Mattia Briga ed Emma Brown- Sarò libera❤️⚡️

"L'esplicita certezza che ancora mi vuoi bene"

Il giorno seguente anche Emma tornò a Roma, perché lei e Fabio avevano promesso ad Eleonora che l'avrebbero raggiunta a Ibiza per una mezza giornata. Ormai le avevano dato la conferma di esserci e non potevano più disdire, quindi decisero di andare comunque e di fingere che tutto andasse bene davanti agli altri.
Poi per quanto riguardava loro due, avrebbero risolto più avanti, una volta sbolliti entrambi.
Arrivarono a Ibiza, salutarono Eleonora e passarono una bella giornata in compagnia. Il pomeriggio rimasero separati, Emma prese il sole e Fabio restò con degli amici.
In compagnia sfoderavano alcuni sorrisi ma quando erano solo loro, il risentimento, l'incazzatura e la poca felicità si vedevano molto bene.
Anche la serata fù piacevole ma, verso le 11 andarono entrambi a coricarsi, perché il girono dopo sarebbero tornati a casa: Lui a Milano e lei a Roma.

Emma entrò in casa sua, accese la luce, appoggiò le chiavi e le valigie, si chiuse la porta alle spalle e poi si sadraiò sul divano a pensare a Fabio e ai momenti passati con lui. "Bello, avevo appena fatto un'intervista in cui dicevo di essere innamorata e felice e dopo litighiamo di brutto. Fantastico." Pensò.
Mangiò qualcosina e dopo andò a correre.

Mattia era agitato come poche volte nella sua vita, il giorno dopo avrebbe avuto le prime prove per il concerto di Antonello Venditti, a cui era stato invitato. Per lui era come un sogno che si stava realizzando. Cantare allo Stadio Olimpico con il proprio idolo? Non capitava a tutti una cosa del genere e lui aveva avuto questa grandissima opportunità. Ne era veramente lusingato! Non vedeva l'ora.

Qualche giorno dopo uscì il magazine con l'intervista di Emma. Tina le mandò subito un messaggio.

Tina: "Mi vuoi spiegare cos'è sta storia che improvvisamente sei felicemente innamorata di Sborry al punto di spifferarlo ad un giornalista? Emma che cazzo stai tramando? Non è da te."
Emma: "Tina sta tranquilla. Buon giorno anche a te comunque."
Tina: "Mi spieghi o devo venire fino lì a Roma a tirarti fuori le parole di bocca?"
Emma: "Quanto sei pesanteee! Mi hanno chiesto di fare l'intervista. Con Fabio andava tutto benissimo e ho deciso di rispondere alle domande, anche per cercare di far tacere i pettegolezzi. E poi per dare più sicurezza sia a me che a lui."
Tina: "Cosa vuol dire "andava tutto benissimo.."? Che è successo?"
Emma: "Abbiamo litigato di brutto sta volta.."
Tina: "Vebbè ho capito.. Ti chiamo va!"
Tina la chiamò ed Emma le raccontò tutto quanto.

Matti si era svegliato di buon umore ed era ancora emozionato per le prove che aveva fatto con Antonello il giorno prima. Entrò senza bussare in camera di Rebecca che stava leggento una rivista, mentre coccolava il suo gattino: Gino, che era tornato da poco a casa dopo essere scappato.
Appena lui entrò nella stanza Rebecca nascose il giornale dietro la schiena.

Rebby: "Mattia!" Disse nervosa e suo fratello capì che c'era qualcosa che non andava.
Mattia: "Che c'hai?" Si sedette accanto a lei.
Rebby: "Niente!"
Mattia: "Come niente? Sei strana.. Che nascondi dietro la schiena?" Guardando dietro di lei con un sorrisino malizioso.
Rebby: "Niente, roba mia!"
Mattia: "Dai famme vedè!"
Rebby: "No!" Lui iniziò a farle il solletico per riuscire a prendere la rivista.
Mattia: "Daje Reb voglio vede pur'ioo!" Facendo la vocina di bambino che fa i capricci per avere il giocattolo che desidera.
Rebby: "No Matti ti ho detto di no, daje! Nun me rompe!"
Mattia però riuscì a prenderlo. Fece un sorrisino soddisfatto che gli sparì subito appena iniziò a guardarlo e a leggere l'intervista. Lesse tutto mentre Rebecca lo guardava dispiaciuta. Poi alzò lo sguardo guardando nel vuoto, si schiarì la voce, si grattò la testa e poi restituì il giornale a sua sorella.
Rebby: "Matti.. Mi.. Mi dispiace. Io non volevo fartelo vedere per non farti stare male.."
Mattia: "Tranquilla. È tutto okay! Anch'io so felice con Ludo e so contento che lei pure stia bene. Non preoccuparti.." Le sorrise poi si alzò e andò in camera sua.
Ci era rimasto davvero male nel vedere la sua Emma su quella rivista insieme a quel coglione. Era innamorata e felice? Perfetto.. Anche lui. Ora lui sarebbe andato a divertirsi. Dopo pranzo uscì di casa e andò da Ludovica. Voleva portarla a letto per sfogarsi, per dimenticare Emma, iniziare ad amare Ludovica e forse anche per vendicarsi in qualche modo di quella specie di affronto che gli aveva appena fatto, magari inconsapevolmente, su quella rivista del cazzo.

Ludo: "Amore che ci fai qua?"
Mattia: "So venuto pe stare co te.." Si avvicinò in modo provocante a lei e le baciò il collo, le guance e la bocca. Dopo la tirò verso di lui e le toccò il fondoschiena. Lei, capite le sue intenzioni, lo fermò.
Ludo: "Mattia, scusami, ma oggi sto poco bene.. Mi dispiace, anch'io vorrei fare l'amore ma c'ho la febbre e mi gira la testa."
Mattia: "Ah! Scusa amore! Va bhe fa niente dai, ce sparammo qualche film?"
Ludo: "Daje, scelgo io!"
Guardarono un paio di film e poi tra coccole, carezze e baci era già arrivata l'ora di cena, così mentre Ludovica riposava Mattia le fece una pastasciutta.
Quando finì andò da lei per svegliarla.
Mattia: "Ludo, vieni? T'ho preparato 'na pastasciutta da leccarse i baffi!" Pavoneggiandosi.
Ludo: "Ahahah devo avere paura Matti?" Risero entrambi. "Daje mangiamoci questa pastasciutta!"
Mattia le diede una mano per alzarsi dal divano: "Ah Ludo, Lorenzo e altri m'hanno chiesto se stasera vado co loro in discoteca.. Te da fastidio se ce vado e te lascio qui sola? È da tanto che non me vado a divertì cogli amici miei.. Me manca un po' sta cosa.. Te dispiace se ce vado?"
Ludo: "Ma no amore! Ci mancherebbe! Vai pure e divertiti anche per me.. Io dopo cena andrò a dormire.."
Mattia: "Grazie Tesò, io passo domani mattina pe vedè come stai eh!"
Ludo: "Va bene!"
Mangiarono e dopo Mattia si diresse in discoteca con degli amici e Ludovica a letto perché era distrutta dalla febbre.