Alina - Fidati di me - 2/2

51 6 98
                                    

La porta della villa Black cede sotto il peso delle mie spinte, davanti gli occhi increduli di Zoe.

«Andiamo» dico poi per rassicurarla, ostentando una sicurezza che non ha davvero nulla di mio, perché proprio ora sento le ginocchia tremare e il cuore rimbombarmi nelle orecchie.

Zoe mi segue ed è sempre più agitata. La villa ci ingloba nella sua essenza più pura e decadente, con l'eco dei passi che si rinfrange nei soffitti alti, decorati dai cassettoni in legno e gli affreschi dallo stile rinascimentale. Un tempo questo luogo deve aver custodito momenti felici, lunghe estati in famiglia immerse nel verde di un bosco rigoglioso, vivace.

Adesso tutto è morto, silenzioso. Fermo.

Raggiungiamo il soggiorno e Nina è lì, seduta a gambe incrociate sul divano.

Zoe soffoca un urlo e diventa come di pietra. In uno scatto si copre la bocca con una mano. Forse non è solo la sorpresa di trovare sua figlia qui a farla reagire così, ma il suo volto ormai irriconoscibile. La ferita sembra ingrandirsi ogni giorno di più, invadere punti del viso e alterarlo in un modo complicato da accettare.

«Mamma?»

Nina si contrae in un'espressione decisa, che straccia via tutta l'apatia e la trascina nel senso di colpa e nel sollievo insieme. Allunga le braccia e le tiene sospese a mezz'aria, come a chiederle un abbraccio che è anche una tregua, un modo silenzioso per implorarle di non aggiungere altro, di stringerla e basta.

Zoe non se lo fa ripetere due volte e in un secondo è in ginocchio, schiacciata contro sua figlia. Seguono lacrime e mugolii concitati, di chi ha trattenuto il dolore troppo a lungo e ora finalmente lo lascia scorrere indisturbato.

«Nina, sei qui... sei qui».

La voce di Zoe si diffonde nella stanza che ormai è il nostro rifugio.

«Mamma... scusa».

Nina mormora queste parole convulse mentre il mio sguardo si posa su Elliot Black e Lucilla Hans, entrambi in piedi vicino la lunga vetrata, sempre in guardia e ora con un'espressione di leggera apprensione in più. Sembravano impegnati in una conversazione privata che abbiamo interrotto proprio con la nostra irruzione improvvisa.

Indugio su Lucilla per qualche secondo. La verità è che non riesco a staccarle gli occhi di dosso. È così magnetica quando è preoccupata, con le lunghe e sottili braccia incrociate sul petto, avvolte da una felpa nera che le arriva al ginocchio e i capelli neri legati in una mezza coda spettinata.

Riesce a essere bella senza mai lo sforzo di volerlo essere.

Anche lei mi guarda a lungo, portando di nuovo il mio cuore a fare i salti e le capriole nel petto. Se dovessi visualizzarlo sarebbe un bambino iperattivo il giorno del suo quinto compleanno, adesso.

La ragazza mi guarda e sembra voglia chiedermi qualcosa pur non avendo il coraggio di farlo.

Possiamo fidarci di lei?

Si riferisce a Zoe, che è sprofondata nel petto di Nina e adesso trema. Mi stringo nelle spalle. Non ne sono sicura ma ho sempre sentito che questa sarebbe stata la cosa giusta da fare.

Riunire ciò che è stato lontano per troppo tempo. La vera Zoe e la vera Nina, separate sin dal primo vero momento in cui si sono incontrate.

«Che cos'è successo al tuo volto?» chiede la donna, dopo essersi staccata dall'abbraccio.

Entrambe, madre e figlia, sembrano tornate di colpo alla realtà. Nina si asciuga una lacrima con il dorso della mano e si volta verso Elliot Black.

I due si scambiano la stessa occhiata che io e Lucilla ci siamo date poco fa, in cerca di rassicurazioni e senza davvero sapere che cosa succederà dopo aver rivelato tutto. Un'ombra passa sul volto del ragazzo, che per un breve attimo guarda di nuovo verso il giardino abbandonato della villa deserta, fredda e vuota, lontana anni luce da quelli che sono i suoi ricordi da bambino. La mia mente si ostina a immaginarselo così: Elliot deve avere una nostalgia pazzesca della sua infanzia qui. Dev'essere stato un bambino spensierato e un po' timido, uno di quelli dal sorriso potente, capace di spazzare via ogni tipo di inutile e grottesco malumore negli adulti.

Light Academy - L'accademia di luceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora