ATTIMO - SAJOLIE

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Guardo Angela che ride ad una barzelletta raccontata da qualcuno, i suoi capelli castani ondulati che catturano la luce e la fanno brillare come una cascata misteriosa. I suoi occhi color ghiaccio vengono stropicciati agli angoli per il divertimento e sento uno strano calore diffondersi in me. Sono settimane che ci sediamo accanto in classe, ma in qualche modo oggi è diverso.

Forse perché il sole splende al punto giusto? O forse perché finalmente ha iniziato a guardarmi come guarda tutti gli altri, con genuino interesse e un pizzico di curiosità?

Volgendosi verso di me, il suo sorriso si allarga: "Ehi, Sarah", dice, la sua voce è una dolce melodia che risuona nel mio petto. "Ho notato che questa volta non hai riso. Non hai capito la battuta?".

Sento le guance arrossire quando mi rendo conto che mi sta osservando tutta. Inciampo sulle mie parole: "Oh, no, è solo che... stavo pensando a qualcosa".

Il suo sorriso si trasforma in un ghigno consapevole: "Beh, non puoi tenere tutti i tuoi pensieri per te, sai...Cosa ti passa per la testa?".

Esito per un momento, incerta su quanto rivelare: "Non è niente, davvero. Solo... il modo in cui la luce naturale del sole colpisce i tuoi capelli".

La sua smorfia si stempera in un sorriso tenero, e lei si allunga per infilarsi una ciocca sciolta dietro l'orecchio, un gesto che sembra quasi timido: Grazie. "Credo che il sole faccia sembrare tutto più interessante, anche le persone".

Annuisco, sentendo il battito del mio cuore accelerare, ora o mai più: "Lo sei a prescindere dalla luce del sole, non preoccuparti!"