Ho cercato di prendere ispirazione dal testo di Mappamondo.
Buona Lettura :*È strano come certe cose inizino senza che tu te ne accorga.
Eravamo entrambe lì, in fila per i casting di Amici, emozionate e nervose, con il cuore che batteva forte. Io cercavo di concentrarmi sulla mia performance, ma il rumore intorno a me, la frenesia, mi stava consumando. E poi l'ho vista.
Angela.
Era lì, in disparte, ma sembrava che tutto gravitasse attorno a lei. Capelli un po' disordinati che le cadevano sulle spalle, occhi blu polizia che ti guardavano come se potessero vedere dentro di te. Non era come le altre, aveva quella faccia da schiaffi che ti fa pensare che sia sempre pronta a sfidarti, a giocare col fuoco. Non riuscivo a smettere di guardarla, e il problema era che ogni volta che incrociava il mio sguardo, mi faceva aprire le ali, anche se sentivo che stavo pericolosamente per perdermi.
Ci siamo ritrovate l'una accanto all'altra prima della nostra esibizione. Mi ha sorriso, come se fosse perfettamente a suo agio, mentre io sentivo che da un momento all'altro sarei potuta crollare. "Non mi dire che non sei pronta..." ha detto, con quella sua voce dolce ma con una punta di sfida. Le ho sorriso di rimando, fingendo sicurezza, ma sapevo che qualcosa in lei mi destabilizzava.
Le settimane ad Amici passarono in un attimo. Ogni giorno ci incrociavamo nei corridoi, nelle sale prove, e ogni volta era come se fossimo perfetti insieme, come due ingranaggi che si incastrano perfettamente. Ma poi, c'erano i momenti in cui il caos del programma e la competizione ci facevano deragliare, creando danni inevitabili. Ogni sguardo, ogni parola non detta, sembrava costruire qualcosa tra noi, un ponte fatto di attrazione, di curiosità, di rischio.
Una notte, dopo una giornata interminabile di prove, ci siamo trovate da sole in sala prove. Solo noi due, e il pianoforte. La luce della luna filtrava dalla finestra, e Angela era lì, seduta vicino al pianoforte, con quel suo sorriso. Ci siamo guardate, e in quel momento non c'era bisogno di parole. Succedeva sempre così con lei: ci leggevamo i pensieri come se fosse telepatia. Mi sono avvicinata, e senza pensarci due volte, l'ho baciata.
Il bacio fu travolgente, come tutto ciò che facevamo insieme. Ogni volta che mi cadeva tra le braccia, era come un girotondo, un vortice in cui mi perdevo completamente. Come se il mondo intero potesse girare come un mappamondo e lei potesse scegliere con il dito dove portarmi. E io l'avrei seguita, ovunque.
Ma Angela era anche imprevedibile. Una parte di me cercava costantemente di capirla, di trovare stabilità in lei, ma lei era come un fiore di ghiaccio, fragile e lontano. Quando mi sorrideva, sentivo il gelo sciogliersi, ma poi, con una sola parola, tornava a chiudersi, come se il nostro legame fosse troppo intenso per lei.
"Non mi dire addio (goodbye)", le sussurravo ogni volta che sentivo che stava per allontanarsi. E lei rideva, scherzando sul fatto che stavo andando nel panico per nulla. Ma io lo sapevo, sentivo che le nostre differenze ci stavano allontanando, che il nostro amore, per quanto profondo, era come cercare diamanti in mezzo alla sabbia. Era bellissimo, ma anche difficile, come se stessimo cercando di costruire qualcosa che non poteva durare.
Alla fine, la pressione del programma, i riflettori e le aspettative ci schiacciarono. Angela era l'opposto di me. Dove io cercavo sicurezza, lei cercava libertà. Dove io sognavo di costruire qualcosa di duraturo, lei voleva vivere nel presente, senza pensare al domani. Nonostante tutto, però, ogni volta che ci allontanavamo, ritornavamo sempre l'una dall'altra. Come se fossimo destinate a vivere quel girotondo senza fine, in cui, anche se sapevamo che ci saremmo fatte male, non potevamo fare a meno di tornare insieme.
Quando lo show finì, finimmo anche noi.
Forse era inevitabile.
Eravamo troppo diverse, e il nostro amore, così travolgente e passionale, alla fine si consumò. Ma non dimenticherò mai quello che ho vissuto con Angela. Lei mi ha fatto vedere me stessa in un modo che nessun altro aveva mai fatto. E ogni tanto, sotto le luci del palco, quando canto una delle mie canzoni a lei dedicata (Mappamondo) penso ancora a lei, al nostro girotondo, e a quanto fosse stato bello, anche se per poco tempo.
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ATTIMO - SAJOLIE
FanfictionRaccolta di brevi interazioni tra Sarah Toscano e Lil Jolie. (Sajolie). ATTENZIONE: Contenuti di tutti i tipi: Fluff, Lime/Steamy, Lemon, Smut. Tutto basato sulla mia immaginazione.