Alina - Una parte del codice - 2/2

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«Che cosa vuoi dire con strano?» chiede Zoe.

«Sappiamo davvero poco del cervello. I concetti di spazio e tempo albergano in questo organo così misterioso e il potere Shinri, insediatosi al suo interno, aveva così la folle pretesa di poterli controllare. Per farlo però gli Shinri avrebbero dovuto unire i poteri in un rituale particolare, che fu svolto la prima volta durante il Samhain del 1985, per volere di Gyles Moss e sotto la guida dello Shinri più forte, Theo Blair. Si creò così la prima breccia verso una realtà instabile, quella che noi oggi chiamiamo Onis» spiega Elliot. 

Sento il cuore accelerare ora che tutte le informazioni trovate su internet, in quel vecchio forum giapponese, combaciano di colpo.

«Credevano quindi attraverso Onis di poter viaggiare nel passato e nel futuro e che questo li avrebbe resi invincibili: avrebbero così potuto sconfiggere la morte stessa» continua Lucilla, con voce malinconica.

«Ma non hanno capito che invece stavano creando una realtà instabile, in cui diversi membri della confraternita hanno perso la vita proprio durante il primo rituale e purtroppo anche anni dopo. Questo perché ci sono modi bilanciati e più sicuri di risvegliare il potere e attraversare Onis, per esempio con rituali fatti nel modo corretto e con la creazione di un "sigillo", un'entità bloccata dentro Onis che assorbe il potere in eccesso. E poi però ci sono modi più rischiosi, in assenza di rituali, che causano ferite mortali e sintomi da astinenza fortissimi, fino alla trasformazione finale in un Monlor, un mostro di sabbia nera condannato ad alimentare Onis per sempre».

«Una ferita come quella che ha spedito Nina all'ospedale?» chiede Zoe, esterrefatta.

Lucilla annuisce.

«Ho risvegliato il potere che era silente dentro di me» mormora piano Nina, lo sguardo incollato al pavimento.

Non voglio che diventi un mostro, non voglio perderla così. Riprendo a parlare con meno convinzione adesso che sento questi pensieri travolgermi.

«Credo che dopo il Samhain del 1985 ci sia stata quindi una frattura all'interno di Omega. Gyles Moss è rimasto a capo ma ha perso il suo Shinri più forte: Theo si è lasciato tutto alle spalle ed è andato in Giappone. Aveva scoperto che lì si era creata una setta con princìpi molto simili a quelli della confraternita e voleva studiarli. Per questo si è interessato alla storia di Shoko Asahara, al suo folle piano di creare una società con poteri della mente molto, molto simili a quelli già usati da Omega a Ladby. È lì che sono stati teorizzate per la prima volta le parole "Shinri" e "Shizen", che infatti sono giapponesi».

Zoe mi guarda con occhi spenti, la sua mente è ora nel passato, a collegare i suoi ricordi di Theo con ciò che le sto raccontando ora.

«Come fai a sapere tutte queste cose?» mi chiede Nina con voce tremante. Nemmeno lei mi conosce più, nemmeno ora ho il coraggio di guardarla in volto.

Siamo due estranee che una volta si sono volute un bene pazzesco.

«Perché ho iniziato a sospettare che tu non stessi davvero bene, qui. Mi stavi mentendo e io non lo potevo sopportare. E allora ho iniziato una delle mie sessioni da stalker silenziosa, su Ladby e sulla Grand Chilton. Ho trovato questo vecchio sito in cui Theo per anni ha collezionato risorse e analisi, comparando Scozia e Giappone».

Sospiro, poi finalmente ho il coraggio di inchiodare i miei occhi nei suoi: entrambe stiamo trattenendo una valanga di lacrime e non siamo nemmeno tanto brave, poi.

«E così Theo è stato richiamato da questo Gyles Moss nel 2007 in Scozia per riaprire Onis e cercare di salvare sua moglie?» chiede Zoe, che intanto si trattiene la fronte con entrambe le mani, i gomiti puntati sulle gambe.

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