brayan nel giardino. <COSA?> urlai, non riuscendo a sentirlo. <AH, OKAY!> risposi, dopo aver decifrato i suoi gesti che mi invitavano a scendere.
Ho detto addio all'orfanotrofio, anche se sapevo che quella non sarebbe stata l'ultima volta.
Lui mi segue, mi desidera ancora, e io ho due promesse da mantenere.

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The Promise 3
RomansaVolume 3 (sequel The Promise 2) "Maybe the heart doesn't know how to unlove." Diamond One scopre che l'uomo che ama l'ha fatta vivere per due interi anni in un'enorme bugia, così decide di allontanarsi da tutto, lasciandolo e ricominciando da capo. ...