Al nostro istinto più forte, al tiranno che
è in noi, non si sottomette solo la nostra
ragionevolezza, ma anche la nostra
coscienza.
Friedrich NietzscheLa testa pulsava.
I polsi bruciavano.
Le labbra serrate.
Gli occhi bendati.
I piedi legati.
E un nauseante odore di alcol nell'aria.Alzai la testa, con il collo che mi doleva ad ogni minimo movimento.
<Mhhhhm... MHHHHMM...> riuscii a emettere, mentre sentivo dei passi aggirarsi intorno a me.
Trattenni il respiro, deglutendo a vuoto appena percepii la sua mano avvicinarsi.
Mi allontanai d'istinto, ma le sue dita ruvide riuscirono comunque a sfiorarmi la guancia prima di scivolare tra i miei capelli.
Strinsi gli occhi con forza, mentre le mie lacrime bagnavano la benda.
Morsi il panno nella mia bocca appena sentii il suo respiro avvicinarsi all'incavo del mio collo, inspirando il mio profumo.
Rimasi immobile, il cuore che rallentava, quasi come se volesse smettere di battere.
Il respiro si fece affannoso mentre le sue dita scendevano lungo il mio collo.
Un gelo mi pervase appena tracciò il contorno del mio seno, per poi proseguire fino all'ombelico.
Deglutii a fatica, stringendo le mani in due pugni.
Dove sei, Eros? Dove sei?
Com'è possibile che non ti sia ancora giunta notizia?
Ti imploro, non lasciarmi ora. Per favore. Aiutami come hai sempre cercato di fare, per favore.
Sei l'unico che mi resta, l'unico che mi considera veramente.
Sei la mia unica famiglia...
Mi voltai istintivamente a destra appena il suo respiro si posò sul mio volto.
Le sue dita si mossero lentamente mentre toglievano il panno dalla mia bocca.
Non riuscii a parlare, percepii la gola serrata, come se un nodo risucchiasse ogni parola.
Tracciò il contorno delle mie labbra prima di premere il pollice tra di esse, spingendolo con forza.
Girai rapidamente la testa a sinistra, allontanandomi.
<Ch-chi s-s-sei?> balbettai a fatica, percependo il peso di ogni parola.
Lui non rispose. Le sue dita, ruvide e piene di rughe, continuarono a percorrere il mio collo come se volesse calmarmi, o forse impaurirmi ancora di più.
Un vuoto assurdo prese possesso del mio petto mentre un morso mi risucchiava lo stomaco.
<Seriously, you don't remember me?> (Davvero non ti ricordi di me?) sussurrò vicino al mio orecchio.
Aprii la bocca, ma non riuscii a emettere alcun suono. Scossi la testa lentamente, sentendo solo il mio respiro riecheggiare nella mia mente vuota.
<How many times have I told you to come visit me?> (Quante volte ti ho detto di venire a farmi visita?)
No, no, no, no, no, no, no, no...
No.
Non può essere.
Non può essere.
<I missed you...> (Mi sei mancata...) sussurrò, il suo fiato caldo e puzzolente di alcol mi sfiorò il collo.

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The Promise 3
RomansaVolume 3 (sequel The Promise 2) "Maybe the heart doesn't know how to unlove." Diamond One scopre che l'uomo che ama l'ha fatta vivere per due interi anni in un'enorme bugia, così decide di allontanarsi da tutto, lasciandolo e ricominciando da capo. ...